Attenzione al futuro dell’americana Lila Neugebauer che, dopo una lunga, prolifica ed entusiasmante carriera come regista teatrale, ha ora deciso di mettere un piede (per ora solo uno!) nel mondo della celluloide! La sua opera prima Causeway è un autentico piccolo capolavoro del cinema indipendente, un colpo al cuore delle coscienze di molti ormai “naufragate” nella fuga dalla realtà, per non confrontarsi con se stessi, con il mondo.
Presentato al Festival di Toronto, il film ha avuto la sua anteprima italiana alla 17ma edizione della Festa del Cinema di Roma e uscirà su Apple Tv il 4 novembre (non ci sono ancora le date dell’uscita nelle sale).
Lynsey (la sempre più brava Jennifer Lawrence, premio Oscar 2013 per Il lato positivo) è un ingegnere militare tornato negli Stati Uniti dall’Afghanistan con una lesione cerebrale debilitante in seguito all’esplosione di un ordigno.
Nel suo lento e doloroso recupero, deve re-imparare a camminare e ri-addestrare la memoria. Quando torna finalmente a casa trova lavoro come pulitrice di piscine, ma si trova però anche ad affrontare ricordi ancora più angosciosi e impegnativi di quelli che ha vissuto mentre era in servizio: una sempre evitata resa dei conti con la sua infanzia per sfuggire ai problemi reali.
Quando il suo camioncino si rompe, incontra James Aucoin (il sempre più sorprendente Brian Tyree Henry – noto per la serie Atlanta e visto di recente in Bullet Train al fianco di Brad Pitt), che lavora in un’autofficina e le offre un passaggio a casa; lentamente i due iniziano a fare affidamento l’una sull’altro per avere compagnia e trovare conforto a vicenda, perché anche James sta reprimendo i traumi del proprio passato.
L’amicizia nascente tra queste due anime danneggiate costituisce il centro e il cuore del film: una storia semplice, “tranquilla” esteriormente ma via via sempre più devastante e che trova acque più calme solo nel venire a patti con sé stessi, con i traumi del proprio passato per iniziare ad essere sinceri e coerenti con se stessi e poter andare avanti.
Il film è insomma un dramma veramente umano, in tutti i sensi, con una trama che parla di angosce e tormenti ma anche di guarigione: emergono nelle scene l’inquietudine e i tormenti interiori che pesano nella vita di Lynsey e James, che mettono la camicia di forza interiore alla loro voglia di vivere. E’ un dramma profondamente intimo espresso tramite una trama semplice ma che ha un grosso impatto sullo spettatore perché mostra, senza fronzoli romantici o battute ad effetto quanto si possa soffrire per poter guarire.
Ma non solo. Causeway esplora anche come un soldato si ritrovi dopo un combattimento a far fronte a quello che ha vissuto, mettendo in rilievo, aa ben guardare, anche come talvolta siano le sofferenze e le incomprensioni delle loro vite a spingerli ad arruolarsi.
Un’interpretazione quella di Jennifer Lawrence (qui nel ruolo anche di produttore del film) molto intensa, e perfetta nelle cadenze ed espressioni, che riporta alla memoria la sua prima importante ruolo nel mondo del cinema, nel 2010, in Winter’s Bone-Un gelido inverno.
Completano il cast Linda Emond (la poco simpatetica madre di Lynsey), Stephen McKinley Henderson (il medico che deve decidere il possibile ritorno di Lynsey al lavoro militare precedente all’incidente) e Jayne Houdyshell (l’infermiera che si prende cura di lei durante la fsae di recupero). La sceneggiatura è invece a cura di Ottessa Moshfegh, Luke Goebel e Elizabeth Sanders.