Non rallenta la risalita del tasso di positività a New York, dove nell’ultima settimana oltre il 31% delle persone sottoposte al test è risultato positivo.
Le infezioni sono drasticamente più numerose rispetto alle altre fasi della pandemia, incluso l’arrivo del coronavirus a marzo 2020 e la rapida diffusione avvenuta nell’inverno dell’anno scorso. Sono infatti in più di 35000 i casi confermati di oggi, contro i 6000 giornalieri dell’aprile di due anni fa ed i 200 di quest’estate.
I dati catastrofici, riconducibili all’arrivo della variante Omicron, al clima invernale e al periodo di festa, stanno mettendo in difficoltà gli ospedali cittadini, come anche i centri dove vengono effettuati i test e diversi enti o dipartimenti newyorkesi. In tutte queste strutture, infatti, manca il personale necessario a continuare ad offrire i soliti servizi in maniera indisturbata.
Nel sistema ospedaliero di Brooklyn One Brooklyn Health System, per esempio, il 7% del personale è a casa per malattia. Secondo la CEO, LaRay Brown, la percentuale è minore rispetto alle settimane passate, anche grazie alla quarantena ridotta da 10 a 5 giorni.

La mancanza di personale, però, non è dovuta solamente al personale contagiato. In molti, infatti, sono andati in pensione nell’ultimo anno o hanno trovato soluzioni più remunerative in incarichi temporanei o mobili, e non a tempo pieno negli ospedali newyorkesi.
Mentre il Commissario della Salute della città, il dottor Dave Chokshi, ha predetto che l’attuale crisi durerà ancora per diverse settimane, alcuni scienziati credono che l’abbassamento dei livelli di trasmissione del virus potrebbe significare che siamo già vicini al termine. Dai 3261 casi su 100.000 persone al giorno il 2 gennaio, infatti, siamo già passati a 2556.
Dall’arrivo di Omicron ad oggi, la città e i suoi ospedali hanno lavorato per facilitare la fornitura di test, sia rapidi che molecolari, nei cinque distretti. Dato che il sito di NYC Health, però, non forniva una mappa delle location mobili aperte al pubblico per i test, una sviluppatrice di software della città ne ha creata una mappa interattiva, che unisce le location e le informazioni principali relative ad ognuna di esse.
Ellie Flymire stava infatti cercando un centro dove ottenere un tampone per se stessa, quando ha notato la confusione creata dalle varie risorse online e ha deciso di creare un sistema più funzionale.
“Ho voluto creare una mappa di posti dove le persone possono essere certe di ricevere un test gratis, invece di trovare un centro privato che potrebbe farli pagare per il tampone,” ha spiegato Flymire.