Quando nel 1894 Filippo Berio, uno dei produttori di olio d’oliva più noti in Nord America, inviò all’esposizione di Chicago alcune casse del suo prodotto, dovette attendere quasi quattro mesi prima di ricevere una lettera che ne certificava la qualità e mostrava interesse alla commercializzazione negli USA. “A quel tempo non c’erano mail e cellulari e la posta era il corriere privilegiato. Filippo per mesi non ha saputo nulla dei suoi prodotti eppure la sua visione di imprenditore lo aveva portato a rischiare sul suolo americano, con i risultati che ben conosciamo”spiega Marco de Ceglie, CEO Nord America dell’azienda italiana che quest’anno festeggia i suoi 150 anni e, dopo il Winter Fancy Food di San Francisco, sarà presente a New York per il Summer Fancy Food Show 2017.

Su uno dei mercati del food più grandi del mondo si era lanciata a fine anni ’80 anche Pomì, il marchio di pomodoro in bric che, forte di un prodotto organico, senza additivi e pronto all’uso, aveva cominciato ad incuriosire i consumatori USA. E lo stesso può dirsi di De Nigris, una piccola azienda nata nel napoletano nel 1889 e che oggi distribuisce il suo aceto balsamico in 50 paesi e gli USA sono una delle frontiere.
Queste sono solo alcune delle 300 aziende espositrici che in 284 stand rappresenteranno l’Italia del gusto e dell’enogastronomia all’edizione estiva del Fancy Food Show ospitata da oltre 60 anni a New York. Dal 25 al 27 giugno 2017 al Javits Center, le eccellenze italiane si incontreranno con il mercato americano che soprattutto negli stati del Sud e nel Midwest ha ancora ampi spazi di crescita perché sia i prodotti che la ristorazione italiana sono poco noti o spesso contaminati da uno stile italo-americano non sempre fedele alle origini. La Specialty food association ha voluto poi presentare, in una conferenza stampa nella sua sede di New York , la novità dell’anno per il padiglione italiano: l’Italian Food Arward, un premio, organizzato con la rivista Italianfood.net che valorizzerà le aziende italiane, capaci di coniugare tradizione e innovazione.
“Un premio così dà un valore aggiunto alla presenza delle nostre aziende — spiega Maurizio Forte, direttore dell’Istituto per il Commercio Estero (ICE) — Negli USA chi ottiene un riconoscimento viene universalmente apprezzato ed emulato: si riconoscono i migliori e si vuol far sapere che lo sono in modo che tanti li imitino. Non ci sono invidie e non si ostacola chi riesce. Al di là del vincitore, con la creazione di questo premio, la Specialty Food ha gia’ voluto riconoscere un primato all’Italia e alle sue specialita’ gastronomiche”.

Donato Cinelli, presidente di Universal Marketing, agente unico per l’Italia della Specialty Food Association, e curatore del padiglione italiano è orgoglioso del premio ed è consapevole della sfida che attende non solo le piccole aziende ma anche i grandi marchi. “Migliorare e innovare sono le nostre parole d’ordine – spiega Cinelli – Alla Fiera siamo la più numerosa presenza internazionale e ci mancano gli spazi per ospitare quanti vorrebbero essere presenti. Qui le aziende investono molto, ma sanno che questo mercato può offrire molto e in questa fiera si incontrano i contatti giusti”. Nonostante le minacce di dazi sbandierate dalla nuova presidenza USA? “Le aziende italiane non sono preoccupate, anche se vogliono essere informate. Ci sono accordi decennali che non possono essere cancellati con un colpo di spugna. Diamo al nuovo governo il tempo per conoscere gli accordi commerciali, prima di preoccuparci”.
Anche Maurizio Forte è sulla linea di Cinelli: nessun allarmismo. “Gli USA sono il primo mercato extreuropeo in cui continuiamo a crescere e c’è interesse per i prodotti italiani anche in termini di sicurezza alimentare, coltivazione biologica e innovazione. Ci sono ancora opportunità e spazi di crescita”. Forte mette in guardia anche dalle minacce: il mercato americano è molto competitivo e i prodotti che vi si inseriscono devono essere pronti a una selettivittà strtturale. “Le aziende italiane sono piccole e straordinarie ma non sono sufficientemente preparate al mercato americano ed è per questo che stiamo lavorando con le associazioni di categoria perché in questo Paese trovino soddisfazioni e non tanto disillusioni”. Il Summer Fancy Food Show è una delle occasioni da sfruttare.