President: Giampaolo Pioli   |   Editor in Chief: Stefano Vaccara

  • Login
VNY La Voce di New York

The First Italian English Digital Daily Newspaper in the US

  • Home
  • New York
  • Onu
  • News
  • People
  • Arts
  • Lingua Italiana
  • Lifestyles
  • Food & Wine
  • Travel
  • Sport
  • English Edition
No Result
View All Result
VNY
  • Home
  • New York
  • Onu
  • News
  • People
  • Arts
  • Lingua Italiana
  • Lifestyles
  • Food & Wine
  • Travel
  • Sport
  • English Edition
No Result
View All Result
VNY La Voce di New York
No Result
View All Result
in Fashion
May 24, 2022
in Fashion
March 10, 2014
0

Quelle ragazze assetate di sapere

Toni De SantolibyToni De Santoli
Time: 3 mins read

Elisabetta de Dominis anche stavolta ci ha regalato un gran bell’articolo: “La pseudolibertà delle donne”. In particolare mi ha colpito il passaggio in cui si legge che ragazze della sua generazione individuavano nell’amato qualità che solo loro sapevano cogliere. E’ vero di sicuro. Ma questo vale anche per le giovani donne della mia generazione, e cioè di quanti nacquero negli ultimi anni della Seconda Guerra Mondiale e nell’immediato dopoguerra.

Fummo la generazione-spartiacque, sono felicissimo d’essere nato nel 1946; d’aver avuto diciassette anni nel momento dell’avvento dei Beatles; d’averne avuti venti quando i Rolling Stones lanciarono la memorabile “Paint It Black”. Felicissimo d’aver visto a quell’epoca film entusiasmanti tipo “La stanza a forma di L”, “Solitudine di un maratoneta”, “Lawrence d’Arabia”, “Un uomo e una donna” e altri ancora.

Generazione-spartiacque, sissignori. Vi spieghiamo perché. Come per un “prodigio”, fra la fine degli anni Cinquanta e i primi anni Sessanta, si manifesta un fenomeno morale, culturale, sociale che oggigiorno, in sede storica, non riceve l’attenzione che meriterebbe: alle ragazze italiane (soprattutto a fiorentine, bolognesi, milanesi, torinesi, genovesi, napoletane) la “Spider”, la “Lancia Fulvia”, la “Porsche” non fanno effetto alcuno… Le lasciano indifferenti. Il denaro le lascia indifferenti (certo, sono in gran parte di condizione agiata…). Il titolo nobiliare non conta per nulla. Conta poco anche la bellezza fisica, lo “stallone”, il muscoloso lo trovano ridicolo, buffo: s’innamorano, o s’invaghiscono, di “belle menti”, e meglio ancora se la “bella mente” ce l’ha il figlio del tranviere, il figlio dell’operaio, del falegname, del capomastro, dell’impiegato d’ordine o di concetto. Hanno un senso della vita abbastanza alto: non intendono perdere tempo, desiderano “vivere”, viaggiare, conoscere, assimilare. Si sono formate leggendo Sartre, Camus, Bataille, Gide, Moravia, Berto, altri ‘giganti’ ancora del Pensiero, della Letteratura. Vanno pazze per registi del Cinema che si chiamano Visconti, Bolognini, Rosi, Comencini, Lindsay Anderson e così via. In campo musicale i loro idoli sono De Andrè, Paoli, Brassens, Brel, Bècaud, Armstrong, la Vanoni, la Fitzgerald. 

L’omosessualità. Non la considerano affatto una “deviazione”; anzi, restano incuriosite e anche affascinate da omosessuali maschi, da donne seguaci di Saffo. Respingono il concetto di “contronatura”: si battono con gagliardia per ciò in cui credono. S’aggrappano all’introspezione. Detestano (come parecchi altri maschi, del resto) il linoleum, la fòrmica, il ridondante, il superfluo. Amano il “naturale”, il “piccolo”, la semplicità. La loro curiosità intellettuale appare sconfinata. Hanno una natura indipendente, ma quando si legano a un ragazzo, ci si legano nella convinzione di ciò che fanno. Non sopportano la menzogna, la finzione, la simulazione. Doppiezza e mistificazione le sconcertano. Diffidano di chiunque vada in giro con la bellezza di cinquantamila lire… Come a donne della generazione delle loro mamme, anche a queste fanciulle piacciono i ragazzi, gli uomini i quali i soldi li tengono in tasca, non riposti in un vistoso portafoglio da sfoggiare, da mettere in mostra…

Hanno pur sempre luogo matrimoni d’interesse (è così da che mondo è mondo…), ma non si contano ormai più le giovani anticonformiste per le quali l’anticonformismo deve rappresentare un ben preciso indirizzo, una ben precisa coscienza: guai a chi “fa” l’anticonformista, e non lo è!

Sono nemiche acerrime delle “annoiate”… Alle ‘annoiate’ piacciono, eccome, le fuoriserie, il Conte giovane e aitante, il tennista impeccabile e tenebroso. Ma ormai le “viziate” si trovano in minoranza, appaiono fuori moda… In effetti, nulla hanno da dire.

Le ricordo con infinita nostalgia le ragazze della mia generazione. Mi mancano il loro senso critico e il loro senso estetico, la loro “cattiveria” nei giudizi, la loro eccentricità; la sete, sì, di sapere; l’opera mentale che non conosceva sosta, l’ampiezza di vedute, l’amore per gli emarginati, per i timidi, per gli introversi; per i “disadatti”; l’eleganza naturale, sobria; il culto della vita.

Erano parecchio più moderne loro di quanto lo siano tante trentenni o quarantenni d’oggigiorno…

 

Share on FacebookShare on Twitter
Toni De Santoli

Toni De Santoli

DELLO STESSO AUTORE

Attentati Parigi: l’antica liaison tra Francia e mondo arabo

byToni De Santoli

L’Italia che si adegua all'”inevitabil

byToni De Santoli

A PROPOSITO DI...

Tags: 8 marzoanni sessantaanticonformismoBeatlesdonneMatrimoniRolling Stonestradimenti
Previous Post

Anita Garibaldi, una vita che diventa opera (brasiliana)

Next Post

Stufato al Quadraro

Discussion about this post

DELLO STESSO AUTORE

L’ultimo, triste Sacco di Roma

byToni De Santoli

Il Rugby mondiale ancora una volta è All Blacks!

byToni De Santoli

Latest News

“Abbiamo sbagliato”: le drammatiche parole della polizia del Texas

“Abbiamo sbagliato”: le drammatiche parole della polizia del Texas

byMassimo Jaus
Cardinal Zuppi New Head of Italian Bishops Conference

‘Italy Church Too’ Organization Says It Was Rebuffed by Zuppi, New CEI Head Responds

byLa Voce di New York

New York

A Bryant Park torna la lirica: va in scena “Il Barbiere di Siviglia”

A Bryant Park torna la lirica: va in scena “Il Barbiere di Siviglia”

byLa Voce di New York
A New York afro e ispanici sono sempre i più fermati dalla polizia

A New York afro e ispanici sono sempre i più fermati dalla polizia

byLa Voce di New York

Italiany

Lo staff di In Scena!

In Scena! Sipario sul festival del teatro italiano a New York che reagisce alla pandemia

byManuela Caracciolo
Il matrimonio Made in Italy tra Kourtney Kardashian e Travis Barker

Il matrimonio Made in Italy tra Kourtney Kardashian e Travis Barker

byLa Voce di New York
Next Post

Benedetto Croce, filosofo (non elitario) della libertà

La Voce di New York

President: Giampaolo Pioli   |   Editor in Chief: Stefano Vaccara

  • New York
    • Eventi
  • Onu
  • News
    • Primo Piano
    • Politica
    • Voto Estero
    • Economia
    • First Amendment
  • People
    • EXPAT
  • Arts
    • Arte e Design
    • Spettacolo
    • Musica
    • Libri
    • Lingua Italiana
  • Lifestyles
    • Fashion
    • Scienza e Salute
    • Sport
    • Religioni
  • Food & Wine
  • Travel
    • Italia
  • Mediterraneo
  • English
  • Search/Archive
  • About us
    • Editorial Staff
    • President
    • Administration
    • Advertising

VNY Media La Voce di New York © 2016 - 2022
Main Office: 230 Park Avenue, 21floor, New York, NY 10169 | Editorial Office/Redazione: UN Secretariat Building, International Press Corps S-301, New York, NY 10017

No Result
View All Result
  • Home
  • New York
  • Onu
  • News
    • Primo Piano
    • Politica
    • Economia
    • First Amendment
  • Arts
    • Arte e Design
    • Spettacolo
    • Musica
    • Libri
  • Lingua Italiana
  • Lifestyles
    • Fashion
    • Scienza e Salute
    • Sport
    • Religioni
  • Food & Wine
    • Cucina Italiana
  • Travel
    • Italia
  • English

© 2016/2022 VNY Media La Voce di New York

Welcome Back!

Login to your account below

Forgotten Password?

Retrieve your password

Please enter your username or email address to reset your password.

Log In