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Rock, film e bondage

Il musicista e filmmaker Filippo Feel Cavalca lancia il suo primo singolo con un videoclip che diventa cinema

Giulia CatanibyGiulia Catani
Tony Houston Bondage Paranoia
Time: 5 mins read

La nostra Italia forma da sempre personaggi che, grazie alla loro presenza sulla scena internazionale, riescono a diffondere i tratti di una cultura dal passato intenso e affascinante e dal presente vivace. E capita che molti di questi talenti passino da New York o la scelgano come base permanente. Tra questi, il regista e montatore Filippo Feel Cavalca, anche polistrumentista e cantante, che negli ultimi giorni sta spopolando sul web grazie all’uscita, in concomitanza con il Festival di Cannes, del suo nuovo video musicale estratto dall’album AdorAma del 2015, distribuito da Rai Cinema (dal 12 maggio il video è nella sezione cortometraggi sul sito di Rai cinema).

Tony Houston Bondage Paranoia, titolo della canzone, primo singolo estratto dal disco, è la storia introversa di due amanti, consapevoli di essere imprigionati in una relazione di passione e amore quasi impossibile. Un amore che riusciamo a percepire nella sua complessità nei cinque minuti di un videoclip dai tratti chiaramente cinematografici.

“Il video ha dei toni forti e aperture di tipo grotesque che lo rendono difficile da definire. Per questa ragione sta riscuotendo molta curiosità ed interesse – spiega il musicista e filmmaker –  Credo che il tema principale sia il senso di prigionia affettiva all’interno di una storia d’amore, reso dalla metafora del bondage, e la relazione vittima-carnefice, che non è mai unilaterale. Lo strato di cellophane che si utilizza per immobilizzare i corpi possiede in sé il significato di una stasi, di un’impossibilità a compiere scelte libere. Uno stato che, paradossalmente, per alcuni è una scelta consapevole, per altri una necessità, ma per altri ancora l’effetto di una debolezza”.

Un  background pienamente cinematografico quello di Filippo, che si è formato in Italia, girando un gran numero di video, film e documentari. Passando da assistente di Mario Monicelli, ad un film da regista con protagonista Alessandro Haber, La Passeggiata dello Scettico, fino alle troupe di Taodue, su Squadra Antimafia.

Tanti riconoscimenti, che lo hanno portato ad ottenere un visto per abilità straordinarie nelle Arti e a intraprendere una carriera negli States. Musicalmente, da chitarrista e songwriter (la sua band  prog-rock Malice ha calcato i palchi internazionali dal 1998 e il 2002) è passato allo studio e sperimentazione del basso e del pianoforte, iniziando a comporre per svariati strumenti. Tutte esperienze che hanno concorso alla creazione del suo primo disco solista, proprio lo scorso anno.

A New York la devozione alla musica si è consolidata. All’attività di filmmaker, Filippo affianca quella di compositore di musiche originali per film e documentari, realizzando temi musicali che mischiano atmosfere rock e caratteri alternativi a sonorità orchestrali ed elettroniche, come nel caso dei film Consurgo (2015) e Losing the Edge (2016), dei quali ha tra l’altro curato l’intera post-produzione. Diverse anche le performance live, che lo hanno visto sul palco di locali storici newyorchesi come The Bowery Electric.

Filippo Feel Cavalca Tony Houston Bondage Paranoia

Feel Cavalca ha da poco, inoltre, fondato la sua film company Feel for Films, con sede nell’East Village di Manhattan. Ed è in questa officina creativa che realizza opere filmiche e musicali, collaborando con prestigiose realtà internazionali, tra cui Universal Records e HBO.

Il video di Tony Houston lancia il singolo del suo primo disco solista, inciso tra Roma e New York nel 2015, intitolato AdorAma, marchiato semplicemente con il suo art name, Feel e disponibile su tutti i digital stores, tra cui iTunes.

“La mia idea – racconta Filippo Feel – è stata di girare un piccolo film, e non un semplice music video. Volevo che avesse un costrutto filmico a tre atti, come accade nelle opere di fiction, e che ci fosse un twist finale che rivelasse solo allora la vera natura dei personaggi. Mi sono ispirato alle atmosfere di un film francese, Mauvais Sang di Leo Carax, volendo trasmettere la stessa profondità emotiva attraverso i chiaroscuri e il tipo di ambienti in cui è raccontata la vicenda”.

L’intero album, AdorAma, spazia attraverso dimensioni indie/garage, passando dal glam-rock fino a inoltrarsi nel mondo della musica psichedelica, traducibile in una vera e propria sperimentazione sonora. I testi prendono ispirazione dai suoi viaggi in giro per l’Europa e l’America e l’album è stato concepito durante il suo primo viaggio newyorchese, nel 2013. L’intento artistico delle liriche è quello di trasmettere e raccontare le sensazioni e le contraddizioni che si provano camminando per le strade, trafficate e non, della Grande Mela, tra i quartieri di Brooklyn e Manhattan.

Filippo Feel Cavalca

Il video, che ha chiaramente dei tratti grotteschi e di riflessione sulla società moderna, è stato accolto con entusiasmo da  Rai Cinema che, per la prima volta in assoluto, ha acquistato i diritti di distribuzione di un video musicale, i cui caratteri ha ritenuto unici e alternativi. E l’artista non può che ricambiare l’entusiasmo: “Sono contento che una potenza distributiva come Rai Cinema abbia fortemente voluto acquistare i diritti di distribuzione del video. La cosa che rende questo momento, professionalmente e artisticamente, ancora più significativo è il fatto che si tratta del primo music video ad essere stato distribuito nella loro storia. A quanto è stato detto, hanno apprezzato il valore cinematografico puro che l’opera, seppur nata con una missione differente, riesce ad esprimere”.

Un messaggio forte e unico nel suo genere, quello di Feel, che ha con successo voluto sperimentare una nuova forma d’arte, mostrando al mondo intero come sia possibile mischiare due realtà culturali e artistiche così differenti come l’Italia e l’America.  “Sono sicuro che le nostre radici europee ci offrano uno scenario e una preparazione più ad ampio raggio e dinamica. Qui a New York City vedo che noi artisti italiani/europei abbiamo forse più capacità nel mescolare le tendenze, i generi e anche gli strumenti della creatività, e questa è una skill molto ricercata dalle company americane, che invece tenderebbero più naturalmente a creare delle specificità, sia a livello di ruoli che di stile. Come in ogni cosa, è sempre l’equilibrio tra visioni o approcci differenti a rendere il tessuto socio-artistico di un luogo il più vario e interessante possibile. L’America, da questo punto di vista credo che abbia una marcia in più”.

E proprio a New York City Feel ha trovato una nuova casa, senza però perdere di vista le proprie origini e l’amore per l’Italia. Ogni mercoledì pomeriggio, infatti, Feel conduce su Radio Nuova York, un suo  show intitolato Bad Music For Bad People, in cui invita e conversa con importanti personalità italiane attive, tra il nostro Paese e gli Stati Uniti, nel mondo dell’arte e della creatività.

Guarda il dietro le quinte del video Feel- Tony Houston Bondage Paranoia: 

Qui il video completo su RaiTv.

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Giulia Catani

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