Gli anelletti sono un formato di pasta tipicamente siciliano che si usa per il piatto che più di tutti si identifica con il giorno di festa. E' la pasta della domenica, quando si ha tempo da dedicare alla cucina, da sempre prediletta dai palermitani più veraci nelle scampagnate o sotto l'ombrellone nelle lunghe giornate d'estate al mare.
Prendetevi il vostro tempo e cominciate.
Questi gli ingredienti per una teglia capiente, che magari non consumerete in un giorno, ma il bello della pasta al forno è che il giorno dopo è ancora più buona, oppure potete dividerne una parte tra più tegliette monoporzione e congelarle, per consolarvi nei giorni di "magra"
750 gr di anelletti
due coste di sedano
due carote
una cipolla media
1 kg di tritato misto di carne di vitello e di maiale
un bicchiere di vino bianco
750 ml di salsa di pomodoro
un bicchiere di latte
300gr di pisellini
3 cucchiai di caciocavallo grattugiato
2 uova sode
300 gr circa di formaggio Tuma o Primosale
olio extra vergine di oliva q.b.
pangrattato q.b.
2 foglie di alloro ( e se vi piace 2 chiodi di garofano ed una stecca di cannella).
Orietta Mongioví, ama la famiglia (cane compreso), i viaggi, i libri e la cucina. E' tra i fornelli non appena gli impegni da dirigente in Prefettura a Palermo glielo consentono, usando preferibilmente prodotti a km 0
Facciamo soffriggere a fuoco dolce nell'olio e.v.o. il sedano, la cipolla e la carota tagliati a dadini (utilizziamo l'accorgimento dei due cucchiai d'acqua per evitare che scuriscano troppo e per avere un soffritto piu' leggero), quindi aggiungiamo la carne sbriciolandola con le mani e facciamola rosolare mescolando con un cucchiaio di legno. Una volta rosolata sfumiamo con il vino bianco, quindi aggiungiamo la salsa di pomodoro, il latte, condiamo con il sale, profumiamo con due foglie di alloro e lasciamo cuocere a fuoco dolce per almeno un'ora e mezza. Ricordiamoci di lasciare da parte un po' di salsa per poi condire la pasta.
Io all'alloro aggiungo anche i chiodi di garofano e la cannella, ma tutto in quantità moderata perché altrimenti il profumo sarà troppo intenso.
Nel frattempo lessiamo i piselli – o se usiamo quelli congelati- facciamoli rinvenire nell'acqua calda per aggiungerli al ragu' a fine cottura.
Cuociamo al dente gli anelletti e condiamoli con la salsa messa da parte e due tre cucchiai di caciocavallo, un formaggio saporito più salato del parmigiano. Questo è un passaggio della ricetta importante, perché la pasta deve essere morbida altrimenti una volta cucinata in forno potrebbe risultare troppo asciutta. Qualcuno, per assicurarsi il risultato, aggiunge qualche cucchiaio di béchamel (in siciliano besciamella, una salsa non estranea alla cucina siciliana, quella "alta" dei monsu' – da monsieur – i cuochi francesi a servizio delle figlie siciliane nobili nel settecento).
Oliamo la teglia e spolverizziamola con il pangrattato, facciamo un primo strato con gli anelletti conditi e compattiamolo bene, quindi farciamo con il ragù, le uova sode sbriciolate grossolanamente, ed il formaggio a pezzetti. Chiudiamo il timballo con un altro strato di pasta e completiamo spolverizzando con pangrattato. Cuociamo in forno a 180°C per 20 minuti. Una volta sfornata lasciamola riposare: la pasta al forno va mangiata tiepida.