“Abbiamo regalato la finale ai nostri tifosi ". Così si esprimeva Stefano Pioli ai cronisti subito dopo la gara vinta contro il Napoli valevole per l'accesso alla finale di coppa Italia in programma a Roma il 20 maggio. La data è ancora da stabilire ufficialmente poiché bisogna attendere gli sviluppi dell'altra finalista di Coppa Italia, la Juventus che nel caso dovesse disputare anche la finale di Champions sarà costretta a posticipare la data prevista per la gara di Roma. Così la Lazio approda alla tanto sospirata finale che si giocherà davanti al suo pubblico contro la Juve vincente nella gara contro la Fiorentina battuta per tre reti a zero. Non è stato un percorso facile quello che ha portato Pioli ed i suoi ragazzi alla finale di Roma, sotto certi aspetti è stato un traguardo che a metà stagione poteva risultare addirittura proibitivo considerate le flessioni e la scarsa continuità che la squadra ha palesato nel corso del campionato, ma il tecnico emiliano ha saputo tirare fuori lo spirito di partecipazione dai suoi giocatori trasformando un buon gruppo in una squadra compatta e motivata. L'innesto di alcune individualità importanti e sotto certi aspetti devastanti come Felipe Anderson e la sagacia tattica di campioni come Klose, Biglia e Mauri hanno fatto poi la differenza in termini di equilibrio.
Il Napoli ha gettato alle ortiche il secondo dei tre obiettivi prefissati all'inizio di campionato da Rafa Benitez. Dopo il secondo posto in campionato compromesso a causa della sconfitta dell'Olimpico contro la Roma ora questa inopportuna sconfitta allontana definitivamente un altro traguardo importante, la conquista della Coppa Italia che avrebbe garantito un altro importante trofeo oltre ad un posto di diritto in Champions League. Resta in Extrema Ratio solo l'Europa League ed a Wolfsburg Rafa Benitez e soci si giocheranno un'intera stagione in una sola gara e non sarà affatto facile essere sereni quando per soli 90 minuti rischi di veder sfumati tutti i tuoi obiettivi. Per poter uscire da questa impasse psicologica più che pratica, al Napoli serviranno come il pane i gol di Gonzalo Higuain che ormai da più di un mese ha smarrito la via del gol. Nelle ultime nove partite l'argentino ha segnato un solo gol contro l'Inter, Callejon non segna dal 6 gennaio scorso e Gabbiadini dopo tre reti in altrettante partite ora sembra accusare un brusco stop. Hamsik ha visto le ultime gare di campionato spesso dalla panchina e non riesce a trovare la giusta collocazione in campo per via del modulo di Benitez che lo costringe a ridosso delle punte senza avere quello spazio vitale che gli permetteva inserimenti efficaci partendo da lontano.
La Juventus ha legittimato la sua stagione nel modo migliore possibile, ha stravinto contro la Fiorentina ed ha dimostrato di essere in corsa per tutti e tre i target a sua disposizione: Champions e Coppa Italia considerato che lo Scudetto è ormai già acclarato da tempo. Allegri al contrario di Benitez non fa scelte di campo precludendo questo o quell'altro obiettivo e resta tenacemente afferrato alla sua fame di vittorie e di trofei. La vittoria al “Franchi” esprime tutta la determinazione con cui i bianconeri affrontano ogni gara, senza progetti o preferenze. I giocatori di Allegri hanno messo sotto la Fiorentina quasi incapace davanti a tanta furia agonistica, lo stesso Montella ai microfoni ha riconosciuto la sconfitta come meritata. La voglia di vincere è il modo migliore per ottenere dei risultati e nel corso della stagione Benitez ha commesso un grave errore sottovalutando alcuni aspetti legati alla rivalità territoriale in campionato che potevano dare lustro al suo lavoro anche sotto il piano del prestigio puramente campanilistico che poi sono quelle situazioni e quelle vittorie che i tifosi ricordano con più gioia. Ora invece lo spagnolo ha perso anche il treno per la finale di Coppa Italia ed il suo futuro resta appeso al filo annodato come un cappio sull'Allerwiesen di Woslfsburg. Il Presidente De Laurentiis mastica amaro e manda tutti in ritiro punitivo per la preparazione della gara contro la Viola.
Striscioni illegali
Nel corso della partita Roma Napoli della scorsa giornata, oltre ai vari cori inneggianti al risveglio del Vesuvio e invocazioni alla lava purificatrice, nella Curva Sud romanista è apparso anche uno striscione offensivo rivolto alla madre del tifoso napoletano Ciro Esposito ferito a morte proprio in occasione della finale di Coppa Italia dello scorso anno per mano di un ultrà romanista. Nonostante le dure prese di posizione della società giallorossa nei confronti dei tifosi responsabili del gesto, ora i legali della famiglia Esposito sono passati a vie di fatto chiedendo (ed ottenendo) la chiusura della curva riservata ai tifosi romanisti per la prossima partita interna della Roma, impresa già riuscita in passato ai supporters romanisti. Ma gli avvocati si sono spinti oltre ed hanno avanzato anche in sede europea la richiesta di chiusura totale dell'impianto del Foro Italico per le partite di Coppa UEFA e chiesto 5 punti di penalizzazione in campionato per offese territoriali e razzismo nei riguardi dei tifosi del Napoli. La nostra legislazione sportiva vieta l'introduzione di ogni strumento atto a recare grave offesa alla squadra avversaria ed ogni striscione recante una scritta deve essere autorizzato dalla prefettura. Resta da stabilire come abbia fatto uno striscione di decine di metri a passare inosservato durante i controlli di entrata in uno stadio definito tra i più sicuri d'Italia. Ci sono molti modi per esprimere uno stato d'animo, qualche anno fa gli striscioni esposti negli stadi erano una miniera di frasi ad effetto divertenti ed originali e lo sfottò era sempre più ricercato in vista degli incontri del campionato. Alcuni hanno fatto epoca, altri sono stati citati da libri scritti appositamente per esaltarne la genialità. Lo striscione esposto in curva all'Olimpico ci sembra di cattivo gusto ed offende pesantemente la memoria di chi non appartiene più a questo mondo , e purtroppo non solo al mondo degli ultras.
Trentesima giornata (11^ di ritorno)
Tra aperture di scenari europei e chiusure disonorevoli di intere curve, il fine settimana vedrà le squadre affrontare la trentesima giornata del campionato di Serie A. Il Parma ormai retrocesso e quasi fallito dimostra con i fatti di onorare il campionato con la quarta vittoria in questo campionato ai danni dell'Udinese. Donadoni aveva assicurato più volte che non sarebbe stato facile per nessuno battere la sua squadra nonostante la drammatica situazione societaria con l'ex presidente Ghirardi indagato per bancarotta fraudolenta ed un altro, Manenti in carcere per impiego di capitali illeciti. Al “Tardini” domani va di scena la Juventus e ad attenderla ci sarà un Parma determinato a vendere cara la pelle. Il segno 1 è dato a 12 dai bookmakers che non lasciano scampo alle possibilità di vittoria degli emiliani. Alla stessa ora si giocherà la partita tra il Genoa ed il Cagliari, per i grifoni questa partita non rappresenta particolari emozioni per la classifica ma vincere conterebbe molto per il morale in quanto il Genoa non vince una partita da quasi due mesi, da quando inflisse cinque gol al Verona. A Zemanlandia non si fanno particolari conteggi, o si vince o si muore. Gli isolani sono penultimi a 21 punti ed hanno un disperato bisogno di punti per sperare ancora nella salvezza. Il Boemo come al solito affronterà la gara a testa alta con il suo solito modulo 4-3-3. Chi osa vince anche per le quote che sono in sostanziale equilibrio. Altra partita da brivido si giocherà al Bentegodi di Verona in cui i padroni di casa ospiteranno l'Inter di Mancini. Ormai con la squadra ed il morale a pezzi i nerazzurri possono dare solo prove di orgoglio preclusi ormai i sogni d'Europa. Fuori da ogni competizione e dopo il pareggio imbarazzante contro il Parma Mancini traghetterà la squadra fino alla fine del campionato per poi plasmarla in fase futura sempre che Tohir decida di usufruire dei suoi servigi anche per l'anno successivo e nel calcio si sa, non esistono certezze. Leggermente favorita l'Inter rispetto al Verona che avrà dalla sua parte un predominio territoriale non indifferente. Il Mancio ha dichiarato che questa annata non sarà ricordata tra quelle migliori ma che per l'anno prossimo sarà allestita una squadra per provare a vincere lo scudetto, e su questa esternazione in conferenza stampa a più di un giornalista sono scappate risatine beffarde.
La domenica si apre invece con uno scontro decisivo per la classifica. Dopo Cesena – Chievo in chiave salvezza ci aspettano due gare molto interessanti per i vertici della classifica: Lazio – Empoli e Napoli – Fiorentina . I biancocelesti euforici per la conquista della finale hanno il morale alle stelle ed affronteranno una squadra tutt'altro che abbordabile. Sarri sa bene come attendere l'avversario e punirlo in contropiede con ripartenze micidiali ed il leggero cambio di modulo a due punte rispetto all'inizio del campionato ha anche creato un equilibrio che giova ai fini della tenuta in campo. Le stelle laziali volano più in alto dell'aquila liberata sull'Olimpico in occasione di ogni incontro casalingo e quando decidono di inserire il rapporto maggiore sono dolori per tutti. Partita apertissima anche se le quote danno parecchio favorita la Lazio.
Il Napoli torna tra il suo pubblico piuttosto amareggiato per la doppia sconfitta tra campionato e Coppa. Perso ormai il secondo posto ora gli Azzurri devono pensare alla zona Europa League senza altri indugi ed onorare il campionato in modo netto e deciso senza badare alle alternative fornite dal fatto che i partenopei sono ancora in corsa in EL. Alcune vittorie sono importanti per il morale e per il prestigio e battere la Fiorentina sarebbe una supplementare nota di merito. Ovviamente Montella ha già pensato alle contromisure dopo la serataccia del “Franchi” in cui ha perduto l'opportunità di approdare in finale pur essendo in vantaggio di una rete per la vittoria della partita dell'andata contro la Juventus. Il Napoli è il favorito dagli scommettitori ma la Viola potrebbe spuntarla ed uscire dal San Paolo almeno imbattuta, il segno X è quello più probabile.
La Roma fa visita al Torino in seguito alla salutare vittoria contro i partenopei che ha restituito serenità all'ambiente giallorosso alle prese però con problemi di carattere disciplinare a causa dello striscione inopportuno di cui sopra.
Il Torino è alla ricerca di un posto in Europa e la Roma al consolidamento del suo secondo posto che significa Champions.
Udinese – Palermo ed Atalanta – Sassuolo sono il preludio alla sfida top della giornata che si disputerà in notturna a San Siro.
Il Milan risorto a Pasqua alla Favorita di Palermo affronterà la Sampdoria in ottima forma. I doriani infatti dopo aver pareggiato il derby hanno vinto le restanti quattro partite venendo sconfitti proprio a Firenze nell'ultimo turno di campionato. Il Milan ha problemi cronici di formazione ma ha uno strepitoso Menes che ha salvato i rossoneri in più di un occasione evitando ulteriori figuracce ad Inzaghi. Il tecnico rossonero sembra aver trovato l'uscita del tunnel anche se sono sempre più insistenti le voci di una sua possibile sostituzione per la prossima stagione. Il suo hashtag #iononmollo è esantematico e mostra i segni evidenti della difficile situazione di carattere psicologico che Inzaghi sta affrontando in casa Milan.
Serie A: 11 di ritorno
Sabato 11 Aprile
Ore 18:00 ( New York ore 12)
Genoa – Cagliari 1 (2,00) X (3,40) 2 (3,90)
Parma – Juventus 1 (12,00) X (5,50) 2 (1,20)
Ore 20:45 ( New York ore 2:45 pm)
Verona – Inter 1 (3,30) X (3,30) 2 (2,20)
Domenica 12 Aprile
ore 12:30 ( Alba a New York)
Cesena – Chievo 1 (2,70) X (3,10) 2 (2,90)
ore 15 ( New York ore 9 am)
Lazio – Empoli 1 (1,50) X (4,10) 2 (7,20)
Napoli – Fiorentina 1 (2,00) X (3,35) 2 (3,90)
Udinese – Palermo 1 (2,40) X (3,20) 2 (3,20)
Torino – Roma 1 (2,80) X (3,10) 2 (3,70)
Atalanta – Sassuolo 1 (2,20) X (3,15) 2 (3,60)
ore 20:45 ( New York ore 2:45)
Milan – Sampdoria 1 (2,00) X (3,30) 2 (4,00)