Arriva in Italia il nuovo, atteso film di Ridley Scott, Tutti i soldi del mondo. Dopo le tante polemiche seguite alla decisione di sostituire, a riprese terminate e già in vista dell’uscita, uno degli attori principali, quel Kevin Spacey coinvolto in casi di presunte molestie sessuali. Spacey interpretava Paul Getty, il vecchio petroliere miliardario che nel 1973 negò alla famiglia i soldi (inizialmente 17 milioni di dollari) per il pagamento del riscatto del nipote Paul jr. rapito in Italia, dove viveva con la madre, da una banda calabrese.
Al posto di Spacey, in fretta e furia ma con risultati stupefacenti, l’anziano Christopher Plummer (88 anni), perfetto nel ruolo dell’avaro e spietato magnate americano scomparso a Londra tre anni dopo il sequestro del nipote.
In Italia e nel mondo la vicenda Getty ebbe una grande eco, sia per l’importanza del sequestrato sia per la decisione del nonno di non pagare, ma anche per la spietata azione dei sequestratori che decisero per sollecitare il pagamento di tagliare l’orecchio destro del giovane Paul, spedendolo in una busta alla famiglia tramite la redazione di un famoso giornale italiano.
Il film di Scott, malgrado le molte scene rigirate in una sola settimana con Plummer siano del tutto omogenee al resto del materiale, manca di appeal sia nei personaggi sia nella crescita della storia. La ricostruzione dell’Italia di quegli anni è buona negli aspetti scenografici e dei costumi meno in quella delle abitudini e dei personaggi, sempre, come spesso accade, troppo legati a degli stereotipi che, a quanto pare, sono sempre difficili da cancellare.
Uscito negli States il 25 dicembre scorso, dal 4 gennaio è nelle sale italiane distribuito da Lucky Red.