Sabato 3 Agosto, al Mitchell Athletic Complex di Long Island, è andata di scena la finale della National Premier Soccer League tra i New York Cosmos e il Miami FC. Le due squadre hanno messo in campo una buona qualità di gioco, sia a livello tattico che a livello tecnico, rendendo il giusto onore a una lega che troppo spesso è considerata una succursale minore della più nota e seguita Major League Soccer.
Pronti via, e subito la squadra ospite si porta in vantaggio con una doppietta ravvicinata del capitano Dylan Mares, che sfrutta alcune disattenzioni difensive dei Cosmos per rubare palla e scoccare in rete due bei tiri potenti da fuori area, il primo finisce nell’angolino basso mentre il secondo si insacca all’incrocio dei pali, entrambi risultano imprendibili per il portierone americano Paul Blanchette. Ma al trentunesimo minuto del primo tempo, quando ormai sembrava calata l’ombra sui Cosmos, un cross rocambolesco piovuto dentro l’area di rigore del Miami entra in rete dopo un paio di deviazioni fortuite, riaccendendo la passione e la speranza dei circa 5 mila tifosi giunti alla stadio. Il primo tempo si conclude cosi, con un New York Cosmos certamente migliore a livello di palleggio e possesso palla, ma con un Miami più cinico e spietato in fase offensiva.
I secondi quarantacinque minuti seguono la falsariga dei primi, un New York Cosmos che controlla la partita con un fraseggio prolungato nella metà campo avversaria, ma che non riesce mai a trovare lo spunto giusto per portare il punteggio in parità, e un Miami opportunistico che invece sfrutta le poche occasioni che li vengono concesse. Quello che si trova davanti la squadra di Rocco Commisso è, infatti, un undici messo in campo molto bene, che sa perfettamente quando osare in avanti e quando invece chiudersi a catenaccio in difesa. Ed è cosi che si raggiungono le ultimissime battute della partita in cui i Cosmos provano il tutto per tutto sferrando un assedio che coinvolge tutti i calciatori dentro la metà campo del Miami. Ma si sa, proprio in questi momenti il Dio del calcio sa essere crudele, e infatti, su un pallone perso in avanti, il Miami capovolge rapidamente l’azione e segna il terzo e ultimo gol in una porta lasciata sguarnita dal portiere dei Cosmos che si trovava fuori dai pali per sostenere la manovra offensiva dei suoi.

Al termine dei 90 minuti fa il suo ingresso in campo un triste e deluso Rocco Commisso, che aveva seguito la partita sugli spalti assieme ai tifosi, e che va a stringere la mano e a consolare uno ad uno ogni singolo calciatore dei Cosmos. Il nuovo patron della Fiorentina assiste a testa bassa alla premiazione del Miami FC e sparisce poco dopo nel nulla senza rilasciare dichiarazioni o salutare i tifosi. È proprio vero che a questi uomini vincenti non piace farsi vedere perdenti. Ma forza e coraggio Rocco, arrivare secondi con i New York Cosmos non è male, immaginatevi se riuscisse ad ottenere lo stesso risultato con la Fiorentina….