È una delle regate d’alto mare più belle del Mediterraneo, e gli americani l’hanno finalmente scoperta. Per la prima volta, infatti, alla Palermo-Montecarlo, cinquecento miglia dalla Sicilia alla Costa Azzurra, partecipa quest’anno una barca statunitense che corre con i colori del New York Yacht Club. E che barca! Il Rumbler 88 di George David, un 27 metri impressionante per tecnologia e campioni a bordo, un maxi yacht da record che punta dritto al podio.
Una storia, quella della Palermo-Montecarlo, che è iniziata nel 2005 e domenica 21 agosto è partita la dodicesima edizione, un mix riuscitissimo di sfida sportiva, mondanità e anche un pizzico di impegno sociale, che ne hanno decretato da subito un successo in continuo crescendo. Una regata per tutti, per armatori milionari e campioni professionisti così come per semplici appassionati con barca d’altura superiore a nove metri, ed equipaggio dotato sopratutto di buona volontà. C’è anche una Palermo-Montecarlo x 2, gara nella gara, riservata a equipaggi di sole due persone. Il Trofeo Angelo Randazzo, invece, mette tutti sullo spesso piano nella classifica, compensando i tempi di arrivo sulla base delle caratteristiche tecniche delle diverse barche. Alla barca più veloce in assoluto va il Trofeo Giuseppe Tasca d’Almerita che dà tutto il gusto del record di velocità da battere.
Elemento chiave della competizione è il grande dilemma che è il nodo fondamentale da sciogliere: imboccare le Bocche di Bonifacio tra la Sardegna e la Corsica, famose per le sue insidie di forte vento, dove si può perdere il vantaggio sin lì accumulato, oppure girare intorno alla Corsica, una rotta più lunga ma a volte più sicura e conveniente. Il percorso complessivo da Palermo a Montecarlo, apparentemente semplice e invece molto tecnico, è tutto ad alto tasso di variabilità e conseguente alto tasso di adrenalina, con la possibilità di incontrare dalla bonaccia alla tempesta, che parte dal Golfo di Mondello, la località vicino il capoluogo siciliano che è un gioiello Art Nouveau con mare dalle trasparenze caraibiche, per poi giungere al Principato di Monaco che, quando già in vista, può diventare irraggiungibile: spesso venti leggerissimi costringono a guardare per ore da lontano le luci della Rocca monegasca. Un percorso che le barche più veloci possono compiere in poco più di due giorni, mentre per altre l’importante è solo arrivare entro il tempo massimo per godersi la premiazione allo Yacht Club di Monaco del venerdì sera. Per alcuni in effetti il piacere è solo quello di partecipare, magari non arrivando proprio ultimi, oppure attraverso la regata veicolare messaggi di legalità, come quello di AddioPizzo contro il racket delle estorsioni, oppure di solidarietà regatando con equipaggi che comprendono persone diversamente abili.
Quest’anno da Mondello sono partire 57 barche di 11 nazionalità diverse: Italia, Francia, Monaco, Germania, Spagna, Gran Bretagna, Malta, Ungheria, Russia, Turchia e Stati Uniti. La regata è organizzata dal Circolo della Vela Sicilia e dallo Yacht Club de Monaco, negli ultimi anni anche in collaborazione con lo Yacht Club Costa Smeralda davanti al quale è previsto un “cancello”, ossia un passaggio obbligatorio per la gioia degli occhi dei fortunati che anche lì possono vedere sfilare alcune delle più belle barche del mondo.
Come Rumbler 88 appunto, varato nel 2014, splendido maxi high-tech interamente in carbonio con albero di 41 metri, progetto del famoso architetto franco-argentino Juan Kouyoumdjian (Juan K). Più corto del precedente Rambler 100, lungo 30 metri, dello stesso armatore, compensa lo scafo un po’ più corto con caratteristiche tecniche all’avanguardia quali la chiglia basculante e le derive lunghe. Al timone è Brad Butterworth, leggenda neozelandese della vela, per un equipaggio composto da 20 campioni con nel curriculum le più prestigiose competizioni veliche mondiali a cominciare dalla Coppa America.
Alla partenza Butterworth ha spiegato che l’armatore, George David, è entusiasta di partecipare a regate che non ha mai fatto e quelle in Mediterraneo in particolare sono la sua passione. Ma la presenza di Rambler alla Palermo-Montecarlo è dovuta anche al fatto che dall’anno scorso la regata è entrata a far parte del calendario Mediterranean Maxi Offshore Challenge dell’IMA, l’International Maxi Association, un circuito di cui fanno parte anche le famose Rolex Middle Sea Race, la Giraglia Rolex Race e la Volcano Race.
L’obiettivo di Rambler era di battere il record di traversata di 47h 46’ 48 conquistato lo scorso anno dal maxi Esimit Europa 2 di proprietà dello sloveno Igor Simcic. Molto, come sempre, dipende però dal vento: quest’anno la partenza è stata caratterizzata solo da una leggera brezza, 7/8 nodi da levante, troppo poco per fare andare al massimo una barca come Rambler che comunque in poco tempo ha preso la testa della flotta e superata la Sardegna ha deciso di imboccare le Bocche di Bonifacio. Le condizioni meteo sono poi decisamente peggiorate e nella seconda notte il vento di grecale è arrivato a soffiare con punte di 25 nodi e le onde hanno raggiunto i 7 metri facendo registrare rotture e ritiri tra le altre barche in testa. Se per quest’anno per Rambler è sfumata la possibilità di battere il record di traversata, probabilmente sarà comunque la prima in tempo assoluto.Venerdì prossimo, 26 agosto, le classifiche d’arrivo definitive.