Tredici donne preziose di New York per 13 gioielli speciali, per esaltare bellezza, rarità, unicità, luce e resilienza. Questo il concept dell’iniziativa ideata e realizzata da Roberto Capra, specialista in gioielleria vintage nel Diamond district da oltre 20 anni .
“Resilient Women of New York City” è il nome della campagna che ha coinvolto personalità del mondo femminile che hanno portato in questi mesi difficili per la città e per il mondo, un messaggio di speranza e rinascita e cambiamento.
Lo abbiamo intervistato a proposito dell’iniziativa e della sua esperienza professionale.
Essere un esperto di gioielli vintage, cosa significa esattamente?
“Sono uno specialista in oreficeria d’epoca con un’approfondita conoscenza del periodo Art Deco. Spesso la gente mi chiede come si valuti correttamente il valore di un gioiello, e io rispondo che sia fondamentale seguire l’istinto. Il mio motto è l’onesta con il cliente. Ho trascorso più di vent’anni cercando tesori e pezzi preziosi intorno al mondo. Mi sono formato a Valenza, mia città natale e capitale della manifattura orafa per eccellenza, sia per la tradizione, la tecnica, lo stile che per l’innovazione. Da qui è cominciato il mio viaggio professionale, per poi spostarmi a Londra, a vent’anni dove per la prima volta sono entrato in contatto con il mondo della gioielleria vintage e da collezione. Grazie ad uno stage ho sviluppato un’esperienza importante imparando a sviluppare l’osservazione approfondita dei manufatti preziosi. Nel 1993 mi sono trasferito a New York City, dove vivo e lavora oggi”.

Come mai New York?
“Per caso. Un amico si stava trasferendo qui per lavoro e cercava un coinquilino. Pensavo di restare un anno, non di più.. ma da allora non sono più andato via! L’energia della città mi ha convinto a restare e avviare la sua attività proprio nel Manhattan Diamond District. Proprio qui ha fondato la mia azienda, con sede tra la 48esima strada e la Quinta. Roberto Capra Inc, mi ha permesso di creare importanti contatti con i più importanti fornitori di gioielli del mondo partecipato a numerose fiere di settore”.
Raccontaci del progetto “Resilient Women of New York City”.
“Durante la pandemia, ovviamente, ero fermo per quanto riguarda fiere internazionali e viaggi di lavoro, ma continuava a pensare a quante persone stessero trasmettendo messaggi positivi anche in un momento così complesso. Ho identificato alcune donne newyorchesi con esperienze, storie, etnie e professioni differenti per indossare le creazioni, in una campagna di immagini che vuole omaggiare il coraggio e la forza dell’animo femminile in questo difficile momento. Il progetto vuole onorare e ringraziare tutte le donne nel mondo impegnate per la comunità globale. A New York durante il lockdown si è creata una rete di supporto comune, soprattutto grazie al coraggio di molte lavoratrici che hanno dimostrato, ancora una volta, un grande animo resiliente. Ho pensato cosa potessi fare per omaggiarle e il modo migliore era permettere loro di vestire gioielli unici, per esaltare la loro bellezza. Ogni pezzo è unico, con una grande personalità, proprio come loro!”.

Chi sono le donne che hai coinvolto e come le hai scelte?
“Sono tutte diverse tra loro, vengono da tutte le parti del mondo e hanno portato un messaggio positivo e di azione durante il lockdown, che hanno riconsideratole priorità, e riformulato le loro vite con una visione nuova. Ad esempio Joelle Grunberg, originaria della Francia, vive a New York ed è CEO di Lacoste e ultimamente è presedente del Wolverine Boston Brands. Durante il COVID-19 ha modificato totalmente la sua routine, lavorando molto sulla crescita personale; Gemith Gemparo è una pilota di aerei per la JetBlue Airways, è nata nelle Filippine ed è arrivata in città lavorando nella moda, ma la sua vita ha cambiato rotta… Flavia Nordio, Italiana trasferita a New York 30 anni fa, è la proprietaria della Brasserie Match 65, ed è stata testimone del grande cambiamento che ha coinvolto i ristoratori”.

Manuela Stötter, originaria di un piccolo paese in Piemonte, è nata da madre italiana e padre austriaco, ha vissuto in Nigeria, Brasile ed è laureata in Ingegneria civile. Si è trasferita a New York 17 anni fa per uno stage in design ed è rimasta costruendo una solida carriera nel campo immobiliare.
Carolyn Hsu è fondatrice e presidente della of SNOPEAWEAR Inc., un’azienda che produce abbigliamento per l’infanzia a New York City. Anche per i suoi affari il periodo è stato deleterio, ma non si è fermata e si è rimessa in discussione nel lavoro e nella vita; Flavia Nordio, Italiana trasferita a New York 30 anni fa, è la proprietaria della Brasserie Match 65 , ed è stata testimone del grande cambiamento che ha coinvolto i ristoratori.
Lieutenant Quathisha Epps lavora per il NYPD da oltre 15 anni: non solo è sopravvissuta a episodi di violenza domestica ma è anche stata premiata dal Theodore Roosevelt Breast Bar.
Michelle Soto è Operations Manager al Rebekah Rehab Extended Care. Michelle porta avanti la sua lotta quotidiana nel suo lavoro prendendosi cura della salute degli altri.
Maryory Rodriguez viene dalla Colombia, dove lavorava come colf . Ha deciso di trasferirsi a Nyc e si è specializzata in assistente all’infanzia ,ma con il lockdown ha dovuto adattarsi nuovamente alla situazione ed è diventata addetta alle pulizie.
Nicole Devilaine è una produttrice per la televisione francese negli Stati Uniti. Si è impegnata ultimamente ancora di più per essere una presenza attiva nel suo campo.

Shii Ann Huang è attrice, artista e formatrice di personaggi televisive. Ora ha convogliato la sua creatività aprendo una agenzia immobiliare di successo, la Compass a New York City.
Giulia Baldini, di Firenze, è giornalista e appassionata di moda e ha aperto il suo blog fashiononthebeat.com, combinandolo la sua prospettiva da italo-brasiliana.
Annalisa Menin è scrittrice e fondatrice dell’agenzia creativa Octonano LLC. Dopo aver perso il marito a causa del cancro, ha creato l’iniziativa di solidarietà “Remembering Marco”, che aiuta gli studenti italiani a raggiungere gli Stati Uniti con stage nel campo della moda. Annalisa fa parte delle New York Italian Woman“.
La dottoressa Eleonora Cavalca, di Varese, è una persona di grande spessore nella sua comunità grazie al suo impegno al North Central Bronx Hospital.