Il Jacob K. Javits Center ha ospitato l’edizione estiva della fiera “MRket Trade Show” a New York. L’ICE, l’agenzia per la promozione all’estero e l’internazionalizzazione delle imprese italiane, ne ha organizzato la partecipazione collettiva italiana. I tre giorni durante i quali si è svolta la Fiera, hanno visto riunite nel padiglione italiano 48 imprese, su una superficie di circa 6oomq(vedi video sopra).

“MRKet NY si conferma la più importante manifestazione fieristica dedicata alla moda uomo negli USA – ha dichiarato il direttore ICE negli Stati Uniti, Maurizio Forte. Il mercato locale attraversa una fase complessa e di profondi cambiamenti e per questo l’Agenzia ICE deve essere più vicina che mai alle nostre imprese del settore, anche rafforzando la partnership con gli organizzatori”.
Molte aziende sono legate alla Fiera sin dalla prima edizione del 2008, per altre invece questa è stata la prima volta che hanno partecipato all’evento. In entrambi i casi è fondamentale sia continuare a mantenere e sviluppare i contatti già consolidati, sia crearne di nuovi. “Quando i clienti ritornano per acquistare prodotti già acquistati nelle edizioni precedenti e per cercarne di nuovi vuol dire che qualcosa sta funzionando” ha evidenziato ad esempio Mino Furlero del marchio “Paolo Vitale”, che partecipa alla Fiera già da cinque anni. infatti è stata pensata come un punto di incontro fondamentale tra i retailers e i titolari delle aziende che molto spesso vengono affiancati anche dai loro agenti americani.

“ll settore moda negli USA sta attraversando un momento difficile dovuto a diversi fattori tra i quali l’incertezza del consumatore, il costo degli affitti troppo elevato che porta spesso alla chiusura dei punti vendita, l’aumento delle vendite online e non ultimo l’attuale scenario politico non incoraggiante. Nonostante questo però, l’Italia continua a rappresentare l’eccellenza nella produzione di abbigliamento e accessori uomo negli Stati Uniti. Forte di una tradizione plurisecolare nella produzione e nel confezionamento di tessuti, il nostro paese vanta un’immagine percepita molto alta presso i consumatori americani. Il prodotto finito italiano rimane infatti un punto di riferimento a livello mondiale per chiunque produca capi di abbigliamento. “Il mercato Americano è molto difficile perché è ancora un mercato nelle mani dei grandi, i piccoli retailers sono più difficili da raggiungere e il MRket è un’opportunità”, dichiara Daniele Polidori dell’azienda Brador.
Proprio per questo sembra sempre più fondamentale il ruolo svolto dall’ICE nell’agevolare, promuove e sviluppare i rapporti economici e commerciali italiani con l’estero, in particolare nei confronti delle medie e piccole imprese, dando loro l’opportunità di crescere nel loro processo di internalizzazione.
* errata corrige: in una prima stesura dell’articolo abbiamo indicato la superficie del padiglione italiano scambiandola con la superficie totale della fiera. La cifra reale del padiglione italiano è 600mq.