Vinitaly 2017: 51ª edizione per la manifestazione enologica più nota al mondo, ospitata dalla cittadella di Veronafiere, da Verona stessa e, per la prima volta quest’anno, anche dal suo lago di Garda: tanti, infatti, gli appuntamenti fuori salone, organizzati per “depistare” i turisti del vino e lasciare la fiera agli operatori del settore.
“Si tratta di un’iniziativa che rafforza il legame tra la Fiera, la città e la provincia – commenta nel comunicato di lancio della Fiera Maurizio Danese, presidente di Veronafiere Spa – coinvolgendo istituzioni, importanti partner e sponsor pubblici e privati, senza dimenticare il tessuto economico, con i negozi e i locali che hanno aderito al progetto. Con Vinitaly and The City abbiamo creato un nuovo prestigioso momento di promozione per il territorio e le sue eccellenze, diversificando al contempo l’offerta rivolta agli operatori professionali presenti a Vinitaly da quella pensata per giovani e appassionati di vini. È una formula che piace al pubblico e alle aziende, facilmente esportabile in altre città italiane e all’estero».
Limitarsi a citare l’enologia, peraltro, è assai riduttivo rispetto alle tante specialità da conoscere e degustare, dal 9 al 12 aprile, in un Vinitaly in cui compaiono anche i distillati e, nel contesto del concomitante Sol&Agrifood, eccellenze enogastronomiche e olio extra-vergine d’oliva.
A spasso nel mondo
Uno dei possibili itinerari si declina geograficamente, per compiere un ideale giro del mondo attraverso le produzioni vinicole. Elencando in ordine casuale, si passa dall’Australia all’Ungheria, Slovenia, USA, Mar Morto, Austria, Gran Bretagna, Francia, Germania, Polonia, Russia, Spagna, Sudafrica, Argentina, Azerbaijan, Georgia, Portogallo, Croazia, fino al Perù e il suo tradizionale Pisco distillato e all’Estremo Oriente, per scoprire la Bordeaux della Cina. Presenze debuttanti: Andorra, Kosovo e Giappone. Cosa propongono? Vini i primi due, sake il terzo, con sei aziende produttrici, accomunate dal progetto Sake on the table, nato nel 2014 per opera di Makiko Tejima, nell’idea della tavola come simbolo di un’unione interculturale.
Italia da best-seller
L’Italia mette naturalmente in vetrina i suoi best-sellers, rivaluta i vitigni più rari e approfondisce miti dell’enologia come Sassicaia, Franciacorta e Brunello di Montalcino. A valorizzare tutte le presenze provvede Vinitaly 5 StarWines THE BOOK, la guida di vini pubblicata da Veronafiere, a sostegno delle aziende che investono nel continuo miglioramento dei propri prodotti e a garanzia dei buyers internazionali sulla qualità dei nuovi vini immessi sul mercato, ma ancora non conosciuti.
Dal bicchiere al piatto
Bere bene sì, ma anche mangiare: varie proposte di Sol&Agrifood permettono di assaggiare the best of… qualsiasi cosa! Come non farsi allettare subito dalla nuova area pizza, dove la rivista Pizza e Pasta Italiana, in collaborazione con lo staff della Scuola Italiana Pizzaioli, svela (quasi) tutti i segreti delle preparazione, esplorando ingredienti e abbinamenti: da domenica 9 a mercoledì 12 si tengono incontri con dimostrazioni e degustazioni guidate ad ingresso libero. Altri protagonisti saranno i formaggi (Cheese experience) e i salumi, le birre, l’olio extravergine d’oliva, a cui è dedicato l’EVO bar, con i vincitori del concorso internazionale Sol d’Oro, la competizione olearia più importante al mondo, in collaborazione con O.N.A.O.O.- Organizzazione Nazionale Assaggiatori Olio d’Oliva.
Vinitaly 2.0
Per organizzare tempi e luoghi, è possibile scaricare la Vinitaly app per Ios o Android, interfaccia semplice utile al fine di ricercare gli stand filtrati attraverso le nazioni, regioni, padiglioni; contattarli ed essere informati su i loro prodotti; consultare eventi, convegni e degustazioni per giorni e date; scattare foto, scrivere note ed indicare come preferiti espositori ed appuntamenti; salvare e consultare l’esperienza a Vinitaly nella sezione “My area”; decidere dove parcheggiare grazie alla segnalazione delle principali aree di sosta disponibili; consultare la planimetria ed i servizi del quartiere fieristico; registrare i propri contatti attraverso la scansione del QR-code riportato sul ticket degli operatori.
Come arrivare
Le giornate del Vinitaly si preannunciano affollate ed è quindi bene pianificare gli spostamenti. Come arrivare a Veronafiere, che sorge a un paio di chilometri di distanza dal casello di Verona Sud dell’autostrada A4 Serenissima, dalla Stazione ferroviaria di Porta Nuova e dal centro della città di Verona?
In auto
Caldamente sconsigliato l’uso dell’auto, nonostante le aree adibite alla sosta (a pagamento); meglio sfruttare i parcheggi scambiatori allo stadio Bentegodi (gratuito) e al nuovo, vicino centro commerciale Adigeo (10 euro tariffa giornaliera), collegati al quartiere fieristico da bus navetta gratuiti, in partenza ogni 15 minuti.
In aereo
Se si atterra all’aeroporto Catullo, è disponibile un pari servizio gratuito di bus navetta Aerobus, diretto in Fiera, con corse ogni 60 minuti circa.
In treno
Una convenzione con Trenitalia consente a visitatori e espositori di Vinitaly di acquistare negli uffici di Trenitalia biglietti ferroviari a tariffa scontata su tutti i treni diretti per e da Verona. Dalla stazione ferroviaria di Porta Nuova è disponibile il servizio gratuito di bus navetta verso la Fiera.
In bici
Da quest’anno è stata attivato un nuovo collegamento ciclopedonale tra la stazione e il quartiere fieristico, raggiungibile così in meno di 10 minuti: dal binario 12, il percorso (570 metri) esce sul retro della stazione, attraversa lo scalo ferroviario ed arriva su viale Piave; qui è possibile prendere un bus navetta o proseguire a piedi fino in Fiera, seguendo l’itinerario segnalato dagli adesivi con logo di Vinitaly posti a terra.
In fiera
Il quartiere fieristico è aperto ai visitatori dalle ore 9.30 alle 18.00 e all’interno è disponibile un servizio di collegamento tra i padiglioni, garantito da due minibus, dalle ore 9 alle 19.30.
Cin Cin!