We have a challenge in front of us: That of keeping our Italian culture alive in American schools. Is it possible? Yes!- Natalia Quintavalle, Consul General of Italy
Abbiamo una sfida di fronte a noi: Quello di mantenere la nostra cultura italiana viva nelle scuole americane. È possibile? Sì! – Natalia Quintavalle, Console Generale d'Italia
Abbiamo recentemente avuto una conversazione con Carlo Davoli, dirigente scolastico del Consolato Generale d'Italia a New York, che ci ha informato cosa è stato deciso dall’Osservatorio locale della lingua Italiana. L’Osservatorio locale della lingua italiana del Tristate Area è un’organizzazione con l'obiettivo di definire il percorso di studio della nostra lingua con progetti, azioni strategiche, e attività che possano aiutare la diffusione della lingua e della cultura italiane negli Stati Uniti. Uno dei progetti dell’Osservatorio è la campagna a sostegno dell’Advanced Placement Program, il corso AP che consente agli studenti liceali di accumulare in anticipo crediti universitari in italiano.

La passione di lavorare per la Lingua italiana: Filomena Fuduli Sorrentino e Carlo Davoli
Come ci aveva informato l’Ambasciatore Claudio Bisognero due mesi fa, a maggio del 2014 gli esami del corso AP Italian sono stati molto incoraggianti per il raggiungimento dell'obiettivo dei 2500 studenti che devono sostenere l'esame AP Italian entro il 2016. Possiamo ben dire un grande successo! Questo ci dimostra che il numero delle scuole in cui si sono svolti i corsi autorizzati dal College Board è in costante aumento. Perciò, non solo l’italiano è molto richiesto nelle scuole degli USA, ma è anche diventato una lingua di prestigio.
Senza dubbio, il successo ottenuto nel 2014 è dovuto molto all’impegno di tutta la comunità nel Tristate Area, e in primo luogo dei suoi più autorevoli e motivati rappresentanti come la Console Generale Natalia Quintavalle, che crede molto nell’importanza della diffusione della nostra lingua e cultura, impegnandosi in conference culturali e seminari per docenti. Natalia Quintavalle collabora anche con gli esponenti dell’Osservatorio locale, al quale fanno parte, oltre a Carlo Davoli, il presidente Sal Salibello; Berardo Paradiso, presidente dello IACE (Italian American Committee on Education), Joe Sciame della St. John's University, Silvana Mangione, vice segretario del CGIE a New York; Anthony Tamburri, Dean of the John D. Calandra Italian American Institute; Roberto Dolci dell’università per stranieri di Perugia.
E’ anche importante ricordare l’appoggio delle numerose associazioni Italo-Americane, che sono consapevoli della necessità di affermare l’identità culturale italiana con la diffusione della nostra lingua nelle scuole americane. Pertanto, sia le organizzazioni italiane e sia gli esponenti dell’Osservatorio locale della lingua italiana sono coscienti che l’obiettivo dell’Advanced Placement Program di 2500 esami sostenuti per il 2016 può essere raggiungibile e con grande successo. Però, sono anche consapevoli che arrivare a superare la meta sarà possibile solo con l’intervento congiunto di tutti i genitori, insegnanti, studenti e della comunità al suo completo.
Detto questo, Davoli ci ha anche comunicato: “Gli esponenti dell’Osservatorio della lingua italiana hanno deciso di assegnare 1200 dollari al docente che porta all'esame il numero più alto di studenti nel Tristate Area, e altri 1200 a quello che verrà sorteggiato tra tutti coloro che ne hanno condotto almeno dieci all’esame. In più, come già avvenuto lo scorso anno, andranno incontro agli allievi non facoltosi coprendo i costi dell'esame, e continueranno a coprire parte dei costi dei corsi AP online organizzati da ICoN (Consorzio di 20 università italiane dedito alla formazione) per gli allievi e per i docenti che ne faranno richiesta allo IACE tramite le scuole dove insegnano. Gli esponenti dell’Osservatorio organizzeranno anche dei seminari per preparare i docenti agli esami AP 2015 e, alla fine, faranno una cerimonia al Consolato per consegnare specifici attestati agli insegnanti più virtuosi”.
Quindi gli esponenti dell’Osservatorio locale cercano di incoraggiare un maggior numero di studenti a sostenere l’esame AP Italian a maggio 2015. Sappiamo benissimo che il numero degli studenti che sostengono gli esami per i corsi offerti dalle università nei licei è molto superiore al numero di quelli che sostengono l’esame AP Italian. Quindi, perchè non sostenere entrambi gli esami? Perchè i docenti non dovrebbero incoraggiare i loro studenti a dare sia l’esame offerto dalle università e sia l’esame AP? Secondo gli esponenti dell’Osservatorio locale, una delle forme di supporto dovrebbe essere quella di affiancare gli studenti finanziariamente, in particolare quelli che non possono permettersi di sborsare 89 dollari per l’esame AP, ma anche con borse di studio per gli studenti d’italiano qualificati. La lista per le borse di studio sarà disponibile nel 2015.
Per quanto riguarda la difficoltà dell’esame, va detto che è stato recentemente modificato, rendendolo più affrontabile. I docenti possono quindi incoraggiare gli studenti a sostenerlo per tutta una serie di vantaggi: Per prima cosa, l’AP italian consente di acquisire in anticipo crediti spendibili presso importanti Università americane e d’altri 60 paesi del mondo, il che si traduce in un bel risparmio. Inoltre, gli studenti che sostengono tre esami AP, uno dei quali AP-Italian, possono iscriversi senza difficoltà presso le università italiane che hanno costi bassissimi in paragone alle università degli USA. In più, l’esame AP è prestigioso, nel 2013 il ministero degli affari esteri ha annunciato il "CLIQ – Certificazione Lingua Italiana di Qualità" e questo certificato potrà essere rilasciato agli studenti che supereranno l’esame d’italiano dell’Advanced Placement Program. Infine, gli studenti che sostengono gli esami di AP hanno più opportunità di fare carriera rispetto a coloro che non li sostengono.
A parte l’annuncio e i suggerimenti sull’Advanced Placement Program, con Davoli abbiamo ulteriormente parlato di altre tematiche e ci ha fornito ottime riflessioni sull'insegnamento dell’italiano all’estero, e sulle scuole pubbliche e private. In seguito Davoli, parlando di un mio articolo, “Potere e potenzialità della lingua italiana nel mondo”, mi ha spiegato che i licei statali e quelli privati sono due istituti diversi con un sistema di gestione totalmente indipendente. Davoli quindi mi ha indicato un’informazione non accurata nel mio articolo in riferimento alle scuole private all’estero: ”Mi rendo conto che sei stata portata fuori strada dall’intervista di Niccolò Locatelli al sottosegretario agli Affari Esteri, Mario Giro, e noto che l’articolo, cui ti riferisci, non distingue i licei statali da quelli paritari, ed erroneamente, presuppone che il lettore sia a conoscenza del sistema scolastico. Confermo che le scuole private godono di fondi ministeriali minimi, e che dall’Italia di fondi per le scuole private ne arrivano sempre di meno. Perciò, non bisogna confondere le scuole private con quelle statali perché il sistema dirigenziale delle scuole italiane private è diverso da quello dei licei statali, dei quali all’estero ne esistono in tutto sette, e nessun liceo di questi sette si trova negli Stati Uniti”.
In fine, e con i chiarimenti di Davoli, posso affermare che la famosa scuola italiana di NYC, la Guglielmo Marconi, che io cito nel mio articolo, è una scuola privata che si autofinanzia da sola, senza, o con un minimo di fondi o investimenti pubblici da parte dello Stato italiano. Io non conoscevo queste differenze tra i licei italiani all’estero, statali e paritari. Perciò avevo incluso nel mio articolo questa riflessione: “Molti si domandano dove vanno a finire i fondi che arrivano dall’Italia se i licei privati si pagano” basandomi anche su quello che leggevo nelle numerose email dei miei lettori. Il pubblico italiano o americano che vive all’estero non conosce bene il sistema scolastico italiano, e non tutti sanno le differenze tra i licei statali e quelli paritari. Qui cercheremo di chiarire questo e altro ancora.
Siti da consultare nel 2015 per le borse di studio: il ministero degli esteri e anche qui
Filomena Fuduli Sorrentino, insegna alla South Middle School, ECSD, Newburgh, NY. Nata e cresciuta in Italia, calabrese, vive a New York dal 1983. Diplomata alla scuola Magistrale in Italia, dopo aver studiato alla SUNY, si è laureata alla NYU- Steinhardt School of Culture, Education, and Human Development, con un BS e MA in Teaching Foreign Languages & Cultures. Dal 2003 insegna lingua e cultura italiana nelle scuole pubbliche a tempo pieno e nelle università come Adjunct Professor. È abilitata dallo Stato di New York all’insegnamento nelle scuole pubbliche delle lingue italiana 1-6 & 7-12, ESL K-12 e spagnola 1-6 & 7-12