È ancora assolutamente estate a New York. Per consuetudine lo è fino al Labor Day, l’ultimo lungo weekend di vacanza, ma in pratica capita che lo sia fino a ottobre inoltrato, in cui le giornate possono essere ancora calde e i parchi della città ancora molto frequentati.
Per i newyorchesi l’estate in città è fatta di eventi, concerti e spettacoli all’aperto, e più che mai outdoor screening, proiezioni cinematografiche, rigorosamente gratuite, in parchi e giardini, da Central Park a Bryant Park, da Socrates Sculptures Park Dumbo fino ai piccoli ma numerosi parchi di quartiere, ai giardini di scuole e centri ricreativi, che si affollano di cinefili, una sera dopo l’altra, fino alle tiepide serate autunnali. Ma se agli eventi estivi partecipano anche molti turisti, ora, in settembre, restano i newyorchesi a darsi appuntamento davanti ai mega schermi montati ancora in qualche parco e giardino, in una tradizione che va indietro nel tempo e non si è mai interrotta.
Il cinema all’aperto è stato anche in Italia popolarissimo: da nord a sud, il paese d’estate si punteggiava di arene estive, proiezioni fatte in piazza, nei parchi, sulle spiagge, nei cortili delle chiese e magari anche improvvisate contro il primo muro disponibile. Non era solo l’Italia bella degli anni Cinquanta e Sessanta che ci ricordiamo o ci immaginiamo con nostalgia, quell’Italia impressa sulla piccola da Nuovo Cinema Paradiso, ma anche un’Italia più recente, in cui arene e proiezioni all’aperto hanno resistito e resistono ancora ai brutali (cinematograficamente parlando) anni Duemila, ma sono sempre meno frequenti, forse per la stessa ragione per cui la gente il cinema lo guarda nella TV di casa e non si ritrova più in una sala o meglio ancora in una piazza, magari portandosi dietro la sedia da casa, in quegli spazi all’aperto in cui davanti al grande schermo si può mangiare, bere qualcosa, fumare e chiacchierare. Mi viene da pensare che era anche questa una forma di libertà.
Tornando a New York, qui questa tradizione del cinema all’aperto è rimasta ben salda, di proiezioni ogni estate ce ne sono a centinaia, ovunque, in ogni angolo dei cinque borough. Dal cinema commerciale a quello d’essai, dagli screening organizzati dal Comune e dalle istituzioni culturali nei parchi cittadini o addirittura sui tetti, a quelli organizzati da bar e locali che si ritrovano ad avere un ampio cortile: magari lo schermo qui è più piccolo ma l’atmosfera rimane la stessa, meno spettacolare sicuramente ma con quel qualcosa di spensierato, vacanziero, informale, che la sala cinematografica naturalmente non può offrire. Ovviamente a New York niente alcolici agli outdoor screening (ma si può imbrogliare), niente fumo (qui si può imbrogliare di meno), però si può mangiare in abbondanza, come sempre e ovunque a New York, quindi le proiezioni sono spesso accompagnate da profumini di curry, hotdog e vaniglia.
Guardare insieme a migliaia di persone Raging Bull (Toro scatenato) proiettato su un enorme schermo montato in mezzo a uno dei grandi prati di Central Park, o Grease seduti sulla spiaggia davanti al Luna Park di Coney Island, o The Big Chill (Il grande freddo) belli comodi sull’erba di Bryant Park in mezzo alle luci dei grattacieli di Midtown, direi che queste non sono solo visioni cinematografiche ma esperienze, difficile riportare qui la sensazione per raccontarla a chi a queste proiezioni non c’è mai stato. Quindi andateci, se vivete qui o anche se venite in vacanza a New York tra giugno e settembre, scegliete un film che vi piace, o anzi scegliete un parco che vi piace, una spiaggia in cui prima magari andate a prendere il sole, o un cortile che vi sia di strada, vicino a casa o al lavoro o un museo che avete appena visitato, qualunque posto proietti un film, e durante l’estate ce ne sono quasi ogni giorno. E ce sono anche adesso, ed è un bel modo non tanto di concludere l’estate quanto piuttosto di cominciare l’autunno, che a New York è forse la stagione più bella.
I parchi della città ospitano ancora numerose proiezioni all’aperto, così come lo fanno community garden e campi sportivi, dal Bronx a Staten Island – è interessante vedere dal programma delle proiezioni organizzate in collaborazione con il New York City Department of Parks and Recreation come a Manhattan ce ne siano pochine, sarà perché qui il lavoro ricomincia prima, e di turisti a settembre ce ne sono di meno. Ma se cercate bene, online o sui giornali della città, bar e associazioni varie organizzano ancora proiezioni all’aperto fino a ottobre inoltrato.
Le sere di settembre sono ancora tiepide e in questi outdoor screening di fine estate l’atmosfera è più intima e raccolta, le proiezioni sono più che mai proiezioni di quartiere, quasi ad accompagnare adulti e bambini al ritorno a scuola e al lavoro, offrendo ancora, nelle serate d’autunno, qualche momento d’estate.