Sembra ieri, ma è già passato un quarto di secolo dalla fondazione Myspace, piattaforma in grado di creare network, relazioni e autentiche rampe di lancio per artisti emergenti da ogni parte del globo. Poi è arrivato Soundcloud che si è addirittura guadagnato un genere il soundcloud rap o mumble rap, di cui vi abbiamo spesso parlato in queste pagine, presentandovi meteore del genere, drammaticamente scomparse, come Lil Peep o XXXTentacion.
I tempi corrono e mentre Soundcloud resiste e ancora oggi porta alla ribalta personaggi come Sheck Wes, Ski Mask The Slump God o Juice WRLD, si sono sviluppati nuovi canali come trampolino verso il successo online e offline di nuovi fenomeni a stelle e strisce, non solo nel mondo hip hop o prettamente trap.
Dopo il precoce fallimento di Vine, la piattaforma creata da Twitter per lasciare spazio a contenuti rapidi e improvvisati di pochi secondi, sia Snapchat che Instagram con Facebook hanno cercato di colmare questo vuoto, riuscendoci ma finendo inevitabilmente per diventare contenitori di qualsiasi cosa. Poi sono arrivati Dusmash e soprattutto TikTok che assorbendo musical.ly è riuscita a orientare su una direzione più musicale e performativa i suoi utenti, finendo comunque per diventare un contenitore di meme e parodie. In questi mesi sembra farsi sempre più largo Triller, esplosa grazie ai suoi video di 15 secondi che grazie a tool di edit intuitivi e immediati per playback e ballerini, crea contenuti di alta qualità e potenzialmente virali. Già usata comunemente da giganti del genere come Lil Uzi Vert e Chance The Rapper, che ha pubblicato in anteprima Groceries,” in un video su Triller, poi rilanciato su Instagram e Twitter, sta diventando una delle piattaforme più monitorate da scout e A&R di etichette indipendenti e major.
In questo mondo fatto di giovanissimi talenti in erba si fa strada uno dei fenomeni più chiacchierati del momento, $not che ha appena pubblicato il nuovo video di Megan, traccia che in un mese ha guadagnato milioni di streaming sulle varie piattaforme.
Di $not, come spesso accade, si sa poco e nulla: ventiquattrenne, nato a New York, dov’è ambientato peraltro l’ultimo video, ma all’età di sette anni si trasferisce con i suoi nel sud della Florida, a Lake Worth, dalle parti di West Palm Beach.
La sua scoperta del mondo hip hop avviene, come spesso accade, molto prematuramente tra classici e contemporanei, da Lil Wayne a Tyler The Creator. E altrettanto prematuramente $not, che non è altro che il suo nickname poi scelto come nome d’arte, inizia a rappare su basi molto sperimentali benché amatoriali, registrando tracce con uno spartano microfono USB da laptop. Le sue influenze svariano dalla West Coast alla scena underground Memphis e i riscontri su Soundcloud sono molto positivi, fin dai primi esperimenti. Molto affine per andatura e ritmiche alla scena mumble rap, $not si distingue per un mood meno negativo che il suo primo producer vero e proprio, Marty Avy, definisce ASMR rap, con un parallelismo con il trend youtube della musica chili out e rilassante che ha preso piede negli ultimi cinque anni. $not è la risposta da “presa bene” ai cattivi pensieri di suoi coetanei esplosi negli anni Dieci, ma nelle sonorità siamo sempre dalle parti dell’emo-rap.
La svolta arriva quando la nostra antica scommessa Billie Eilish, oggi assurta a star planetaria, fa un video mentre ascolta una sua traccia, Gosha. La stessa cosa avviene a distanza ravvicinata con un altro big come Chief Keef. Il resto lo fa il passaparola inconsulto del web e delle nuove piattaforme di creator, su tutte appunto TikTok e Triller dove migliaia di giovani riprendono e rilanciano i primi singoli del misterioso $not che come unico tratto distintivo, oltre al suo timbro nasale, ha delle foto incappucciato in felpa che lo trasformano in un meme e un fenomeno da emulare. Kill Me Bitch, Xanax Files, North Face, Billy Boy e poi ancora Beretta, con il suo omologo del Bronx Wifisfuneral e Vision, accompagnato dall’amico di Lil Peep, Lil Tracy, conquistano milioni di ascoltatori tra 2018 e 2019 e l’hype non può che crescere.
All’hype contribuisce l’inclusione della hit Gosha e di Excuse Me , nella celebratissimo teen drama di HBO simbolo della generazione Z, Euphoria, co-prodotta da Drake, Future the Prince, Ravi Nandan e Kevin Turen. La seconda sarà accompagna da un videoclip da uno dei registi più illuminati e ispirati degli ultimi anni, Omar Jones.
$not come suo primo obiettivo, dichiara, di avere quello di finire gli studi, ma, ne siamo certi c’è qualcosa che lo porterà molto più lontano nel mondo della musica. E i rumour su un pre-contratto discografico della prestigiosa 300 Entertainment, non possono che confermare le speranze sul futuro dell’enigmatico emo-rapper incappucciato della South Florida.
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