In occasione della 18ma edizione del festival, Film Society of Lincoln Center e Istituto Luce Cinecittà presentano 16 film che si distinguono per la varietà di generi e autori, dai veterani del grande schermo tra cui Ferzan Ozpetek, Marco Tullio Giordana e Francesca Comencini, alle voci emergenti del panorama cinematografico Italiano. La serata di apertura è inaugurata da Sicilian Ghost Story, secondo lungometraggio di Fabio Grassadonia e Antonio Piazza e vincitore del David di Donatello come Miglior Sceneggiatura Non Originale, una storia che rivede in chiave fiabesca la tragedia del dodicenne figlio del pentito Santino Di Matteo, rapito dalla Mafia nel 1993, e che dopo oltre due anni di prigionia, venne ucciso. Ambientati nella periferia romana sono invece i film degli emergenti Damiano e Fabio D’Innocenzo con La terra dell’abbastanza, una storia che si ispira al genere gangster, e di Roberto De Paolis che debutta con il film drammatico Cuori Puri.

Open Roads ospita anche i lungometraggi narrativi di esordio dei documentaristi Silvia Luzi e Luca Bellino, che portano sul grande schermo il sogno di riscatto sociale di Rosario e Sharon Caroccia, protagonisti de Il Cratere, e la fantastica avventura urbana raccontata dal ventisettenne Fulvio Risuleo in Guarda in alto.

Il cinema del reale, invece, è rappresentato quest’anno da Beautiful Things di Giorgio Ferrero e Federico Biasin, una storia in quattro atti sul tema del consumismo, e i documentari biografici Diva! di Francesco Patierno, che attraverso le voci di Barbora Bobulova e Isabella Ferrari, ricostruisce la vita dell’attrice Valentina Cortese; e La lucida follia di Marco Ferreri, il film di Anselma Dell’Olio sul regista e sceneggiatore Milanese a cui Open Roads dedica una proiezione della nuova versione digitale del film del ‘64, La Donna Scimmia.

Tornano poi, anche quest’anno, gli affezionati del festival Vincenzo Marra (Equilibrium) e Ferzan Ozpetek (Napoli velata) con storie in cui fede e mistero si intrecciano nella Campania dei nostri giorni, e Marco Tullio Giordana con Nome di Donna, un film che invita alla necessaria conversazione sul recente movimento #metoo.

Una protagonista femminile è anche quella scelta da Sergio Castellitto in Fortunata, interpretata da Jasmine Trinca, il cui ruolo le è valso il premio come Migliore Attrice nella sezione Un Certain Regard della scorsa edizione del Festival di Cannes. Paolo Genovese invece si ispira alla serie televisiva Americana The Booth at the End nel thriller The Place, il cui protagonista, interpretato da Valerio Mastandrea, si confronta con una serie di visitatori tra cui riconosciamo Alba Rohrwacher e Rocco Papaleo. Infine Francesca Comencini presenta la commedia sentimentale Amori che non sanno stare al mondo, un adattamento del suo omonimo romanzo.
Per concludere, Open Roads offre omaggio ai fratelli Taviani proiettando il loro ultimo film Rainbow: A Private Affair, e la pellicola vincitrice del Premio della Giuria a Cannes del 1982 La Notte di San Lorenzo.

Open Roads promette una settimana fitta di film e di incontri con registi e attori tra cui Ferzan Ozpetek, Francesco Patierno, Lucia Mascino e Jasmine Trinca, tornando a sorprendere, ancora una volta, non solo per la varietà dei generi e dei temi affrontati, ma anche per il coraggio di dare spazio alle voci emergenti del cinema contemporaneo Italiano. Open Roads: New Italian Cinema ha luogo presso il Walter Reade Theater. Per maggiori informazioni potete visitare il sito della Film Society Lincoln Center.
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