Barbie stanotte mi ha chiamata in lacrime: non capivo un accidenti a causa dei suoi singhiozzi. Sì, la mia più cara amica, colei con cui mi sono immedesimata per gran parte della mia vita giocando alla “Reginetta del ballo”, non si sposa più. Dopo 57 anni di fidanzamento, l’immarcescibile fidanzato Ken avrebbe deciso di impalmare a maggio un uomo. E lei l’ha appreso dal web! Non ci sono ancora le foto del fortunato né sappiamo il nome. Avevo avuto più di qualche sospetto dopo tutti questi anni. Peraltro la coppia Barbie-Ken conduceva una vita brillante e colma di svaghi: viaggiava, andava a cavallo, in aereo, a sciare, in motoscafo, a ballare, mentre la lentigginosa amica Midge si sposava con Alan, mettendo su un esercito di marmocchi, e non si vedeva più in giro. Di certo non poteva essere un esempio di perfezione per le donne in carriera del nostro secolo. Barbie invece ha sempre lavorato con successo e soddisfazione, trovando gli impieghi più svariati, grazie anche alla padronanza di quasi tutte le lingue del mondo e alla capacità di pilotare perfino una navicella spaziale.
Barbie non ha mai avuto l’istinto materno e non ha mai giocato alle bambole: nasce nel 1959 già diciottenne e con le idee chiare. Essere bella e fare una bella vita. Tutti gli stilisti hanno disegnato abiti, borse, costumi e bijoux per lei. E’ stata la prima influencer delle generazioni nate dal boom economico del dopoguerra in poi.
Mi aveva confidato di aver avuto nel 2003 un breve flirt con Blaine, un giovane surfista australiano, ma due anni più tardi è ritornata con Ken. E la loro vita è proseguita sotto i riflettori tra cene, teatri, aperitivi bordo piscina e in compagnia di una marea di amici.
Un paio d’anni fa è uscita quella odiosa barzelletta che deve aver messo in guardia Ken in caso di un matrimonio con Barbie: “Una bambina entra in un negozio di giocattoli per comprare una Barbie, ma possiede solo 10 €. Allora chiede al negoziante: “Quanto costa la Barbie ballerina?”. “20 €”. La bambina amareggiata chiede ancora: “E quanto costa la Barbie impiegata?”. “20 €”. “E la Barbie maestra?”. “20 €”. “E la Barbie divorziata?”. “Beh, quella costa 150 €”. “Ma, signore, perché mai la Barbie divorziata costa così tanto?”. E il negoziante: “Perché si porta con sé la casa di Ken, l’auto di Ken, la barca di Ken, il cavallo di Ken…””.
Ma quel platinato di Ken non ha pensato che questo gli sarebbe potuto capitare prima o poi pure con un marito? Decidendo di sposarsi, si è rivelato un gay borghese. E alla fine non ha retto la vita eterosessuale anticonformista che Barbie gli faceva condurre. Probabilmente stava già programmando qualche adozione. Ken mammo, puah!
Ho anche sentito delle chiacchiere maligne su Barbie: che pure lei sarebbe gay. No, ha solo deciso di andare a vivere con Midge che si è divorziata perché non ne poteva più di suo marito. Si sono dette: le nostre storie con gli uomini sono finite male, ormai abbiamo una certa età, andiamo a vivere insieme per farci compagnia.
Sì, signor giudice, sono stata io a lanciare Ken dalla finestra. Finalmente. Era da anni che non potevo più sopportare quel bambolotto bellimbusto attaccato come una cozza alle gonne di Barbie: la accompagnava ovunque, facendo finta di essere suo marito, quando – ora lo posso confessare – nonostante tutte le cure estetiche e gli interventi chirurgici cui Barbie periodicamente si sottoponeva per sembrare sempre giovane, le cifre da capogiro spese in boutique e parrucchiere per fare bella figura vicino a lui, non l’ha mai toccata neanche con un dito!