A vederlo sembra venuto fuori da quelle riprese d’annata della Detroit di metà anni Ottanta dei vari Juan Atkins, Kevin Saunderson e Derrick May, personaggi di culto che diedero una svolta elettronica alla tradizione musicale di Detroit rendendola l’epicentro dell’house americana. In realtà Channel Tres è nato un decennio dopo in un’area geograficamente e musicalmente assai distante dalla “motor city”. Il ventiseienne Sheldon Young, suo nome di battesimo è nato e cresciuto con la madre e la nonna a Lynwood, a pochi minuti da Compton, la città che negli anni della Detroit House stava diventando il centro d’origine del gangsta rap, grazie a Eazy-E e al suo N.W.A. del celebre album manifesto del 1988 Straight Outta Compton, che ha ispirato l’omonimo lungometraggio del 2015 di Felix Gary Gray.
Quella di Channel Tres è una storia di ricerca e trasformazioni. Inizialmente ascolta un po’ tutto dal funk all’hardcore e sfrutta la sua voce fredda e baritonale per scrivere senza fortuna dei brani da solista tra rap e cantautorato, ma presto, come tanti giovani dj californiani, si rassegna a un futuro forzato nell’house/EDM che regna incontrastata nei dancefloor americani contemporanei.
La svolta per fortuna arriva un po’ per caso, grazie a una chiacchierata con suo zio che gli parla con entusiasmo di un dj set dalle parti di Chicago. In questa chiacchierata decisiva Sheldon scopre che le origini di suo padre defunto risalgono alla capitale dell’Illinois e non a Kansas City, come credeva fin da piccolo. Così la missione di Sheldon diventa quella di ricostruire in poco tempo la sua lacunosa cultura musicale rispetto alla tradizione elettronica di Chicago, altro epicentro dell’house americana degli anni Ottanta. In poco tempo riesce con successo a recuperare il tempo perduto, appassionandosi inevitabilmente anche al movimento house di Detroit e alle produzioni di Moodyman che lo lasciano letteralmente a bocca aperta. Come racconta è proprio la passione per uno dei maestri del genere a spingerlo verso nuovi orizzonti. Negli stessi mesi l’uscita del brano house di Drake, il tormentone Passionfruit che contiene un campione vocale di Moodymann, lo convince deinitivamente a prendere un’altra strada.
Da vecchio appassionato di James Brown e George Clinton, Sheldon decide di reinventarsi e dare vita al progetto Channel Tres e di mettere online i suoi primi esprimenti. Il suo talento fa rizzare subito le antenne a Nick Sylvester, co-fondatore e producer di GODMODE, label che vi abbiamo presentato parlandovi di Shamir e Yaeji.
Il risultato è una miscela esplosiva di incalzanti tracce deep house esaltate dal retrogusto rap molto West Coast delle parti vocali di Sheldon. Per farsi un’idea basta ascoltare Controller, traccia d’apertura e singolo apripista del suo EP pubblicato ad agosto da GODMODE che ha colpito al cuore addirittura Elton John che ha selezionato la traccia in una playlist realizzata per BBC per farsi un’idea. Il video del primo singolo è girato da Goodwin che ha diretto Tuesday, altro singolone firmato da Makonnen e Drake, il resto del disco convince subito critica specializzata e un pubblico eterogeneo quanto la proposta musicale di Channel Tres: provate a immaginare Theo Parrish che remixa una produzione di Dr. Dre o a Moodyman che ripercorre l’epopea del N.W.A, lungo un sottile e imprevedibile filo rosso tra g-funk e deep house.
Anche nel decennio dell’EDM, insomma, le vie dell’house sono infinite.
Segui Channel Tres su Facebook, Twitter , e Instagram.
Ascoltalo su Spotify