Il teatro KIT-Kairos Italy Theater e l'ottima Laura Caparrotti, giovedi 6 marzo, hanno portato il Decameron di Boccaccio sul palcoscenico della Casa Italiana Zerilli-Marimò della NYU. L’iniziativa del direttore del KIT-Kairos Italy si inserisce anche in una dimensione educativa, tramite cui la letteratura italiana può raggiungere gli studenti americani in maniera più agevole.
Il Decameron è una raccolta di cento novelle ordinate in base al genere narrativo. Il primo libro di novelle risale presumibilmente agli anni tra il 1348 e il 1353, anno successivo alla peste nera in Europa. La parola Decameron deriva dal greco e letteralmente significa "dieci giorni". L’opera è una fonte di temi, situazioni, personaggi. Modello di prosa letteraria, è un affresco del mondo tra il Due e il Trecento. Insomma, una delle opere più importanti della letteratura in prosa scritta in volgare italiano.
Il libro narra di un gruppo di giovani che si sposta fuori città per quattordici giorni (dieci giorni nei quali si raccontano le novelle e quattro in cui, invece, ci si riposa), per sfuggire alla peste nera che colpiva in quel periodo Firenze. In questo contesto, il gruppo di giovani si incontra nella chiesa di Santa Maria Novella: sette donne (Pampinea, Fiammetta, Filomena, Emilia, Lauretta, Neifile, Elissa) e tre uomini (Panfilo, Filostrato e Dioneo), tutti di elevata condizione sociale. I ragazzi decidono di cercare una via di fuga dal contagio, spostandosi in campagna.
Qui, i dieci, trascorrono il tempo secondo precise regole, tra canti, balli, giochi e circondati da una natura meravigliosa, trascorrendo le giornate come cantastorie. Stabiliscono di eleggere ogni giorno un re o una regina, con il compito di proporre il tema delle novelle e di organizzare la vita sociale del gruppo. I giovani raccontano a turno delle novelle di stile umoristico e con frequenti richiami all'erotismo arcadico dell’epoca. Proprio a causa dell’erotismo che si trova nelle novelle, il libro fu accusato d’immoralità.
Boccaccio dedica il libro a chi è afflitto da pene d'amore al fine di allietare i lettori con piacevoli racconti e consigli. L'opera è orientata ad un pubblico di donne e "per chi ama”. Il tema dell'amore ha molta importanza e gran parte delle novelle tocca questo soggetto anche in forme “spinte", che susciteranno reazioni negative da parte di un pubblico tradizionalista. Boccaccio, nell'introduzione della quarta giornata e nella conclusione, discuterà il diritto a una letteratura libera ispirata a una visione naturalistica dell’Eros.
Gli insegnanti d’italiano che vogliono ottenere l’abilitazione per insegnare italiano nelle scuole pubbliche dello Stato di NY devono studiare il Decameron perché la parte dell’esame dedicata alla cultura italiana contiene domande su quest’opera.
La sezione cultura (Italian CST) per gli insegnanti non madre lingua si rivela piuttosto difficile, perché, nella letteratura italiana, c’è molta storia, quindi gli studi vanno approfonditi e sia il teatro che i film aiutano la comprensione della cultura e della letteratura. Conosco giovani colleghi che si sono trovati a sostenere l’esame fino a 5-6 volte, prima di superarlo ed ottenere l’abilitazione all’insegnamento.
Il Decameron di Pasolini
"Perché realizzare un'opera quando è bello sognarla soltanto?" (Pier Paolo Pasolini nel ruolo dell'allievo di Giotto)
Il Decamerone fu ripreso anche in versione cinematografica da diversi registi. Nel 1971 il regista, attore, scrittore e poeta Pier Paolo Pasolini diede vita ad un progetto chiamato Trilogia della vita, il quale comprenderà, oltre a questo film, anche le prime trasposizioni cinematografiche italiane dell'opera di Geoffrey Chaucer: I racconti di Canterbury del 1972 (dall'omonima raccolta inglese) e Il fiore delle Mille e una notte del 1974 (dalla raccolta araba Mille e una notte). Con queste pellicole, Pasolini intende anzitutto porre sopra un piedistallo ferreo, esaltando la bellezza assoluta dell'amore e soprattutto i massimi piaceri della vita, che secondo Pasolini, essendo genuini e naturali, non hanno bisogno di alcun freno. Il Decameron di Pasolini ebbe diversi problemi con la censura che sequestrò il film, ed aprì anche un processo. Alla fine furono giudicati non colpevoli gli imputati (tra cui il regista stesso). In Germania e in gran parte dell'Europa invece il film ha avuto notevole successo e ha vinto l'Orso d'argento al Festival del Cinema di Berlino. (Fonte: Wikipedia)
Filomena Fuduli Sorrentino, insegna alla South Middle School, ECSD, Newburgh, NY. Nata e cresciuta in Italia, calabrese, vive a New York dal 1983. Diplomata alla scuola Magistrale in Italia, dopo aver studiato alla SUNY, si è laureata alla NYU- Steinhardt School of Culture, Education, and Human Development, con un BS e MA in Teaching Foreign Languages & Cultures. Dal 2003 insegna lingua e cultura italiana nelle scuole pubbliche a tempo pieno e nelle università come Adjunct Professor. È abilitata dallo Stato di New York all’insegnamento nelle scuole pubbliche delle lingue italiana 1-6 & 7-12, ESL K-12 e spagnola 1-6 & 7-12.