In un’epoca dove soprattutto nel mondo hip hop l’immagine è tutto, o almeno inizialmente, una delle componenti fondamentali del successo, anche celarla può contribuire ad accrescere l’hype.
Il caso di Leikeli47 però è molto più complesso e sembra piuttosto l’onda lunga post-Daft Punk di un decennio, quello scorso, dove soprattutto in ambito elettronico presentarsi mascherati o camuffati sembrava davvero funzionare. Non a caso i primi ad accorgersi di lei e a restare stupefatti dall’energia e dalla potenza del flow di Leikeli sono stati due guru delle hit da classifica di inizio anni Dieci, Diplo e Skrillex, che tre anni fa hanno deciso di farla esordire come ospite in un party di capodanno in grande stile, al Madison Square Garden, dove i due erano headliner nel progetto collaborativo Jack Ü. Tutto torna insomma, anche perché Leikeli è nata e cresciuta a Brooklyn, nella Bedford-Styuyvesant di The Notorious B.I.G., Big Daddy Kane e Jay Z che negli ultimi anni è tornata a sfornare talenti cristallini dell’hip hop come non accadeva dai tempi, si pensi a Joey Badass, LE1F, Cakes Da Killa, Desiigner, che vi abbiamo fatto conoscere in questa rubrica.
Prima di Diplo e affiliati, a dire il vero, è stato Jay Z, la personificazione dell'”american dream”, emerso dal degrado di un project di Bed Stuy, ad accorgersi del talento dei Leikeli nel 2012 all’epoca del suo primo travolgente singolo Miss America, che ne anticipa il mixtape d’esordio, LK-47. Inizialmente, oltre a non dare informazioni biografiche o anagrafiche (nessuno conosce il suo vero nome e la sua vera età), Leikeli, oltre a presentarsi in pubblico sempre in passamontagna (più o meno trendy, in base alle occasioni), non rilascia interviste e ciò in parte contribuisce a stuzzicare la curiosità di magazine, addetti ai lavori. Si sa che entrambi i suoi genitori sono morti quando lei era molto piccola e che per questa ragione si trova a essere affidata per brevi periodi da famiglie di ogni natura, tra un project e l’altro del suo quartiere. Per forza di cose la sua adolescenza è molto solitaria e malinconica, ma è proprio grazie al rap e al beatmaking che riesce a emergere e a trovare lo slancio per farsi strada in una realtà, quella dell’hip hop newyorchese, che detesta nei suoi stereotipi e nel suo senso identitario ormai vuoto, ma in cui è costretta a muoversi.
Così nel 2014 il marito di Beyoncé co-distribuisce Fuck The Summer Up, esplosivo singolo che accompagna il secondo mixtape LK-47 pt.II, che nel titolo gioca ancora una volta con il nome tecnico del kalashnikov. Ima anche di diversi scout del mondo fashion newyorchese che la invitano in eventi e showcase dove più che il suo volto mascherato è la sua voce, graffiante e old school a colpire gli appassionati del genere. Appassionata di Michael Jackson e Missy Elliott, n molti la accostano inevitabilmente a M.I.A. e a una delle artiste più controverse e popolari della New York del nuovo secolo, Azealia Banks. Colpisce anche il gusto nelle intuizioni che usa in campioni e basi anche perché lì produce i suoi brani oltre a fare da MC, raccontando le classiche storie di strada che hanno per protagonisti personaggi comuni e meno comuni delle strade della sua Brooklyn.
Nel 2016 il suo nome raggiunge nuovi ignari e potenziali appassionati nel mondo LGBT e femminista grazie al brano Straight Outta Vagina delle Pussy Riot che per l’occasione ospitano Leikeli47 e Desi Mo, con la supervisione di Dave Sitek dei Tv On The Radio.
Il colosso RCA, convinto da Jay Z, distribuisce nel 2017 il primo LP di Leikeli, Wash & Set, non ancora completamente a fuoco, ma che segna evidenti passi avanti dal punto di vista compositivo.
Lei ha in mente una trilogia e il secondo capitolo arriva appena un anno dopo. Acrylic è il tributo agli odori di saloni estetici e negozi di cosmetici dove si è spesso trovata a lavorare per sbarcare il lunario e a quegli odori tipici dei negozietti del cuore di Brooklyn. L’album contiene ben diciannove tracce – tra cui Girl Blunt inclusa nella serie Insecure di HBO – dove Leikeli sputa il veleno tra momenti tradizionalmente hip hop, deviazioni trap, colpi di testa dance hall, R&B e molto altro.
In attesa del terzo album Shape Up, che vedrà la luce il prossimo anno, arriva ancora una volta da New York una voce che fa inevitabilmente da megafono all’America giovane e contaminata che vuole rialzare la testa dopo lo shock delle ultime presidenziali.
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