Paura, limitazione ed adesso un’altra tegola arriva sulla testa degli italiani. Oltre tutti i problemi economici, di lavoro, di salute. Questa proprio non ci voleva.
Sembrano lontani i tempi in cui Baglioni nella sua indimenticabile canzone, Piccolo Grande Amore, cantava: “un bacio a labbra salate, un fuoco, quattro risate, e far l’amore giù al faro …”
Oggi, a causa della pandemia, non possiamo baciarci e anche fare l’amore è diventato un problema su cui riflettere.
La sessuologa Roberta Rossi, intervistata da Valeria Pini di Repubblica, dice che la mascherina va usata durante i rapporti sessuali.
I baci sono assolutamente da evitare per l’effetto droplet potenziato, termine che abbiamo imparato a conoscere col significato di gocciolina che in campo epidemico si riferisce alla saliva nebulizzata.
Per le coppie fisse, se sulla mascherina si può soprassedere, le norme igienico-sanitarie anticontagio vanno applicate ugualmente. Quindi igienizzazione tassativa delle mani per entrambi.
Mentre per quanto riguarda i nuovi incontri, e le relazioni al primo stadio, sarebbe meglio evitare.
Meglio puntare su un corteggiamento distanziato per scongiurare ogni possibile contatto fisico. Insomma, stare almeno a un metro di distanza o, meglio ancora, spostarsi a versioni virtuali del corteggiamento, magari su Whatsapp.
Secondo la sessuologa l’intimità forzata indotta da quarantene fiduciarie, smart working parziale o nuovi eventuali lockdown, potrebbe essere una manna per le coppie rodate.
Non sempre però il Covid ha un effetto stimolante. Infatti, le ansie da pandemia, stando alle statistiche, hanno indebolito il desiderio sessuale di una buona parte degli italiani.
Sul sesso occasionale la sessuologa non ha dubbi: “È assolutamente a rischio“. Un ottimo surrogato potrebbero essere le piattaforme di incontri online adatti, secondo l’esperta, per una perfetta sessualità occasionale virtuale. “In fondo ci sono tanti modi e si può giocare di fantasia”. Quando invece si decide di avere un approccio classico non resta che programmare un bel tampone da fare entrambi la mattina per la sera programmata per consumare.
E se il tampone è positivo? Ovviamente, potete dimenticare l’amplesso. In più, scatta anche la quarantena fiduciaria. Meglio fare sesso applicando il protocollo igienico-sanitario anticontagio: niente baci, igienizzazione integrale e mascherina (no, i guanti per ora non sarebbero necessari).
Questo virus è ancora più aggressivo dei suoi predecessori, continua a negarci il contatto di pelle, le carezze e i baci.
Ci obbliga a essere diffidenti e disinfettati, a stare a un metro e forse più di distanza da amici, figli e amori. Con la mascherina che impedisce di sorridere e baciare.
Il ricorso alle rete come “supplenza affettiva e sessuale”, che si tratti di amanti virtuali, di sesso online, di autoerotismo, nei casi più estremi di dipendenza, è già segnale che nel single e nella coppia qualcosa non va più bene. Figuriamoci se diventa una prassi definitiva. Internet rappresenta un calderone di stimoli eccitatori, ma di nessun contatto reale.
Le connessioni, così come le chat, ci trasferiscono in un mondo emotivo che, per le personalità più fragili e deboli, potrebbe rappresentare un punto di non ritorno.
Allora possiamo solo sperare in un ritorno alla “normalità”… quando fare l’amore significava perdere il controllo, sentirsi felici e non pensare più a niente.