Founded by Stefano Vaccara

Subscribe for only $6/Year
  • Login

Editor in Chief: Giampaolo Pioli

VNY La Voce di New York

The First Italian English Digital Daily in the US

English Editor: Grace Russo Bullaro

  • Home
  • New York
  • Onu
  • News
  • People
  • Arts
  • Lifestyles
  • Food & Wine
  • Travel
  • Sport
  • Video
  • English Edition
No Result
View All Result
VNY
  • Home
  • New York
  • Onu
  • News
  • People
  • Arts
  • Lifestyles
  • Food & Wine
  • Travel
  • Sport
  • Video
  • English Edition
No Result
View All Result
VNY La Voce di New York
No Result
View All Result
in
Libri
February 14, 2021
in
Libri
February 14, 2021
0

Palamara: un libro per gli italiani dalla memoria corta e dalla coscienza infelice

Il libro intervista di Alessandro Sallusti al magistrato Luca Palamara: "Il Sistema. La storia segreta della magistratura"

Fabio CammalleribyFabio Cammalleri
Coraggio e viltà dei presidenti del CSM: in un libro mezzo secolo di “corrosione”

Palazzo del Quirinale 25, settembre, 2018: Il Presidente Sergio Mattarella in occasione della seduta di insediamento del Consiglio Superiore della Magistratura nella nuova composizione (Foto Quirinale.it)

Time: 6 mins read

Una volta, Giorgio Bocca scrisse che gli italiani odiano la loro storia. Non so se sia vero, ma, se non la odiano, almeno amano rimuoverla. Consideriamo il libro-intervista di Alessandro Sallusti & Luca Palamara, intitolato: Il Sistema; che, come promette il sottotitolo, intenderebbe rivelare “la storia segreta della magistratura”.

La copertina del libro

Per la verità, la magistratura non ha segreti, in Italia. Da molti anni. Per fissare un punto, diciamo da oltre trent’anni. Nel 1987, gli italiani, e non i marziani, andarono a votare per un Referendum sulla responsabilità civile dei magistrati. C’era stato il caso di Enzo Tortora, travolto sin dal Giugno 1983 dalla micidiale potenza del “potere delle manette”, e la cui trasmissione televisiva, “Portobello”, era seguita da decine di milioni di persone (ancora italiani, e non marziani). Alle urne andarono in circa quaranta milioni, esprimendosi in larghissima maggioranza per il SI.

Qualche anno dopo, venne l’ “Operazione Mani Pulite”. E il connubio patibolare già sperimentato “in vitro” su Tortora, quello della gogna costruita da Pubblici Ministeri e mass media “embedded”, giunse a tale grado di potenza che, semplicemente, nel giro di un anno venne liquidato un intero sistema politico. Ancora, sotto gli occhi degli italiani e non di marziani.

Quindi venne la ventennale stagione dei Grandi Processi: una settantina a Berlusconi, e altri, in minor numero ma di grande efficacia rappresentativa, verso Andreotti, e altre notissime pubbliche personalità. La sintesi delle sintesi, i Processi per la cd- Trattativa Stato-mafia, che hanno visto variamente sfilare “agli atti”, fra più o meno larvate accuse di sordide complicità, quattro ex ministri (Scotti, Martelli, Mannino, Mancino), un ex Presidente della Camera (Violante), un ex Presidente del Senato e Vice-Presidente del CSM (Mancino), tre Presidenti della Repubblica (Scalfaro, Ciampi e Napolitano), e uno, Napolitano, ancora in carica e, per questo, oggetto di una clamorosissima audizione al Quirinale, nonché Generali dei Carabinieri (Subranni e Mori), uno dei quali, Mori, aveva tolto le castagne dal fuoco ai predetti italiani, mettendo nel sacco Totò Riina e i suoi complici (evidentemente, la cosa era dispiaciuta). Questo, solo per una sintetica sinossi della questione “novità”.

Luca Palamara (Immagine da Youtube)

Sicché, se per “segreti” il dott. Palamara intende lo strapotere della Magistratura, possiamo dire che si tratta di segreti solo per chi coltiva l’antico costume del “non c’ero, e se c’ero, dormivo”.

L’unica questione di rilievo, qui e oggi, nel 2021, non è “se”, come scrive Palamara, la Magistratura sia “una macchina molto più potente del potere democratico e legittimo”, o “come” e “perché” questo sia successo. Ma perché gli italiani se la raccontano, e fingono, come si dice, di cadere dal pero.

Afferma ancora Palamara, in sintesi, che, “Il centro del Sistema” sono le “correnti”, e che i magistrati italiani usano indagini e processi come “i politici” usano gli appalti: per uso e abuso personale. Si scambiano le carriere, si ricattano, orientano la pubblica opinione, il corso della politica democratica, attraverso tresche mediatiche: “una procura, un giornale amico, un partito che fa da spalla politica”, e il gioco comincia.

E precisa: ma “Palamara non si è svegliato una mattina e ha inventato il sistema delle correnti. Ma ha agito e ha operato facendo accordi per trovare un equilibrio e gestire il potere interno alla magistratura”. E sarebbe questo, il segreto? Perchè, qualcuno può pensare che entro un’istituzione con circa 9000 addetti, arriva uno, e fa tutto da solo? Peraltro, “gli scambi”, postulano banalmente una pluralità più o meno ampia.

Aggiunge il Nostro: “Magistratura democratica è l’embrione del sistema”.

E dove sarebbe la novità, chiedo scusa? Ancora nel 2004, un autorevole magistrato e storico come Romano Canosa (non Berlusconi, per dire) fondatore di questa nota “corrente”, le cui opere sono citate in tutti gli scritti (dai saggi: cospicui quelli dei Professori Carlo Guarneri e Giuseppe Di Federico –questi anche Consigliere del CSM-, agli articoli di giornale) che hanno cercato di occuparsi dell’argomento nei soliti ultimi trent’anni, poteva intitolare un Saggio: Dalla Classe alla Corporazione: e sapendo bene quale profondo significato rivestano tanto la parola “Classe”, quanto la parola “Corporazione”. Le parole conclusive di quell’opera, tenuto conto di una involuzione già in atto dalla fine degli Anni ’80, sono che “essa [MD] potrebbe a buon diritto essere considerata un pericolo per lo stesso sistema democratico-rappresentativo, nel quale la grandissima maggioranza degli italiani aspira a continuare a vivere”. E lasciamo stare tutto quello che, nella predetta stagione di Mani Pulite e dei Grandi Processi (perciò, fino all’altroieri), si documentò su questa “novità”, risalendo, peraltro, fino ai “ruggenti” Anni ’70 del Novecento.   

Perciò, l’interesse di questo libro non risiede in chi scrive e nelle sue pretese “novità”. Ci sono, certo, una quantità di nomi, di “situazioni”. Ma senza avere presente tutto l’insieme di minuti meccanismi sottintesi (legislativi, amministrativi e di prassi, relativi alle indagini preliminari, al dibattimento, alla carriera, al quadro politico nella sua sempre mutevole configurazione di soggetto e di atti), mantiene una natura effettivamente criptica, quasi di una “messaggistica esoterica”, rivolta a “chi ha orecchie per intendere”. E ciò che affiora in superficie si risolve in puro pettegolezzo (indipendentemente dai meriti giornalistici di Sallusti, che cerca di fare il suo mestiere): cene, “incontri”, “chat” (e forse questo spiega la larga curiosità suscitata).

L’interesse, semmai, risiede negli italiani che, sulla Magistratura, pretendono di cadere dal pero, come si diceva. Ne basti solo un’altra, che mette in luce la strutturale ambiguità di queste “novità”.

A proposito di una famosa (e ci verrebbe quasi da dubitare che sia tale, a questo punto) strage, quella di Via D’Amelio, oggetto, come si legge in una sentenza “freelance” (nel Processo Borsellino Quater), di “uno dei più gravi depistaggi della storia giudiziaria italiana“, si è appena saputo (archiviazione di poche settimane fa: solo qualche “anomalia”, suvvia!), che tutti poteva riguardare, questo depistaggio, tranne i magistrati della Procura di Caltanissetta del tempo.

Palermo, 19 luglio, 1992: Via d’Amelio a Palermo pochi minuti dopo l’esplosione che uccide Paolo Borsellino e la sua scorta

Ora, di un’indagine, e di una fonte di prova, specie così delicata come fu Scarantino, i magistrati di una Procura, peraltro a norma di Codice, sono semplicemente i re, gli assoluti e incontrastabili dominatori. Palamara, in questa rassegna dei “segreti” togati italiani, sul punto non dice nulla. Si limita a comunicarci che il dott. Di Matteo (uno dei magistrati che si occuparono delle indagini di cui sopra) era inviso “al sistema delle correnti”, e che, per questo, la sua nomina alla Direzione dell’Amministrazione Penitenziaria, un paio di anni fa, sarebbe stata impedita.  

Fiammetta Borsellino, che di simili nebulose poco si cura, riferendosi a quella archiviazione, ci ha consegnato questa frase, nitida, terribile e diretta: “Faranno i conti con la propria coscienza”.

Ecco il succo della storia. La coscienza: morale, civile degli italiani. Perché nessun magistrato-pentito, o anche non pentito, potrà fare al nostro posto quello che non vogliamo fare: diventare liberi, civili e responsabili. Sulla “macchina molto più potente del potere democratico e legittimo”, “svelata” da Palamara, abbiamo saputo, e finto di non sapere. Visto, e finto di non vedere. Abbiamo recitato una parte, indicibilmente ipocrita e miserabile: dentro e fuori i tribunali.

Fatte le debite proporzioni, come i bravi tedeschi che si raccontavano fosse neve, e non cenere umana, quella che abbondantemente copriva le campagne intorno ai Lager, pretendendo che, dopo, qualcuno gli credesse.

E stiamo continuando: noi, italiani dalla memoria corta e dalla coscienza infelice.

 

 

 

Share on FacebookShare on Twitter
Fabio Cammalleri

Fabio Cammalleri

Il potere di giudicare e condannare una persona è, semplicemente, il potere. Niente può eguagliare la forza ambigua di un uomo che chiude in galera un altro uomo. E niente come questa forza tende ad esorbitare. Così, il potere sulla pena, nata parte di un tutto, si fa tutto. Per tutti. Da avvocato, negli anni, temo di aver capito che, per fronteggiare un simile disordine, in Italia non basti più la buona volontà: i penalisti, i garantisti, cioè, una parte. Forse bisognerebbe spogliarsi di ogni parzialità, rendendosi semplicemente uomini. Memore del fatto che Gesù e Socrate, imputati e giudicati rei, si compirono senza scrivere una riga, mi rivolgo alla pagina con cautela. Con me c’è Silvia e, con noi, Francesco e Armida, i nostri gemelli.

DELLO STESSO AUTORE

Ilda Boccassini: va bene il libro, ma ora occorre la verità oltre la memoria

Ilda Boccassini: va bene il libro, ma ora occorre la verità oltre la memoria

byFabio Cammalleri
La cosiddetta trattativa tra Stato e Mafia: un tentativo totalitario

La cosiddetta trattativa tra Stato e Mafia: un tentativo totalitario

byFabio Cammalleri

A PROPOSITO DI...

Tags: Alessandro SallustiANMcaso PalamaraGiustizia e politicagiustizia in crisigiustizia italianaIl Sistema. La storia segreta della magistraturaLuca Palamara
Previous Post

L’amore a San Valentino al tempo del Covid con una ex single non più indifesa

Next Post

Attila in monopattino ormai flagello delle strade d’Italia e se sfreccia a New York…

DELLO STESSO AUTORE

Gioie e dolori al Pride 2021: dopo i festeggiamenti, gli scontri con la NYPD

Il reato-padagogo e il DDL Zan: difendere valori giusti senza il tic della galera

byFabio Cammalleri
I “libricini” scritti sui siciliani per preparare le truppe Alleate allo sbarco in Italia

I “libricini” scritti sui siciliani per preparare le truppe Alleate allo sbarco in Italia

byFabio Cammalleri

Latest News

L’idea di Erik Prince: “Un esercito di privati cittadini per fermare i clandestini”

ICE Agents Arrest Migrants as They Leave Immigration Court in Manhattan

byDavid Mazzucchi
Barron Trump brilla a cena: il giovane si distingue per le sue battute autoironiche

Rumors of Barron Trump’s Rejection from Harvard Are Not True, White House Says

byJonathan Baldino

New York

Crypto Kidnapping of Italian Citizen in SoHo: Swiss Trader Surrenders

Crypto Kidnapping of Italian Citizen in SoHo: Swiss Trader Surrenders

byMaria Nelli
Crypto shock a SoHo: si chiude il cerchio sul sequestro del “turista” italiano

Crypto shock a SoHo: si chiude il cerchio sul sequestro del “turista” italiano

byMaria Nelli

Italiany

Italy on Madison, la facciata della sede dell’Italian Trade Agency trasformata per tre giorni in una casa italiana.

Erica Di Giovancarlo (ITA): “Italian lifestyle è un modo di vivere”

byMonica Straniero
Il Prosecco italiano conquista i cuori delle donne USA

Il Prosecco italiano conquista i cuori delle donne USA

byAndrea Zaghi
Next Post
Ha ragione Bruni, con i ristoranti semi-chiusi, rischiamo tutti di perdere New York

Attila in monopattino ormai flagello delle strade d'Italia e se sfreccia a New York...

La Voce di New York

Editor in Chief:  Giampaolo Pioli   |   English Editor: Grace Russo Bullaro   |   Founded by Stefano Vaccara

Editor in Chief:  Giampaolo Pioli
—
English Editor: Grace Russo Bullaro
—
Founded by Stefano Vaccara

  • New York
    • Eventi a New York
  • Onu
  • News
    • Primo Piano
    • Politica
    • Voto Estero
    • Economia
    • First Amendment
  • People
    • Nuovo Mondo
  • Arts
    • Arte e Design
    • Spettacolo
    • Musica
    • Libri
    • Lingua Italiana
  • Lifestyles
    • Fashion
    • Scienza e Salute
    • Sport
    • Religioni
  • Food & Wine
  • Travel
    • Italia
  • Mediterraneo
  • English
  • Search/Archive
  • About us
    • Editorial Staff
    • President
    • Administration
    • Advertising

VNY Media La Voce di New York © 2016 / 2025 — La testata fruisce dei contributi diretti editoria d.lgs. 70/2017
Main Office: 230 Park Avenue, 21floor, New York, NY 10169 | Editorial Office/Redazione: UN Secretariat Building, International Press Corps S-301, New York, NY 10017 | 112 East 71, Street Suite 1A, New York, NY 10021

VNY Media La Voce di New York © 2016 / 2025
La testata fruisce dei contributi diretti editoria d.lgs. 70/2017

Main Office: 230 Park Avenue, 21floor, New York, NY 10169 | Editorial Office/Redazione: UN Secretariat Building, International Press Corps S-301, New York, NY 10017 | 112 East 71, Street Suite 1A, New York, NY 10021

Welcome Back!

Login to your account below

Forgotten Password?

Retrieve your password

Please enter your username or email address to reset your password.

Log In
La Voce di New York
Gestisci Consenso
Per fornire le migliori esperienze, utilizziamo tecnologie come i cookie per memorizzare e/o accedere alle informazioni del dispositivo. Il consenso a queste tecnologie ci permetterà di elaborare dati come il comportamento di navigazione o ID unici su questo sito. Non acconsentire o ritirare il consenso può influire negativamente su alcune caratteristiche e funzioni.
Funzionale Always active
L'archiviazione tecnica o l'accesso sono strettamente necessari al fine legittimo di consentire l'uso di un servizio specifico esplicitamente richiesto dall'abbonato o dall'utente, o al solo scopo di effettuare la trasmissione di una comunicazione su una rete di comunicazione elettronica.
Preferenze
L'archiviazione tecnica o l'accesso sono necessari per lo scopo legittimo di memorizzare le preferenze che non sono richieste dall'abbonato o dall'utente.
Statistiche
L'archiviazione tecnica o l'accesso che viene utilizzato esclusivamente per scopi statistici. L'archiviazione tecnica o l'accesso che viene utilizzato esclusivamente per scopi statistici anonimi. Senza un mandato di comparizione, una conformità volontaria da parte del vostro Fornitore di Servizi Internet, o ulteriori registrazioni da parte di terzi, le informazioni memorizzate o recuperate per questo scopo da sole non possono di solito essere utilizzate per l'identificazione.
Marketing
L'archiviazione tecnica o l'accesso sono necessari per creare profili di utenti per inviare pubblicità, o per tracciare l'utente su un sito web o su diversi siti web per scopi di marketing simili.
Manage options Manage services Manage {vendor_count} vendors Read more about these purposes
Visualizza preferenze
{title} {title} {title}
La Voce di New York
Gestisci Consenso
Per fornire le migliori esperienze, utilizziamo tecnologie come i cookie per memorizzare e/o accedere alle informazioni del dispositivo. Il consenso a queste tecnologie ci permetterà di elaborare dati come il comportamento di navigazione o ID unici su questo sito. Non acconsentire o ritirare il consenso può influire negativamente su alcune caratteristiche e funzioni.
Funzionale Always active
L'archiviazione tecnica o l'accesso sono strettamente necessari al fine legittimo di consentire l'uso di un servizio specifico esplicitamente richiesto dall'abbonato o dall'utente, o al solo scopo di effettuare la trasmissione di una comunicazione su una rete di comunicazione elettronica.
Preferenze
L'archiviazione tecnica o l'accesso sono necessari per lo scopo legittimo di memorizzare le preferenze che non sono richieste dall'abbonato o dall'utente.
Statistiche
L'archiviazione tecnica o l'accesso che viene utilizzato esclusivamente per scopi statistici. L'archiviazione tecnica o l'accesso che viene utilizzato esclusivamente per scopi statistici anonimi. Senza un mandato di comparizione, una conformità volontaria da parte del vostro Fornitore di Servizi Internet, o ulteriori registrazioni da parte di terzi, le informazioni memorizzate o recuperate per questo scopo da sole non possono di solito essere utilizzate per l'identificazione.
Marketing
L'archiviazione tecnica o l'accesso sono necessari per creare profili di utenti per inviare pubblicità, o per tracciare l'utente su un sito web o su diversi siti web per scopi di marketing simili.
Manage options Manage services Manage {vendor_count} vendors Read more about these purposes
Visualizza preferenze
{title} {title} {title}
No Result
View All Result
  • Home
  • New York
  • Onu
  • News
    • Primo Piano
    • Politica
    • Economia
    • First Amendment
  • Arts
    • Arte e Design
    • Spettacolo
    • Musica
    • Libri
  • Lifestyles
    • Fashion
    • Scienza e Salute
    • Sport
    • Religioni
  • Food & Wine
    • Cucina Italiana
  • Travel
    • Italia
  • Video
  • English
    • Arts
    • Business
    • Entertainment
    • Food & Wine
    • Letters
    • Lifestyles
    • Mediterranean
    • New York
    • News
  • Subscribe for only $6/Year

© 2016/2022 VNY Media La Voce di New York

Are you sure want to unlock this post?
Unlock left : 0
Are you sure want to cancel subscription?