Dopo intense pressioni, il governatore dello stato di New York Andrew Cuomo ha permesso di adottare il modello della Florida e ampliare i criteri di vaccinazione per includere dallo scorso lunedì i cittadini over 65 e i lavoratori essenziali (per la lista completa degli idonei alla vaccinazione qui). Tuttavia, la logistica dell’impresa continua a scricchiolare.
Attualmente si può tentare la prenotazione tramite due distinti portali online, uno cittadino (https://vaccinefinder.nyc.gov/) e uno statale (https://am-i-eligible.covid19vaccine.health.ny.gov/), e due diverse hotline, una statale (1-833-NYS-4-VAX) e una cittadina (1-877-VAX-4NYC). Entrambi i sistemi sono incappati in ritardi e difficoltà a causa dell’intenso traffico.
Nella catena, purtroppo, è l’anello più debole che rischia di soffrire maggiormente: come emerso ed è stato domandato a più riprese dai reporter al sindaco De Blasio durante la conferenza stampa tenutasi lunedì, il sistema messo in piedi dalla sua squadra è difficile da navigare soprattutto per gli anziani, poco avvezzi all’uso di tecnologie digitali, che non utilizzano quindi le risorse online preposte per prenotare il loro vaccino.
Poiché le linee telefoniche sono pressoché permanentemente intasate, molti anziani non stanno riuscendo a raccapezzarsi in questa confusione. Mark Treyger, consigliere comunale di Brooklyn, ha riportato al New York Times che il suo ufficio è stato inondato di chiamate di famigliari che cercano invano di prenotare appuntamenti per i genitori. A questo proposito, il sindaco ha annunciato che la hotline di prenotazioni cittadina (877-VAX-4NYC) dalla prossima settimana dovrebbe operare 24 ore su 24, al posto dell’attuale orario dalle 8 della mattina alle 9 di sera.
Diversi dipendenti dei servizi per anziani, i quali sono stati chiamati a collaborare con la municipalità, riportano un grave problema di coordinamento e di non avere avuto sufficiente tempo per organizzarsi. Per esempio, Allison Nickerson di LiveOn Ny riporta che la sua organizzazione è stata invitata a partecipare ad una task force, la quale tuttavia a tutto giovedì non si è ancora mai riunita.
Per rispondere all’esplosione di richieste di appuntamenti, la città di New York sta espandendo il numero di siti (mappa completa dei siti https://vaccinefinder.nyc.gov/locations). Mercoledì è stato aperto il Jacob Javits Center a Manhattan. Pare sia in corso una trattativa con gli Yankees per trasformare lo stadio, nel Bronx, in un maxi centro vaccinazioni, come accadrà anche per il City Field dei Mets.
Sono state sollevate anche alcune perplessità in merito a chi stia ricevendo la vaccinazione. Le indicazioni ufficiali prevedono che possano essere vaccinati nella città di New York, oltre a chi vive nei cinque borough, solo i lavoratori essenziali che, da fuori, si recano in città per svolgere la loro mansione. Tuttavia, è stato riportato che oltre un quarto dei vaccinati a NYC non vi risiedono (https://www.businessinsider.com/new-york-city-covid-19-vaccine-rules-non-residents-2021-1?IR=T). Durante la videoconferenza stampa tenutasi martedì, il sindaco Bill De Blasio ha espresso il suo timore che scivolino nelle crepe del sistema e riescano ad ottenere un appuntamento persone che non ne avrebbero diritto, e ha promesso che saranno presi “rigidi provvedimenti” affinché la residenza sia un requisito in tutti i siti di vaccinazione.
Nel frattempo, rimane irrisolto il punto cruciale: l’approvvigionamento. Lo stato di New York ha pubblicato, mercoledì, una allerta in maiuscolo sul suo sito che legge: “ATTENZIONE: il governo federale determina quanti vaccini lo Stato di New York riceve. Il Governo Federale ha dato a New York approssimativamente soltanto 300.000 vaccini a settimana, per oltre 7 milioni di persone che sono idonee – di conseguenza le quantità sono molto limitate”. In origine, il sito riportava che in tutto lo Stato fosse stata raggiunta la completa saturazione dei posti prenotabili per le vaccinazioni per le prossime 14 settimane, vale a dire per 3 mesi e mezzo. Successivamente, in risposta all’allarme generato dall’annuncio, il sito web è stato corretto ed ora riporta che “è disponibile un numero limitato di appuntamenti”, contribuendo alla confusione. Al momento della prenotazione il sistema fornisce anche il secondo appuntamento per la seconda inoculazione, pertanto non vi è rischio di non ottenere la necessaria seconda puntura.
Nella conferenza stampa tenutasi mercoledì, il sindaco de Blasio ha confermato che, se non riceverà maggiori approvvigionamenti, la città rimarrà a secco entro un paio di settimane. Un problema al cui cospetto, a suo avviso, le frustrazioni del sistema di prenotazione impallidiscono.