Tra una settimana esatta, il 16 dicembre, torna in sala un nuovo atteso appuntamento con la saga di Star Wars, il settimo episodio, Il risveglio della forza. Fresca fresca la notizia dell’approvazione di sua maestà George Lucas, che quasi estraneo alla produzione ha visto recentemente il film in anteprima dando il suo consenso. Da mesi se ne parla, e in tutti i campi si stanno sbizzarrendo, dai noti marchi di svariati brand (niente di meglio a ridosso del Natale) fino ai gadget artistici, passando per eventi/raduni, senza dimenticare canali tv in attesa di maratone dedicate e alla pubblicità che non ci dà tregua. Ma niente che ai fan della saga possa dare fastidio, anzi. L’eccitazione sale e la data finalmente si avvicina. E allora facciamo un attimo il punto: dove eravamo rimasti?
Il risveglio della forza, primo film di una nuova trilogia di sequel della saga Star Wars che verranno prodotti da qui al 2019, è ambientato 30 anni dopo i fatti de Il ritorno dello Jedi, terzo episodio prodotto in ordine cronologico e conclusivo della prima trilogia: Palpatin è stato sconfitto grazie all’intervento di Darth Vader, che lo ha ucciso per salvare il figlio Luke, fermamente convinto a non voler cedere al lato oscuro della forza; con questo gesto verso il figlio, abbandona il lato oscuro e torna ad essere Anakin. La Morte Nera è ormai esplosa e Luke e Leila si riuniscono insieme ai propri amici e compagni di battaglia. Anche il tema amoroso ha un risvolto positivo, infatti Leila confessa a Ian Solo che lei e Luke sono fratello e sorella.
Grande novità del nuovo Star Wars è l’entrata nel cast di nuovi personaggi, ma rivedremo anche gli stessi interpreti a distanza di decenni nei propri ruoli storici. Harrison Ford torna ad essere il belloccio con lo spirito da canaglia Ian Solo, inseparabile compagno di Chewbecca, Mark Hamill è di nuovo Luke Skywalker e Carrie Fisher la principessa Leila (anche se il regista J.J. Abrams ha dichiarato che nel film verrà chiamata così solo una volta preferendo ora l’appellativo di Generale, ma chi la chiamerà principessa è ancora top secret – forse Ian Solo?).
E già si parla di una possibile candidatura agli Oscar 2016 nella categoria degli effetti visivi, nonostante il film ancora non sia uscito nelle sale americane, e lo sarà solo dopo il debutto italiano. Il risveglio della forza è infatti rientrato tra i 20 film della shortlist pre-nomination sulla base di un reel di pochi minuti. E se davvero nella realizzazione sono state seguite le orme dei primi tre film, riproducendo tutto il più realisticamente e con meno computer grafica possibile, ci auguriamo che Il risveglio della forza possa rientrare nella cinquina finale e vincere la statuetta di questa categoria tecnica, come già successo nel 1978, 1981 e 1984 per i precedenti episodi.
Per statistiche, premi, curiosità e incassi rimandiamo all’infografica a lato, ma non possiamo concludere senza ricordare una celebre scena, rimasta indimenticabile nella memoria degli spettatori. È naturalmente la battuta tratta da L’impero colpisce ancora, entrata a pieno titolo nella storia del cinema. Forse è prevedibile citarla come una delle scene più scioccanti della saga, ma in questa c’è una delle battute più imprevedibili e impreviste mai pronunciate sul grande schermo: “No, sono tuo padre!”, detta a Luke da Darth Vader a seguito di un avvincente duello a colpi di spade laser e un arto tagliato. Un momento che è solo l’apice di una moltitudine di altri da brividi che pervadono ogni episodio (il primo respiro di Darth Vader da dietro la maschera, imprigionato nel suo nuovo corpo ricostruito; il corpo di Ian Solo ghiacciato nella grafite, visione preceduta dal suo “Lo so” in risposta al “Ti amo” di Leila; le sentenze filosofiche di Joda espresse nella sua particolare sintassi; la marcia imperiale; Darth Vader che ritrova la sua umanità proteggendo Luke).
La Galassia lontana lontana non è mai stata così vicina.
>>Guarda il trailer de Il risveglio della forza:
Discussion about this post