Si delineano più chiaramente i contorni dell’impresa della vaccinazione di massa in Italia.
A seguito di una riunione tra il ministro della Salute, Roberto Speranza, e il commissario straordinario, Domenico Arcuri, svolta questa mattina, è emerso che EMA dovrebbe approvare l’uso emergenziale del vaccino Pfizer già il 21 Dicembre. A quel punto l’AIFA (Agenzia italiana per il farmaco) approverà l’uso in Italia nel giro di 24 ore.

I ministri di Belgio, Francia, Germania, Italia, Lussemburgo, Olanda, Spagna e Svizzera si sono accordati per iniziare simbolicamente le vaccinazioni lo stesso giorno, che dovrebbe essere il 27 Dicembre.
Pfizer fornirà 1.833.975 dosi inizialmente, che verranno utilizzate per la prima iniezione a operatori sanitari, personale delle RSA e ospiti delle RSA. I vaccini sono già stati suddivisi per regioni, con la Lombardia in testa per numero di dosi ricevute, seguita da Emilia-Romagna, Lazio, Piemonte e Veneto.
La vaccinazione sarà volontaria, anche per il personale sanitario, che quindi potrà tirarsi indietro; tuttavia, il presidente della Federazione Nazionale degli Ordini dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri, Filippo Anelli, ha dichiarato che “Vaccinarsi per gli operatori sanitari, specie per coloro che sono più esposti al rischio di contrarre il virus, non è solo un interesse per la salute personale, ma anche un dovere deontologico per non diventare veicolo d’infezione”.
Successivamente, nell’arco di alcune settimane, Pfizer consegnerà ulteriori 2.507.000 dosi, che saranno usate per la seconda vaccinazione delle categorie sopra elencate, e per cominciare la vaccinazione delle categorie fragili.
L’ordine comunicato è il seguente: si partirà dagli over-80, per poi passare a over 60-70, e infine gli adulti più giovani ma con condizioni di rischio accertate, come ad esempio patologie tumorali.

Secondo queste indicazioni, il governo prospetta di vaccinare 27 milioni di persone entro l’estate, il che significa somministrare 54 milioni di dosi, al ritmo di, circa, 9 milioni al mese.
Per ora, la grande incognita è se, e dove, il governo si procurerà queste dosi. Molte delle compagnie su cui l’Unione Europea, inclusa l’Italia, avevano pesantemente investito, tra cui AstraZeneca e Johnson&Johnson, sono ancora molto lontane dall’approvazione, come ha ricordato la professoressa Viola, infettivologa dell’Università di Padova, intervistata ieri sera alla trasmissione Otto e Mezzo. Entro Marzo 2021, Pfizer dovrebbe fornire quasi altri 9 milioni di dosi, e Moderna, da contratto, dovrebbe inviarne all’Italia 1.346.000, a patto che il suo farmaco sia approvato dall’EMA.
Un’ultima doverosa postilla: qualora anche 27 milioni di italiani fossero vaccinati entro l’estate 2021, saremmo ancora ben lontani dall’obiettivo di vaccinare i 42 milioni necessari perché il virus smetta definitivamente di circolare. Per il prevedibile futuro, meglio fare scorta di mascherine e igienizzante.