Summer of Soul (…Or, When the Revolution Could Not Be Televised) è il documentario del momento. Provate a camminare nel centro di Manhattan, da Midtown fino a Battery City Park: troverete pannelli pubblicitari ovunque con la scritta Summer of Soul. Questlove, batterista e membro principale della band The Roots, ha diretto un nuovo documentario sull’Harlem Cultural Festival del 1969.
Attraverso Summer of Soul, il musicista ci fa scoprire le emozioni, i sentimenti, le paure, gli amori e le tante altre intense sinergie che furono provate durante la calda estate del ‘69, piena di scontri ed eventi importanti. Con la sua regia, Questlove ci rende partecipi di una delle più grandi manifestazioni musicali del Novecento, che per mezzo secolo è rimasta blindata in lontani archivi storici.
L’Harlem Cultural Festival fu definito all’epoca il Black Woodstock. In concomitanza con l’epocale festival californiano, l’Harlem Cultural Festival contò più di dieci stelle della musica blues, gospel e soul, fra i quali Gladys Knight, Nina Simone, Stevie Wonder e Mahalia Jackson.
Disponibile su Hulu, Summer of Soul celebra un capitolo americano al quale spesso non viene prestata la dovuta attenzione. Con interviste e interventi di alcuni musicisti, Questlove indaga sulle dinamiche politiche e sociali che la comunità afro-americana ha da sempre subito. È infatti tramite la musica e i suoi generi cosi dolci, caldi e travolgenti che le minoranze nere, latine, ispaniche esprimono la loro gioia e speranza di vivere. È interessante scoprire che nonostante la maggior parte dei sostenitori e partecipanti del festival fossero neri, un gruppo di politici e musicisti bianchi si pronunciarono a favore dell’evento, fra cui l’allora sindaco di New York John Vliet Lindsey (1921-2000).