Motostalgia, una delle maggiori case d’asta di automobili di lusso, ha annunciato la messa all’asta della 1950 Cisitalia Abarth 204A, l’auto guidata dal leggendario pilota Tazio Nuvolari nell’ultima vittoria della sua lunga carriera, sul percorso che da Palermo porta a Monte San Pellegrino, nel 1950 all’età di 57 anni, tre anni prima della sua morte.
Pare che la decisione sia stata presa sulla scia della vendita di un’Alfa Romeo guidata da Nuvolari, al prezzo record di oltre nove milioni di dollari.
Questo pezzo unico della storia dell’automobile sarà offerto in esclusiva all’Asta dell’Eleganza di Motostalgia, che avrà luogo durante il fine settimana dell’U.S. Grand Prix a Austin in Texas, sabato 16 novembre alle 4 del pomeriggio presso la sala da ballo dell’Austin Convention Center.
“I più eminenti collezionisti d’auto riconoscono lo smisurato valore storico delle auto originali guidate da leggendari piloti come Tazio Nuvolari”. Dice Antonio Brunet, presidente e fondatore di Motostalgia, che racconta come il pilota visse in un’era dove il rischio e la velocità erano la via d’accesso per la leggenda, e conclude: “Noi siamo onorati di poter offrire per la prima volta all’asta questa rara opportunità di possedere l’ultima auto con cui Nuvolari ha corso e vinto. Senza dubbio essa passerà alla storia come una delle più grandi macchine mai vendute.”
Tazio Nuvolari, nato in Italia in provincia di Mantova nel 1892, era un motociclista e un pilota d’auto da corsa universalmente riconosciuto come uno dei più grandi della storia dell’automobilismo mondiale. Nel corso della sua lunga carriera, che va dal 1920 al 1950, ha conquistato oltre 90 vittorie, aggiudicandosi il soprannome di Mantovano Volante.
Nuvolari era un pilota straordinariamente tenace, creativo e coraggioso, che non si arrendeva mai e vinceva con la sua determinazione al limite della follia. Famoso per poter vincere corse in ogni condizione, spesso malconcio e con auto in pezzi, il pilota sperimentava costantemente nuove e rischiose tecniche da lui stesso ideate, come la sbandata controllata, attribuitagli dal suo collega e amico Enzo Ferrari. Nuvolari corse e vinse alla guida di auto uniche firmate Buggati, Alfa Romeo, Auto Union, Maserati e Cisitalia-Abarth.
Ferdinand Porsche, ingegnere tedesco fondatore del brand Porsche, definì Tazio Nuvolari “il più grande pilota del passato, del presente e del futuro”.
Il famoso poeta Gabriele D’Annunzio gli regalò una piccola tartaruga d’oro riportante l’incisione “all’uomo più veloce, l’animale più lento”, mentre oltre mezzo secolo dopo il cantautore bolognese Lucio Dalla gli dedicò la canzone Nuvolari.
Cisitalia-Abarth nacque nel 1947 dall’unione tra la neonata Cisitalia e il rappresentante della Porsche in Italia Carlos Abarth. Questo accordo tra il fondatore di Cisitalia Piero Dusio e la famiglia Porsche veniva stipulato allo scopo di sviluppare una rivoluzionaria auto da Grand Prix dal design Porsche. Sfortunatamente il progetto risultò troppo ambizioso e dopo numerosi insuccessi, Cisitalia andò in bancarotta. Come compenso per i suoi servizi, Abarth ricevette alcune auto da corsa, tra cui due modelli completi e uno ancora sotto costruzione della Cisitalia 204A. Il modello era stato costruito nel maggio del 1948 ed era la prima Cisitalia che mostrava l’influenza Porsche.
L’originalità di questa Cisitalia si aggiunge quindi all’unicità del tocco del piede di Nuvolari sul suo acceleratore e della presa delle mani del leggendario pilota sul suo volante, mentre arrivava al traguardo della sua ultima vittoriosa gara.
Oltre alla rara auto da corsa di Nuvolari, Motostalgia offrirà all’asta altre 75 automobili rare, tra cui una Rolland Pilain del 1930, una Duesenberg Model J Queen of Diamonds del 1933, una Callaway Speedster del 1991, una G-Force Indy Race del 1998, una Porsche Speedster del 1957, una Lamborghini Countach del 1989 e un’Amphicar del 1964.
L’asta sarà trasmessa in streaming sul web e i partecipanti potranno fare offerte online o per telefono. Per chi volesse togliersi uno sfizio, utte le informazioni sul sito www.motostalgia.com.