Unire le forze produttive e tecnologiche per entrare nel mondo del cioccolato a livello internazionale mettendosi in competizione con le altre realtà.
Non è la storia di Willy Wonka anche se di fabbriche del cioccolato si tratta.
È invece la missione di Rockgate, cordata di quattro aziende che da anni sono attive e collaborano nel mercato delle macchine per la lavorazione del cioccolato e dei prodotti di pasticceria.
Gami, assieme a Rollermac, Packint e Tecnochoc, fa parte di questa preziosa alleanza capace di soddisfare qualsiasi richiesta sia nel settore artigianale che in quello industriale.
Il gruppo, infatti, può oggi fornire singole macchine o linee di produzione complete e su misura destinate sia a piccole attività che vogliano lavorare il cioccolato a partire dalla fava di cacao fino ad arrivare alla tavoletta, sia a realtà che lavorano il cioccolato a livello industriale.
La cordata è composto da quattro imprese, una a Castell’Alfero, provincia di Asti, le altre in provincia di Pavia, Vicenza e Milano. I proprietari sono tutti giovani imprenditori under 40, che quest’anno parteciperanno al Fancy food Festival a New York.

“Tutto nasce nel 2012 – spiega Lorenzo Datei, ingegnere e titolare della Packint, responsabile commerciale per gli Usa -, abbiamo cominciato a lavorare insieme, essendo tutte aziende , ognuna con le proprie particolarità e specificità nella realizzazione di macchinari per la lavorazione del cioccolato con l’intento di fornire un pacchetto completo, il così detto Bean to bar, cioè dal seme di cacao alla tavoletta finita per le ditte dolciarie sia in campo industriale che artigianale, in modo da soddisfare tutte le richieste del mercato in questo senso”.
Hanno cominciato ad esportare insieme le loro attrezzature ed a partecipare ad eventi importanti di settore come Prosweet di Cologne, Interpack di Dusseldorf, Gulfood manufacturing di Dubai tra le altre.
Packint Chocolate Machines, che produce macchine di processo per cioccolato e creme, proprio dal seme di cacao o dalla nocciola al prodotto finito; Gami che si occupa del temperaggio e di ricopertura, utilizzando tunnel di raffreddamento per la lavorazione artigianale e per imprese medio piccole; Rollermac, che realizza macchinari per la lavorazione di Frutta secca e barrette di cereali, praline e caramelle gommose, con strumenti da laboratorio fino ad arrivare a scala industriale e Tecnochoc, che realizza macchine ed impianti per il modellaggio su scala medio grande, tutte con importanti nomi tra i loro clienti.

“L’ acronimo delle quattro aziende dà il nome al gruppo Rockgate- spiega Roberto Mallamace, ceo di Tecnochoc – e il logo, un cancello fatto di cioccolato simboleggia l’unione delle nostre realtà imprenditoriali per creare un ingresso nel mondo del cioccolato”.
Anche gli States da qualche tempo sono un buon terreno su cui seminare e i riscontri ci sono già. “Gli americani più che mai si stanno affezionando ai prodotti gourmet – spiega Lorenzo – fanno caso alla lista degli allergeni, degli ingredienti, amano i prodotti artigianali e cominciano ad evitare le produzioni della industriali. Amano i cioccolato europei e molti cioccolatieri sono giovani e aperti alle nuove tecnologie che gli consentono di ottenere un prodotto naturale. C’è grande richiesta di strumenti sempre più evoluti per mantenere qualità e caratteristiche organolettiche”.
Per agevolare lo scambio business to business, a New York la Rockgate ha aperto un vero e proprio show room produttivo a Long Island, a Deer park.
Proprio in occasione dal Fancy food Show di New York che si svolgerà al Javitz center dal 28 giugno al 2 luglio, Rockgate parteciperà con uno stand dedicato con alcuni esempi di prodotti direttamente creati nelle loro sedi italiane, sotto il marchio Pura delizia, come dimostrazione della qualità che i macchinari assicurano.
Il 29 giugno nello show room, i clienti parteciperanno ad un evento degustazione di cioccolato e vini italiani e una diretta dimostrazione dell’intera di produzione dalla materia prima al prodotto finito.
“Il mercato Usa richiede proprio questo – continua Datei – toccare con mano la funzionalità dei macchinari, in pratica una prova completa prima dell’eventuale acquisto, oltre ad una attenta e costante assistenza da parte delle nostre aziende anche dopo l’acquisizione delle macchine, addirittura con indicazioni su ricette e ingredienti”.
“L’anima delle nostre quattro aziende si ispira al lavoro di donne e uomini (in tutto abbiamo 60 collaboratori/dipendenti) – conclude Mallamace coinvolti nel design, nella manifattura, nell’installazione e nei servizi di Macchine e linee perché dietro tutto questo C’è l’approccio umano e personale, che permette di avere l’attenzione e la cura necessaria per fare il nostro lavoro“.
Insomma, una dimostrazione che lavorare creando rete, con intraprendenza, buone idee e passione sono gli elementi giusti per “entrare nel mondo del cioccolato”.