Il sottosegretario Roberto Reggi, in un’intervista al quotidiano Repubblica, rilasciata il 2 luglio, ha annunciato un aumento dell’orario, fino a 36 ore, per tutti i docenti italiani. Secondo il video di Gilda TV, dal titolo Le 36 ore di Reggi. Insegnanti, giù le mani dalla scuola, la proposta sarà presentata ufficialmente il 15 luglio per essere trasformata in decreto legge. Il ministro dell’Istruzione, Stefania Giannini, linguista, glottologa e politica, appoggia la proposta delle 36 ore del sottosegretario Reggi. Alcuni giorni dopo, su diversi quotidiani si legge di “dietrofront”, di “scuse ai docenti”, e di “smentite” sulle 36 ore da parte del sottosegretario Reggi. Gli insegnanti italiani evidenziano l’impossibilità di lavorare 36 ore consecutive, non solo per questioni didattiche, ma anche a causa delle strutture scolastiche italiane che sarebbero prive di aule efficienti, di spazi per lo sport, di laboratori, oltre che di programmi extracurricolari. Molti docenti affermano che in molti istituti manca la mensa, lo spazio per i docenti, e laboratori funzionanti.
Fare bene i conti
Il lavoro degli insegnanti non è fatto solo di lezioni. Tra le responsabilità dei docenti rientra un lavoro pesante spesso non riconosciuto dal pubblico che da anni ne nega l'importanza. I docenti insegnano, correggono compiti e studiano per aggiornarsi ed essere sempre preparati su tutto, e questo richiede tempo. A parte ciò, non si sa cosa sia previsto nelle “presunte” 36 ore a scuola per i docenti. Tantomeno si sa come verrà organizzato l'orario, e se nel nuovo programma saranno incluse le riunioni professionali e la preparazione delle lezioni. Va detto che in alcuni casi, lavorare dalle 8:00 alle 15:00 tutti i giorni potrebbe aiutare molti docenti a impiegare più tempo a scuola facendosi pagare le ore di lavoro che di solito fanno a casa, senza essere pagati e senza riconoscimento. Tuttavia leggendo i vari articoli comparsi sui diversi quotidiani, è difficile non notare che sulla professione dei docenti circolano idee errate, sia tra i politici che nell'opinione pubblica: tutti hanno una percezione del lavoro di insegnante come di un lavoro di pochissime ore e molti criticano i docenti per i due mesi di vacanza l’anno. Ma bisognerebbe ricordare a chi critica anche che l’insegnamento é un lavoro mentale e la mente ha bisogno di riposo.
Insegnanti italiani e americani a confronto
Il sistema scolastico negli USA è molto diverso da quello italiano; le differenze esistono non solo tra gli Stati, ma anche fra le diverse istituzioni scolastiche. Nelle scuole pubbliche ci sono leggi federali, uguali in tutti i cinquanta stati, e leggi statali diverse da Stato a Stato. Ad esempio le leggi sui diritti degli studenti con problemi di apprendimento, quelle sui diritti per gli studenti che non parlano inglese, e devono essere assistiti in classi di ESL (Inglese come seconda lingua) e le leggi contro la discriminazione di qualunque tipo, sono tutte leggi federali. Un’altra legge federale, molto controversa, è quella sulla separazione tra religione e istruzione. In tutte le scuole pubbliche americane non si può insegnare nessuna religione. Nei casi in cui la religione fa parte della cultura, come nella cultura italiana, bisogna incorporarla nelle lezioni di storia e insegnarla come cultura. Per chiarire: i docenti devono insegnare la cultura, la storia e non spiegare la religione dal lato teologico. A volte, in classe ci possono essere studenti ostinati che fanno domande di tipo religioso, in questi casi gli insegnanti devono essere molto cauti ad affrontare le risposte con abilità, senza creare problemi con i genitori, per se stessi e per l’istituto scolastico.
Quanto si lavora?
Nel sistema americano l’orario si divide in tre aree: la prima è l’orario di lezione; tutti gli insegnanti nelle scuole medie e nei licei tengono cinque lezioni ogni giorno; il tempo varia dai 42 ai 46 minuti per classe. Tra una lezione e l’altra gli studenti hanno quattro minuti di tempo per cambiare aula. Gli studenti cambiano aula continuamente, ma anche molti docenti si devono spostare per mancanza di aule. La seconda parte dell’orario è per gli altri impegni dei docenti: un periodo di 45 minuti ogni giorno va dedicato alla gestione dell’istituto (si può trattare di lavoro d’ufficio o del controllo degli studenti nella mensa). Poi i docenti hanno 45 minuti per il pranzo e 45 per preparare le lezioni (cosa impossibile perché la preparazione delle lezioni e delle correzioni richiede molto di più di 45 minuti al giorno). In più bisogna calcolare il tempo per fare telefonate o rispondere ai genitori, e il tempo per le consultazioni con i consulenti degli studenti, per risolvere problemi di comportamento o accademici. L’orario contrattuale dei docenti è di sette ore al giorno per cinque giorni. Normalmente nelle scuole medie e nei licei la prima lezione incomincia alle 7:15 e l’ultima finisce alle 2:15; gli studenti hanno otto classi ogni giorno, inclusa la mensa e l’educazione fisica. Nelle scuole elementari incominciano alle 8:30 e finiscono alle 15:00. Le strutture scolastiche sono molto efficienti, c’è molta cultura sportiva e tutti i licei hanno campi sportivi; lo sport fa parte delle attività extracurricolari. È normale che i docenti arrivino a scuola un’ora prima dell’orario previsto per preparare le lezioni e lavorare sul registro con calma, oppure che rimangano a scuola più a lungo per non portare lavoro a casa. In nessunod ei due casi la paga cambia. Durante le sette ore bisogna restare nell’istituto e ogni mattina tutti firmano, docenti e dipendenti.
Insegnare negli USA
Ricevo molte email da lettori e lettrici de La VOCE di New York che chiedono cosa devono fare per insegnare negli USA. Per insegnare negli USA bisogna essere abilitati dallo stato in cui s’insegna. Per esempio: io sono abilitata in tre lingue dallo stato di New York e posso insegnare solamente nel New York State. Se voglio insegnare nel New Jersey o nel Connecticut non posso farlo senza prima abilitarmi dallo stato. Nello Stato di NY si ottiene l’abilitazione superando tre esami statali, dopo aver dimostrato di essere qualificati nella materia e per il livello che si vuole insegnare. La minima qualificazione, per i docenti delle elementari, delle medie, e dei licei, è una laurea di 4 anni nella quale ci sono un minimo di trenta crediti (10 classi) in pedagogia e didattica e 30 crediti nella materia d’insegnamento. Il master si deve completare in tre anni o l’abilitazione è sospesa. Per mantenere l’abilitazione è richiesto dallo Stato di New York un minimo di 175 ore di aggiornamento ogni cinque anni, queste ore sono registrate dagli istituti e mandati allo Stato, ad Albany. Non sono riconosciute le abilitazioni italiane o europee nelle scuole pubbliche dello Stato.
E quanto si guadagna?
Molti mi chiedono quanto sono pagati i docenti in America. Mentre in Italia i docenti si basano su una paga statale uguale in tutta Italia che non differisce da regione a regione, negli USA la differenza sugli stipendi varia non soltanto in base allo Stato, ma anche in base al profilo del docente. Lo stato dove i docenti hanno una paga più alta in confronto agli altri stati è il New York State. Precisamente, gli insegnati che insegnano nelle scuole pubbliche del Long Island e del Westchester sono i più pagati della Nazione; si tratta di zone molto ricche dove gli abitanti pagano le tasse per le scuole, quindi queste scuole hanno a disposizione abbondanti fondi. Trovare un posto in queste scuole non è facile perché c’è molta concorrenza, le domande di lavoro sono tante e la selezione del docente a volte può essere soggettiva.
Negli USA non esiste il trasferimento da una città all’altra come in Italia. Se si cambia scuola si ricomincia in un istituto e si perde la graduatoria anche se si è di ruolo. Di solito si diventa docenti di ruolo dopo tre anni d’insegnamento nello stesso istituto. La paga media di un docente di liceo negli USA è $55,050, quella più alta è $85, 690, e la più bassa $36,930; stipendio basato su 10 mesi di lavoro, 35 ore al giorno per 5 giorni. Gli insegnanti sono pagati ogni due settimane da giugno a settembre e non ricevono paga a luglio e ad agosto. In media hanno 15 giorni di malattia l’anno e 3 giorni di permesso. Non sono pagati per malattie a lunga gestazione e se ci si ammala per molto tempo o si ha un bambino si rimane a casa senza paga. I supplenti sono pagati a giornata senza benefici (senza, per esempio, assicurazione sanitaria).
Per insegnare nelle università a tempo pieno bisogna avere il PhD, con un Master s’insegna part-time e si riceve una paga per ogni classe che s’insegna, ma senza benefici e senza assicurazione per malattia; una paga di un professore universitario part-time può essere al massimo 20-25,000 dollari l’anno. Bisogna tenere in mente che queste cifre sono al lordo delle deduzioni fiscali.
Per chi vuole saperne di più sui diversi stipendi e i contratti negli USA:
Tutti gli istituti, lo stipendio e i contratti dei docenti nello stato di New York;
Gli stipendi dei docenti dei licei e delle scuole medie negli USA;
Gli stipendi dei docenti per Stato.
Filomena Fuduli Sorrentino, insegna alla South Middle School, ECSD, Newburgh, NY. Nata e cresciuta in Italia, calabrese, vive a New York dal 1983. Diplomata alla scuola Magistrale in Italia, dopo aver studiato alla SUNY, si è laureata alla NYU- Steinhardt School of Culture, Education, and Human Development, con un BS e MA in Teaching Foreign Languages & Cultures. Dal 2003 insegna lingua e cultura italiana nelle scuole pubbliche a tempo pieno e nelle università come Adjunct Professor. È abilitata dallo Stato di New York all’insegnamento nelle scuole pubbliche delle lingue italiana 1-6 & 7-12, ESL K-12 e spagnola 1-6 & 7-12.