Fino ad oggi i supermercati Carrefour sono stati aperti tutta la notte. Palermo stava per adeguarsi alle altre grandi città europee. Ma adesso potrebbe non essere più così, perché dopo quello che è successo nella notte tra mercoledì 5 agosto e giovedì 6 agosto il gruppo ci starebbe ripensando. Anche per le pressioni dei dipendenti, spaventati per la brutta avventura che hanno vissuto. Stanotte, infatti, quattro supermercati Carrefour del capoluogo siciliano sono stati rapinati e in parte vandalizzati. Quattro rapine, tutte alla stessa ora, nell’arco di tempo compreso tra le due e mezza e le tre del mattino.
Ad essere stati presi di mira da quella che potrebbe essere un’unica banda sono stati i supermercati di Piazza Marina, via Alcide De Gasperi, Piazza Bernini e Piazza Principe di Camporeale. Stando alle testimonianze, potrebbe trattarsi di un gruppo di ragazzi tra i 16 e i 20 anni. Si sono presentati armati nei quattro supermercati alla stessa ora. Sono piombati in tardo orario, quando c’è poca gente (stando a quello che ci hanno detto, i supermercati del gruppo Carrefour che a Palermo rimangono da qualche settimana aperti la notte sono frequentati dalle nove di sera a mezzanotte, poi la clientela va scemando). Si sono diretti alle casse, ma debbono essere rimasti delusi, perché il sistema utilizzato da quasi tutti i supermercati consiste nel non lasciare mai molto contante alle casse.
Dopo aver rapinato quello che hanno trovato (non molti soldi, come già accennato) si sono diretti verso gli scaffali dove la merce viene messa in esposizione. E hanno iniziato a trafugare alcuni prodotti (soprattutto nel reparto profumeria), abbandonandosi anche ad atti vandalici.
Resta da capire se si è trattato di una semplice rapina o se, dietro questo blitz notturno, ci possano essere altri ‘segnali’. Anche se la giovane età dei protagonisti di questa quadrupla rapina lascerebbe pensare a una banda di ragazzi. Insomma , piuttosto che un avvertimento potrebbe trattarsi di ragazzi a caccia di soldi facili da parte di ragazzi squattrinati.
In ogni caso, per Palermo è un segnale molto brutto. Da oltre un mese tutta la città è tappezzata di manifesti con il gruppo Carrefour che comunica ai cittadini l’apertura notturna. Ha iniziato il supermercato dislocato nella centralissima via Libertà. Novità che ha riscosso grande successo tra i palermitani, che soprattutto con il caldo di questi giorni hanno trovato comodo fare la spesa dalle nove di sera in poi, quando l’afa dà un po’ di tregua.
Dopo il successo di via Libertà il gruppo Carrefour ha deciso di introdurre la novità anche in altri punti vendita. Anche in questo caso la gente ha risposto bene. Ma adesso, dopo quello che è successo stanotte, i primi ad essere spaventati sono proprio i dipendenti dei supermercati. Insomma, lavorare di notte, con ragazzi armati che si presentano per rapinare e per vandalizzare il supermercato non è certo una bella esperienza. "In queste condizioni – ci dice un dipendente – senza un minimo di sicurezza, lavorare diventa pericoloso".
La verità è che Palermo si conferma una città in piena crisi, amministrata male. L’immondizia rimane per giorni e giorni nelle strade, non si capisce se per colpa dei dipendenti della società che si occupa della raccolta e del trattamento dei rifiuti – la Rap – o se per responsabilità dei vertici della stessa Rap, priva di mezzi per svolgere correttamente il servizio (questa è la tesi dei sindacati). In questo secondo caso l’amministrazione comunale del sindaco Leoluca Orlando dovrebbe spiegare che fine fanno i 125 milioni di euro che i cittadini palermitani pagano ogni anno con la Tari, la Tassa per l’immondizia (che in realtà, con l’IVA, costa oltre 140 milioni di euro, IVA che potrebbe essere risparmiata evitando il ricorso ad una società per azioni partecipata dal Comune, con una semplice gestione in economia).
Ripetiamo: la quadrupla rapina di stanotte, che probabilmente priverà i cittadini di un servizio notturno che stata riscuotendo successo, è una delle molteplici manifestazioni di una città allo sbando, trasformata in un cantiere ferroviario per realizzare tre linea di tram, un passante ferroviario, una cervellotica mezzaluna spacciata per chiusura di un anello ferroviario e una linea di tram di superficie. Appalti che stanno facendo arricchire chi sta realizzando queste opere. Lavori che hanno distrutto mezza città (oltre mille alberi abbattuti in una città che ha già di per sé un bassissimo indice di verde pubblico). Il tutto per un’opera pubblica che desta molte perplessità (anche i vertici dell’Ordine degli Ingegneri non sembrano molto convinti dell’ 'invasione' delle ferrovie in città…).
A questi problemi si aggiungono le strade in buona parte piene di avallamenti e buche e un assessore comunale che fa esperimenti chiudendo al traffico piazze e strade: cosa che potrebbe risultare anche meritoria se si dessero ai cittadini le alternative. Il dubbio è che, a settembre, alla riapertura delle scuole, tra scavi ferroviari e chiusure delle strade e delle piazze cittadine, Palermo si trasformi un una bolgia.
In questo scenario si inserisce una banda di ragazzi che, di notte, rapina e vandalizza i supermercati aperti. Peggio di così le cose non possono andare.