Founded by Stefano Vaccara

Subscribe for only $6/Year
  • Login
  • Register

Editor in Chief: Giampaolo Pioli

VNY La Voce di New York

The First Italian English Digital Daily in the US

English Editor: Grace Russo Bullaro

  • Home
  • New York
  • Onu
  • News
  • People
  • Arts
  • Lifestyles
  • Food & Wine
  • Travel
  • Sport
  • English Edition
No Result
View All Result
VNY
  • Home
  • New York
  • Onu
  • News
  • People
  • Arts
  • Lifestyles
  • Food & Wine
  • Travel
  • Sport
  • English Edition
No Result
View All Result
VNY La Voce di New York
No Result
View All Result
in
Spettacolo
August 12, 2013
in
Spettacolo
August 12, 2013
0

Colonialismo: una pagina di storia rimossa

Valter VecelliobyValter Vecellio
Time: 3 mins read

Locarno (Svizzera Canton Ticino). Piazzale Loreto, Milano. Non c'è bisogno di dire altro. E' a piazzale Loreto che una notte di primavera del 1945 vengono scaricati i corpi di Benito Mussolini, Claretta Petacci e di altri gerarchi di quello che era il regime fascista. Morti, uccisi ancora oggi si favoleggia in modi diversi dalle numerose versioni ufficiali, di sicuro si fa scempio dei loro corpi. E' l'assurdo risarcimento per la sorte toccata in quello stesso luogo, a quindici antifascisti; è il modo per restituire, "occhio per occhio, piaga per piaga", anni di morte, dolore, persecuzioni e sofferenze. E' sopratutto il modo con cui un paese e un popolo si illudono di fare i conti con se stesso (ma in realtà li rimuovono), con quello che fu e perchè, un modo per nettarsi una coscienza che ben altri lavaggi e pulizie avrebbe richiesto. Quell'oscena esibizione di corpi strapperà al leader del PSI Pietro Nenni un commento sincero, espresso in dialetto: "Pouvrett!", "Poveretto!", sincera manifestazione di dolore e rammarico per la fine che aveva fatto un antico compagno di fede (Mussolini in gioventù era stato socialista, come Nenni, dopo l'iniziale esordio politico nei repubblicani).

Perchè questo preambolo? Perchè tra i mille film che la 66esima rassegna del Festival internazionale del cinema di questa città offre, ci si imbatte in una pellicola "Pays barbare" di Yervant Gianikian e Angela Ricci Lucchi, che ci riguarda molto da vicino.

"Pays barbare" parte proprio da quella giornata, da quel 29 aprile e da quel mare di popolo accorso ad assistere allo spettacolo dello scempio del corpo del duce. Sono minuti di agghiacciante limpidezza, e da lì un ripiegarsi, un progressivo salto agli anni precedenti, e si dipana il racconto del ventennio mussoliniano, ma filtrato nella prospettiva coloniale; ed è così che ci troviamo inchiodati a riflettere sul passato con l'occhio puntato sul presente.

Quando si parla di documentari "epici", automatico è il richiamo al grande fotografo e cineasta Luca Fortunato Comerio, l'operatore cantore della Grande Guerra, ma non solo. Opere come "L'occupazione italiana dell'Egeo. Un raid di 12 giorni intorno all'isola", o "La gloriosa battaglia delle due palme. Bengasi 12 marzo" sono opere schiettamente propagandistiche e dichiaratamente fasulle, per quel che riguarda i contenuti, ma stilisticamente ineccepibili ed eccellenti per quel che riguarda la tecnica; "Pays barbare" non è a quel livello, si pone in un'altra ottica. E' privo della potenza visiva di Comerio, e non ha neppure la bruciante violenza dei film d'archivio di guerra. Piuttosto sono frammenti di "diario" visivo, con tutte le ingenuità che si possono concedere a chi realizza un filmino per uso privato; ma si tratta egualmente – anzi, proprio per questo – di documenti importanti, perchè "catturano" immagini, pose, situazioni di paesi "barbari" che si volevano "educare", civilizzare. Così ecco uomini e mezzi ritratti in pose celebrative e "vittoriose", donne africane denudate perchè son donne, ma al tempo stesso sono oggetto di possesso senza volontà, e militari barbuti che simbolicamente insaponano loro la testa…Bisogna far attenzione alle didascalie: ricorrono termini come "barbaro", "primitivo", "razziatore", "bigamia". Tra i vari spezzoni che compongono il film una quantità di sequenze relative alla conquista dell'Etiopia, facendo uso di ogni tipo di mezzi a disposizione, giustificati con la didascalia: "Per questo paese primitivo e barbaro l'ora della civiltà è ormai scoccata!".

A commento delle scene, la voce di Gianikian, un "racconto" spezzato dalle ballate di Giovanna Marini, a scandire tempi e temi: pensatori celebri e anonime testimonianze dell'epoca, così da comporre un tessuto che accompagna la visione fino all'appello vibrante sul nero pronunciato da Angela Ricci-Lucchi.

"Ci siamo chinati", dicono Gianikian e Ricci-Lucchi, "su materiali riguardanti l'Etiopia coloniale italiana scovati in un archivio cinematografico privato. Abbiamo frugato tra i fotogrammi del colonialismo, studiandoli con una lente d'ingrandimento e trascrivendo le didascalie. I materiali dovevano essere visti tra le pareti domestiche, in silenzio. In questi brani cinematografici si possono notare, guardandoli a mano, senza un proiettore, i segni di chi aveva posseduto i film, le parti sulle quali è più volte ritornato. Una doppia lettura, la nostra, quella delle immagini e il modo in cui erano state consumate".

Ed è bene che questi filmati siano emersi dagli archivi, siano stati recuperati; meglio ancora sarebbe se venissero proiettati nelle scuole. Mostrano una realtà spiacevole e irritante, a volte. Ma fanno parte della nostra storia, di quello che siamo stati capaci di fare. Ignorarlo, non farne nostra memoria e consapevolezza, significa solo consentire che quello che fu possa tornare a essere.      
 

Share on FacebookShare on Twitter
Valter Vecellio

Valter Vecellio

Nato a Tripoli di Libia, di cui ho vago ricordo e nessun rimpianto, da sempre ho voluto cercare storie e sono stato fortunato: da quarant'anni mi pagano per incontrare persone, ascoltarle, raccontare quello che vedo e imparo. Doppiamente fortunato: in Rai (sono vice-caporedattore Tg2) e sui giornali, ho sempre detto e scritto quello che volevo dire e scrivere. Di molte cose sono orgoglioso: l'amicizia con Leonardo Sciascia, l'esser radicale da quando avevo i calzoni corti e aver qualche merito nella conquista di molti diritti civili; di amare il cinema al punto da sorbirmi indigeribili "polpettoni"; delle mie collezioni di fumetti; di aver diretto il settimanale satirico Il Male e per questo esser finito in galera... Avrò scritto diecimila articoli, una decina di libri, un migliaio di servizi TV. Non ne rinnego nessuno e ancora non mi sono stancato. Ve l'ho detto: sono fortunato.

DELLO STESSO AUTORE

Fancy Clothing, Perfume and Sex Pills: Inside Matteo Messina Denaro’s Hideout

I piaceri di Matteo Messina Denaro: tutti i vizi del boss

byValter Vecellio
Chi è Matteo Messina Denaro: l’ultimo dei grandi stragisti di Cosa Nostra

Chi è Matteo Messina Denaro: l’ultimo dei grandi stragisti di Cosa Nostra

byValter Vecellio

A PROPOSITO DI...

Previous Post

Gli Stati Uniti importano sempre più Italia

Next Post

Il tour del Caudillo

Discussion about this post

DELLO STESSO AUTORE

Caso Orlandi, Pm Vaticano avvia nuove indagini

Perché proprio ora si riparla di Emanuela Orlandi?

byValter Vecellio
L’incubo delle Poste Italiane

Storia di un libro spedito ad amici in Svizzera e negli USA

byValter Vecellio

Latest News

Ue-20: inflazione in calo all’8,5% a gennaio

Ue-20: inflazione in calo all’8,5% a gennaio

byAnsa
Andrea Riseborough resta candidata Oscar come migliore attrice

Andrea Riseborough resta candidata Oscar come migliore attrice

byAnsa

New York

Biden a New York: dalla Casa Bianca quasi $300 milioni per un tunnel sotto l’Hudson

Biden a New York: dalla Casa Bianca quasi $300 milioni per un tunnel sotto l’Hudson

byMassimo Jaus
Allarme ludopatia a New York: colpiti soprattutto gli adolescenti

Allarme ludopatia a New York: colpiti soprattutto gli adolescenti

byLa Voce di New York

Italiany

La crisi dell’istruzione nel mondo: 2/3 dei bambini non capiscono cosa leggono

Master Fondazione Italia-Usa: altre 200 borse di studio “Next Generation”

byLa Voce di New York
World Pasta Day: negli USA sempre più Made in Italy grazie all’ICE

World Pasta Day: negli USA sempre più Made in Italy grazie all’ICE

byNicola Corradi
Next Post
Un volantino della protesta contro il Muos e contro Obama

Sicilia messa in Crocetta, Obama salvaci tu!

La Voce di New York

President: Giampaolo Pioli   |   Editor in Chief: Stefano Vaccara   |   English Editor: Grace Russo Bullaro

  • New York
    • Eventi
  • Onu
  • News
    • Primo Piano
    • Politica
    • Voto Estero
    • Economia
    • First Amendment
  • People
    • Expat
  • Arts
    • Arte e Design
    • Spettacolo
    • Musica
    • Libri
    • Lingua Italiana
  • Lifestyles
    • Fashion
    • Scienza e Salute
    • Sport
    • Religioni
  • Food & Wine
  • Travel
    • Italia
  • Mediterraneo
  • English
  • Search/Archive
  • About us
    • Editorial Staff
    • President
    • Administration
    • Advertising

VNY Media La Voce di New York © 2016 - 2022
Main Office: 230 Park Avenue, 21floor, New York, NY 10169 | Editorial Office/Redazione: UN Secretariat Building, International Press Corps S-301, New York, NY 10017

No Result
View All Result
  • Home
  • New York
  • Onu
  • News
    • Elezioni 2022
    • Primo Piano
    • Politica
    • Economia
    • First Amendment
  • Arts
    • Speciale Venezia
    • Arte e Design
    • Spettacolo
    • Musica
    • Libri
  • Lifestyles
    • Fashion
    • Scienza e Salute
    • Sport
    • Religioni
  • Food & Wine
    • Cucina Italiana
  • Travel
    • Italia
  • English
    • Arts
    • Business
    • Entertainment
    • Food & Wine
    • Letters
    • Lifestyles
    • Mediterranean
    • New York
    • News
  • Subscribe for only $6/Year

© 2016/2022 VNY Media La Voce di New York

Welcome Back!

Login to your account below

Forgotten Password? Sign Up

Create New Account!

Fill the forms bellow to register

All fields are required. Log In
By clicking on "Create my account" or by registering, you accept the and the .

Retrieve your password

Please enter your username or email address to reset your password.

Log In
Are you sure want to unlock this post?
Unlock left : 0
Are you sure want to cancel subscription?