Impossibile riassumere in poche righe il complesso argomento della valutazione dei docenti e l’obiettivo di miglioramento della didattica dei Common Core Standards (adottati da 45 Stati degli USA). I docenti sono stati coinvolti nel processo di valutazione dagli amministratori degli istituti e dallo Stato. L’importanza di un miglioramento dell’insegnamento e dell’apprendimento in tutte le scuole pubbliche degli USA è di estrema importanza. Perciò questo pone molta pressione sia sui docenti che sugli studenti. In fatti, il metodo di valutazione dei docenti e degli studenti stabilito dallo Stato e dai Common Core Standars sta creando molte polemiche perché il posto di docenza dipende dai risultati della valutazione, misurando quanto gli studenti hanno appreso durante l’anno scolastico con un esame d’entrata e un esame finale.
Il termine per completare le valutazioni dei docenti e dei presidi per l’anno scolastico 2012-13 è scaduto il quattro settembre; quasi 700 direzioni scolastiche nello Stato di NY hanno ricevuto i risultati. Perciò tutti i docenti e i presidi dovrebbero sapere i risultati della loro valutazione e se sono stati considerati “altamente efficace“, ”efficace” “in via di sviluppo” o “inefficace”. I funzionari dello Stato di NY hanno spinto la nuova valutazione come parte di un programma di riforma più ampio, nazionale, che serve come obiettivo a migliorare sia l’efficacia dei docenti che l’apprendimento degli studenti di tutti i livelli e su tutte le materie.
Gli insegnanti e i presidi hanno ricevuto una valutazione da 0 a 100 sulla base di una combinazione di misure statali e locali. Quelli con un punteggio 91-100 sono stati votati “altamente efficace” mentre i punteggi 75-90 hanno ricevuto un giudizio di “efficace“; insegnanti e presidi con un punteggio 65-74 sono stati definiti “in via di sviluppo” e quelli inferiore ai 64 punti sono stati ritenuti “inefficace.” Ecco qui un esempio di Lo Stato ha fornito un modello, ma la valutazione si divide: 20 per cento sulla base della crescita degli studenti misurata dallo Stato con l’esame finale, un secondo 20 per cento è basato su una parte dell’esame determinato dall’istituto (ogni materia sceglie una sezione dell’esame), il rimanente 60 per cento si basa sulle osservazioni in classe, la crescita professionale, la puntualità, ect. – gli istituti hanno negoziato con i loro docenti la parte “locale” del sistema, e quindi, differisce da istituto a istituto.
Questo nuovo sistema di valutazione è stato creato in fretta e per questo motivo è poco capito sia dai docenti che dagli studenti. Si dovrebbe costruire un sistema di valutazione che indaghi in modo più articolato nello spiegare i motivi di “criticità”, chiedendo a tutti gli studenti un maggiore impegno nello studio. Questo sistema sa distinguere facilmente fra i giudizi di chi frequenta le lezioni tutto l’anno e chi ne frequenta una bassa percentuale. Capita di avere studenti che frequentano poco le lezioni per vari motivi, e altri che frequentano tutto l’anno con ottimi voti, ma assenti per tutto o parte dell’esame finale. Questi problemi sono stati presi in considerazione nel nuovo sistema, perciò gli studenti che non danno l’esame finale non sono calcolati nella valutazione, lo stesso vale per gli studenti che frequentano le classi meno del 90% delle lezioni.
Il Commissario dell’Istruzione, John King (nel video in alto), ha messo in guardia gli istituti didattici a non affidarsi troppo sui risultati degli esami standardizzati di quest’anno per la misura e le prestazioni degli insegnanti; Dr. King dice che i risultati di quest’anno dovrebbero essere usati come un nuovo riferimento per le prove future. In altre parole, non dare troppa importanza alle valutazioni del primo anno, ma servirsene da guida per gli anni futuri.
Fonti:
Teacher’s evaluation 2012-13
http://usny.nysed.gov/rttt/teachers-leaders/practicerubrics/
Filomena Fuduli Sorrentino, insegna alla South Middle School, ECSD, Newburgh, NY. Nata e cresciuta in Italia, calabrese, vive a New York dal 1983. Diplomata alla scuola Magistrale in Italia, dopo aver studiato alla SUNY, si è laureata alla NYU- Steinhardt School of Culture, Education, and Human Development, con un BS e MA in Teaching Foreign Languages & Cultures. Dal 2003 insegna lingua e cultura italiana nelle scuole pubbliche a tempo pieno e nelle università come Adjunct Professor. È abilitata dallo Stato di New York all’insegnamento nelle scuole pubbliche delle lingue italiana 1-6 & 7-12, ESL K-12 e spagnola 1-6 & 7-12.