“Hai mai avuto esperienze positive di car-wrappling a Milano? Fammelo sapere, intanto vado a farmi una bella shower, mentre aspetto la call di un mio facility operation manager che mi deve schedulare il planning. Semmai dopo ci sentiamo in una conference-call. Intanto mia moglie è impegnata in alcune faciity-soft in giardino anche perché lei è veramente brava ultimamente nel problem solving.
La faccio spesso lavorare con me perché ha molte skills fra cui la capacità di gestione di subcontractors e di budget. Stasera usciamo insieme alla crew per una serata friendly e molto trendy in una location splendida. A me del resto piace la semplicità, l’essere easy ed essere sempre clear quando mi esprimo. Mia figlia sta crescendo bene, è la make-up artist di una start-up che si occupa del fashion. Sono brand importanti quelli che nascono nel suo ambient. Ha un fidanzato molto cool che lavora full-time come brand ambassador di una ditta che produceva all’estero ma che adesso ha fatto reshoring…”.
-Scusa ma cosa stai dicendo? Puoi spiegare meglio che non ho capito niente?-
“Guarda non ho capito assolutamente anch’io quello che ho detto ma se dici così vuol dire che non sei in grado. Ho usato tutti quei termini perché fa molto figo e pensavo che tu mi apprezzassi e pensassi: ‘Ma guarda che invidio, questo è proprio uno avanti’. Del resto in Italia adesso tutti parlano così. Bisogna dire una parola in inglese almeno ogni tre parole in italiano. Sennò sei fuori. O anche inventarne qualcuna come il nostro governo che usa, per esempio, smart-working, come se significasse lavoro da casa e invece vuol dire un’altra cosa. Ma dove vivi scusa? Secondo me hai bisogno di farti un bel cooling break, altro che pausa rinfrescante. Il termine pausa rinfrescante la usano solo i poveretti, come te”.
-Sai che forse hai ragione. Di dove sei tu, per curiosità?
-“Sono di Abbiategrasso. Ma ultimamente la chiamo “Have fat”. Non è più carino?”
-Sì, decisamente sì. Comunque ho capito tutto…adesso è molto più chiaro-