Mentre la Fashion Week guarda oltre oceano, a Londra, le sfilate di New York sono giunte al termine. Dal 6 all’11 settembre, la settimana è stata decisamente atipica, tra presentazioni allestite in luoghi insoliti, vedi Collina Strada in un cimitero e Tom Hilfiger su un traghetto in disuso. Non solo: in città si sono avvistate più celebrity del solito, sembra per i mega-party post-sfilate, in questa edizione a bizzeffe.
I momenti da ricordare sono molteplici, dunque. A partire dalla marcia che, alle 9 di mattina del primo giorno, ha visto stilisti e addetti ai lavori capitanati dall’editor di Vogue Anna Wintour sfilare per le strade di Manhattan. Dalla 34esima Strada fino a Bryant Park sulla 42esima, al grido di “Vote”, i dimostranti hanno esortato tutti a recarsi alle urne per l’elezione presidenziale del prossimo novembre, registrandosi nelle apposite liste. A sorpresa, sulla piazza del raduno finale è apparsa anche la First Lady Jill Biden, che ha tenuto un accorato discorso per centinaia di presenti.
Anna Wintour kicks off fashion week with a march featuring Jill Biden. Yes: Anna marched and cheered and yes: she said she would give Doug Emhoff a Vogue cover if Kamala wins https://t.co/ga1ALqRqdv pic.twitter.com/9WW5IMCh1Q
— Rachel Tashjian Wise (@theprophetpizza) September 7, 2024
Poi, in serata, la moglie del presidente degli Stati Uniti ha partecipato alla New York Fashion Week. Andiamo per ordine. Ralph Lauren, il primo stilista in calendario, in realtà fuori lista in anticipo su tutti, ha accolto gli ospiti in casa propria. Come già successo la scorsa stagione (quando ha presentato la collezione invernale nel suo studio di Manhattan), per la SS25 ha allestito la passerella nel suo ranch degli Hamptons, a Long Island. Tra gli invitati, trasportati dalla città in pullmini e macchine a noleggio, anche Jill Biden, da sempre fan dell’american style del designer newyorkese.
Mahmood, cantante nostrano, è apparso sulla passerella di “América”, la collezione SS25 di Willy Chavarrìa. Show allestito nella storica sede di J.P. Morgan, che si affaccia direttamente sul New York Stock Exchange a Wall Street. L’accostamento, oltre allo sfondo iconico, voleva essere un’affermazione socio-politica.
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Off-White al Brooklyn Bridge Park ha fatto il suo debutto a New York. Al Pier 2, la collezione “Duty-Free” ha collegato “le radici africane con i sogni americani”: l’identità autobiografica di Ib Kamara, il nuovo creative director del brand.
Area ha festeggiato il decimo anniversario siglando una partnership con la piattaforma di incontri Tinder, per promuovere “Bans Off Our Bodies”, la campagna per il diritto all’aborto. Se da un lato il messaggio è attuale e tocca tutti da vicino, dall’altro la moda ha fatto decisamente da padrona. Due esempi: abiti couture scultura creati da migliaia di strati di ritagli a forma di mani e micro-shorts impreziositi con l’ottone.
Alaia è ritornato a New York, dopo lo show del 1982, per svelare la collezione della prossima primavera all’interno del Guggenheim Museum. La passerella, neanche a dirlo, un’infinita, originale rampa a spirale. Per un tale evento si è disturbata anche Rihanna, che frequenta di rado la NYFW.
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Chi, se non Collina Strada, avrebbe potuto scegliere un cimitero come passerella per la sua collezione? L’eccentrica stilista Hillary Taymour ha colto l’opportunità per esortare tutti a rimanere con i piedi per terra. “Nel fervore di questo anno elettorale, mi sono ritrovata a desiderare di riconnettermi all’essenziale”, ha dichiarato la designer nel comunicato stampa del brand. E Taymour l’ha fatto mandando in passerella (si fa per dire) modelle che si rotolavano sull’erba, strappandone dei ciuffi da porgere al pubblico in prima fila. Con extension sporche d’erba, cappelli afflosciati, maniche svolazzanti e persino tosaerba, lo show è stato sicuramente diverso.
Unico come la presentazione di Tommy Hilfiger, che ha proposto una collezione in perfetto stile preppy, allestita su un battello Staten Island Ferry dismesso, attraccato sulla costa di Manhattan, al Pier 17. Non solo, lo show si è chiuso con un’esibizione a sorpresa di tre membri del Wu-Tang Clan con il supporto di Questlove in plancia. Vestiti in abiti Hilfiger, Ghostface Killah, Method Man e Raekwon del collettivo hip-hop originario di Staten Island sono saltati dalle loro poltrone al ritmo di inni come “C.R.E.A.M.” e “Ice Cream”.
Per finire, il premio per la presentazione più originale va a Batsheva. Hay (è il nome della stilista) ha svelato la collezione Spring/Summer 2025 su Elizabeth Street, sul tratto di strada antistante la propria boutique. Le modelle? Le sue stesse clienti, che hanno indossato abiti in cotone popeline in stile prateria e camicette a quadri in flanella con scolli a V e maniche a sbuffo. Così muovendosi schivando i passanti e, soprattutto, il traffico di Manhattan.
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