È la notte più attesa dell'anno, una vera sfida alla maschera più originale, ma soprattutto, nella versione del terzo millennio, Halloween è anche una scusa per lasciarsi andare, liberi da schemi e costrizioni, e celebrare in maniera sempre più personalizzata una ricorrenza antica che affonda le sue radici nell'austerità gotica. Del resto il cambiamento è una prerogativa dell'Halloween made in Usa, visto che già gli immigrati irlandesi adottarono la zucca come simbolo della festa al posto dell'introvabile rapa.
La notte delle streghe però non è solo questo. In tutta l'America, Halloween è una “cosa seria”, e New York non fa certo eccezione. I preparativi iniziano non appena il soffocante caldo estivo lascia il posto alla brezza settembrina. Nelle ultime due settimane di ottobre, le case nei cinque borough della Grande Mela iniziano a trasformarsi e vengono invase da ragnatele, scheletri, streghe, mostri di ogni genere, e tantissime zucche. Tutta la città si traveste: nelle townhouse dell'Upper East Side i giardini diventano cimiteri in piena regola, con tanto di lapidi che spuntano dal terreno, scheletri impiccati dalle finestre e fantasmi a sorvegliare gli ingressi. E le entrate dei grandi condomini della City non sono da meno e vengono puntualmente addobbate per l'occasione con zucche intagliate e mostriciattoli vari.
Di giorno la festa è appannaggio dei bambini, che oltre ad andare di casa in casa per il classico “dolcetto o scherzetto”, partecipano a party a tema. E ogni anno sono sempre più esigenti e ricercati nella caccia al costume perfetto. Per le bambine ad esempio, se fino a qualche tempo fa erano soprattutto streghe e principesse le maschere irrinunciabili, quest'anno abbandonano tulle e merletti per indossare i panni delle cow girl. Oppure per travestirsi da monster high, le nuove bambole versione dark che impazzano tra i più piccoli. Ma Halloween è talmente sentito in America che già dalla mattina in metropolitana si vedono signori in giacca e cravatta con maschere sul volto per dare degno inizio alla giornata più lugubre dell'anno.
Dal calar della sera New York è tutta per i più grandi, e così si dà il via a feste private, nei locali e soprattutto negli alberghi 'cool' della città, che rimangono le destinazioni più amate tra i nottambuli newyorchesi. Rispolverando vecchie foto degli anni Cinquanta, non ci vuole molto a notare la contrapposizione con la notte delle streghe di oggi: se allora a farla da padrone erano diavoli e fantasmi, nel 2013 Halloween è diventato molto più globale, emancipato e per certi versi estremo. Insomma, in giro si vede un po' di tutto. È vero che il tema dell'orrore rimane intramontabile, ma oggi la ricorrenza è diventata anche un'occasione per mostrare quel lato esibizionista che per il resto dell'anno rimane latente. E per le donne – non tutte, ma sicuramente la maggior parte – un'occasione per concedersi abiti succinti. Via libera quindi all'abbigliamento hard in tutte le declinazioni: porno tirolesi, piratesse sexy, infermiere vestite con stetoscopio e poco altro, fruste, lattex e manette.
Rimane all'insegna della tradizione invece la notte delle streghe alla Casa Bianca, dove il presidente Obama e la first lady Michelle accoglieranno i bambini di Washington e i figli dei militari americani per il consueto “dolcetto o scherzetto”. Un modo per scacciare gli spettri di tutti i giorni come quelli del default e del datagate. Almeno per una sera.