Nell’immaginario di molti Brooklyn è un quartiere di New York un po’ da film gangster e trattorie kitch italo-americane e non ci potrebbe essere nulla di più sbagliato. Brooklyn è uno dei cinque “boroughs” della grande mela, il piu' grande della città contando da sola oltre 2 milioni e mezzo di abitanti e affermatasi ormai da tempo come importante capoluogo di cultura, stili e tendenze. Oltre poi ad essere rimasta una città indipendente fino a circa cento anni fa, Brooklyn mantiene uno spirito tutto suo offrendo una finestra su una New York davvero diversa.
Per molti un rifugio dall’estenuante ritmo manhattiano, Brooklyn si offre una realtà da tranquilla cittadina dove i grattacieli lasciano spazio al verde dei suoi viali e alle tipiche case “brownstone” con le scale a fronte e mattoni a vista. La ricerca di una dimensione a misura d’uomo e uno stile di vita sano sembrano aver generato una realtà di lifestyle in contrasto con la patinata New York da Sex and the City. Le zone dove gli affitti sono ancora bassi vedono fiorire comunità di artisti che non possono permettersi grandi studi nella proibitiva Manhattan, alimentando la scena musicale e fashion diventando meta di ricerca e inspirazione. Qui è di casa il biologico, l’eco-solidale, la dieta vegana, il pilates per disintossicare e rinforzare corpo e mente newyorkesi. Ma tutto è sempre e comunque very high-end, se parliamo di quartieri chic come Park Slope, Brooklyn Heights, Williamsburg, dove questo stile di vita un po’ hippy metropolitano è consciamente impersonato.
La patria degli “hipsters” così ben descritti da Piero Merola nella sua colonna Prima Fermata, Brooklyn, sembra un rifugio dal consumismo e capitalismo di Manhattan. In controtendenza al diffondersi delle grandi catene di abbigliamento e cibo, a Brooklyn si promuove il piccolo business, dalle botteghe artigianali a ristorantini di grande personalità gastronomica ben lontani dall’essere turistici. In fatto di stile, Brooklyn è davvero interessante. Quella pressione costante riguardo al vestire adeguatamente per il posto di lavoro con cui le persone convivono a Manhattan sembra svanire; professionisti di ogni settore possono liberarsi dal peso delle formalità newyorkesi una volta a Brooklyn, e questo relax è chiaramente espresso dallo stile comodo, da week-end, da ciabatta ergonomica, bermuda e tshirt.
Lo stile diventato un emblema della vita a Brooklyn è perciò casual, anche un po’ bohemienne. Maxi abiti con stampe batik, gioielli etnici, jeans vintage, zeppe di sughero (tanto amate le Kork Ease) e trendy zoccoli svedesi (Swedish Hasbeens) sono i pezzi clou della bella stagione di Brooklyn. Alcuni indirizzi per gli acquisti quindi.. Lo shopping si fa interessante da Bird (www.shopbird.com) tre piccole ma preziose boutique con una varietà di proposte che include firme chic come Acne, A.P.C., Commes des Garcons, Suno, Zero Maria Cornejo assieme a prodotti artigianali made in Brooklyn come il cioccolato firmato Mast Brothers (www.mastbrothers.com). T-shirts grafiche e colorate borse da viaggio sono le iconiche proposte di Brooklyn Industries (www.brooklynindustries.com) il marchio con diversi negozi anche a Manhattan. A Park Slope da Goorin Bros. (www.goorin.com) si possono acquistare favolosi cappelli realizzati a mano con taglie su misura. A pochi passi l’eclettica boutique Cog and Pearl (www.cogandpearl.com) vende pezzi di artisti locali e non, da gioielli a componenti d’arredo che sembrano avvolti da un’aura un po’ magica. A Williamsburg lo shopping dell’usato raggiunge alti livelli di da Beacon’s Closet (www.beaconscloset.com) dove in un grande garage le occasioni alle volte sono davvero incredibili (Manolo Blahnik a 20 dollari) grazie ad una selezione ben curata di capi ed accessori firmati in buone condizioni. Creazioni orefici originali e spiritose sono proposte dal laboratorio Catbird (www.catbirdnyc.com), personalizzabili e poetici.