Nata a Torino a inizio anni ’70, dal 2009 Maria Nava Rondolino ha deciso di dedicare la sua vita al riso, insieme a suo marito Piero Rondolino, architetto prestato al business del riso e inventore della nuova formula Acquerello. Le Monde l’ha definita “la grande dame du riz italien” e negli ultimi sei anni la sua missione è stata una sfida culturale: ha viaggiato intorno al mondo per far conoscere la storia e la cultura di un prodotto unico. Ogni singolo granello di riso Acquerello segue un particolare processo in ogni fase, dal germoglio alla raccolta all’invecchiamento. Oggi questo riso viene venduto in 50 paesi in tutto il mondo.
In questo video Michele Casadei Massari, fondatore ed executive chef del Piccolo Cafe di New York, intervista Maria Nava Rondolino che è anche molto attiva nel sociale e che in questa intervista racconta della partnership con il progetto Made in Carcere. Come dice il nome, il progetto ha creato una linea di prodotti all’interno delle prigioni, impiegando detenute che realizzano, lavorando sotto regolare contratto, accessori e oggetti in stoffa e altri materiali. Il progetto è stato creato nel 2007 da Luciana Delle Donne con l’obiettivo di restituire dignità alle persone che si sono trovate a vivere ai margini della società e allo stesso tempo consentire all’imprenditoria italiana di recuperare un senso di utilità sociale.