La maggior parte dei termini medici italiani è formata da parole composte da elementi linguistici di origine classica: latina e greca. Un conteggio preciso delle parole di origine greco-latina nel lessico medico italiano non è mai stato fatto, tuttavia si può certamente parlare di alcune migliaia.
Incomincerei questo excursus a puntate dai termini più frequenti nei quali ci imbattiamo quasi quotidianamente quando, acquistando un medicinale “da banco” in farmacia, leggiamo il bugiardino all’interno della confezione.
A tutti noi è capitato di assumere una compressa di Tachiprina, in caso di influenza, ad esempio, per innalzamento più o meno significativo della temperatura corporea. Bene, Tachipirina è uno di quei nomi di farmaci che derivano dal greco antico, in particolare da tachys cioè “rapido, veloce” e pyr, “fuoco, temperatura elevata”, un farmaco, quindi, che aiuta ad abbassare velocemente la febbre.
Tachys si trova in composizione con molti altri termini medici come ad esempio “tachicardia”, disturbo del cuore caratterizzato da un numero più alto di battiti rispetto alla norma, il risultato è che sembra che il cuore corra velocemente, come un treno.
La “tachipnea” è, invece, un’ accelerazione del respiro dovuta perlopiù a stati d’ansia. Sono tanti i termini medici composti con il prefisso “tachi”. Abbiamo la “tachifagia”, ovvero l’atteggiamento di chi mangia in maniera affannosa, ingerendo il cibo senza sufficiente masticazione; la “tachifemia” che è un modo di parlare concitato, proprio di alcune malattie mentali ; la “tachilalia” ovvero la pronuncia precipitosa delle sillabe
Comunque sia, quando ci imbattiamo in parole appartenenti all’ambito medico composte con “tachi”, deve scattare in noi un campanello d’ allarme: siamo difronte , per quanto riguarda le malattie, a qualcosa di anomalo, di eccessivo, di esagerato, di troppo, quasi sempre dettato da stress o da ansia.
Ma in altri ambiti, diversi da quello medico, il prefisso “tachi”, non sfigura affatto, anzi diventa una qualità, perché permette di utilizzare meglio il tempo a disposizione : la “tachigrafia” è una tecnica di scrittura celere basata su segni convenzionali. Già gli antichi Romani si erano serviti delle “note tironiane” ovvero di segni che abbreviavano parole d’ uso frequente. Pare che il loro nome derivasse da Tirone, segretario del grande avvocato e uomo politico romano Cicerone ( I a. C. ): per trascrivere rapidamente i discorsi del suo “capo” aveva inventato un sistema di simboli.
E il “tachimetro”, cos’è? Nei mezzi di trasporto, quel riquadro sul quale un indice mobile indica la velocità oraria di un veicolo di terra: ma attenzione a non confonderlo con il tassametro! Chi è stato nella nostra bellissima Roma e ha preso un taxi nell’ora di maggior traffico, avrà sperimentato come il tassametro del tassinaro fosse diventato incandescente, con conseguente pianto delle nostre tasche…
Torniamo alla nostra Tachipirina: nella seconda parte della parola, come abbiamo detto poco fa, troviamo pyr, ovvero tutto ciò che è temperatura elevata, da qui numerosi termini in italiano. In ambito medico abbiamo la “pirosi”, ovvero un dolore bruciante localizzato, in particolare, dietro lo sterno e causato, molto probabilmente , da una disfunzione dello stomaco.
Chi non ricorda nel famoso film La lunga estate calda il personaggio del piromane interpretato dal celebre Paul Newman? La “piromania” è un’ ossessione che regala stati di euforia verso il fuoco, le fiamme, gli esplosivi in genere e pare che coloro che sono affetti da questa sindrome abbiano spesso dei legami con istituzioni che controllano il fuoco stesso.
Molto più simpatici i “giochi pirotecnici”, ovvero i fuochi artificiali che esaltano in ogni parte del mondo le feste e le ricorrenze più importanti.
In ambito geologico, la pirite è un minerale facile a trovarsi composto da disolfuro di ferro che produce scintille se colpito con un pezzo di metallo.
E infine… chi ricorda a bordo di quale imbarcazione viaggiava Leonardo di Caprio nel film Titanic? Era un “piroscafo” ovvero un mezzo di locomozione a vapore molto in voga nel XIX secolo e agli inizi del XX secolo.
Per concludere, se avete la febbre, se soffrite di un’infiammazione, molto probabilmente il vostro medico vi prescriverà un antipiretico e, in particolare, una bella compressa di Tachipirina, ma attenzione : dovrete assumerla con un bel po’ di acqua per sedare tutti gli incendi!