Founded by Stefano Vaccara

Subscribe for only $6/Year
  • Login

Editor in Chief: Giampaolo Pioli

VNY La Voce di New York

The First Italian English Digital Daily in the US

English Editor: Grace Russo Bullaro

  • Home
  • New York
  • Onu
  • News
  • People
  • Arts
  • Lifestyles
  • Food & Wine
  • Travel
  • Sport
  • Video
  • English Edition
No Result
View All Result
VNY
  • Home
  • New York
  • Onu
  • News
  • People
  • Arts
  • Lifestyles
  • Food & Wine
  • Travel
  • Sport
  • Video
  • English Edition
No Result
View All Result
VNY La Voce di New York
No Result
View All Result
in
Libri
October 6, 2017
in
Libri
October 6, 2017
0

“Sangue giusto”: un affresco italiano dal colonialismo all’immigrazione

Il nuovo romanzo di Francesca Melandri, edito da Rizzoli, è uno specchio dell'Italia di oggi, dalle tangenti alle angherie della burocrazia

Marco PontonibyMarco Pontoni
“Sangue giusto”: un affresco italiano dal colonialismo all’immigrazione

Francesca Melandri, autrice del libro "Sangue giusto" (Ed. Rizzoli)

Time: 5 mins read

È il 29 agosto 2010, quello che la stampa italiana definì “il giorno del Gheddafi show”. Roma si è preparata per accogliere il leader libico in maniera non molto diversa da quella in uso nelle capitali africane in occasione di visite importanti, a partire dalle strade sgomberate per far passare senza intoppi il corteo delle auto blu.  Ne fa le spese anche la Panda di Ilaria, parcheggiata come tante altre sul Lungotevere, rimossa e portata al deposito comunale, collocato da un urbanista sadico in un angolo remoto di periferia.

Rabbiosa “come un toro durante la corrida”, Ilaria sale i sei piani di scale che la separano dal suo appartamento all’Esquilino, superando al primo piano il dormitorio dei bengalesi, al secondo il Bed & Breakfast abusivo e così via. In cima, sul pianerottolo, la sorpresa. Un ragazzo di pelle scura, sui venticinque anni, le gambe lunghe, l’occhio destro leggermente pesto. Dice di chiamarsi Shimeta Ietmgeta Attilaprofeti e di venire dall’Etiopia: in questo modo, le cambia per sempre la vita. Perchè Attilio Profeti è il nome del padre di Ilaria. Quel padre che da giovane è stato in Etiopia, durante la breve, sanguinosa parentesi coloniale italiana, e ci è tornato anche più tardi, con una delegazione della cooperazione internazionale, durante gli anni della dittatura di Mengistu (marxista, e abbastanza abile da intrattenere buoni rapporti con un’Europa che, come si ricorderà, organizzò per il suo paese il primo Live Aid). Questo ragazzo che ha attraversato i deserti ed è approdato in Italia su un barcone, a quanto pare è legato a Ilaria da un legame di sangue. Ma è il sangue giusto? Ed è abbastanza perché lei possa definirsi, nei suoi confronti, “zia”?

Il nuovo romanzo di Francesca Melandri, Sangue giusto, conferma tutto il buono già presente nei precedenti lavori della scrittrice, Eva dorme, che metteva a fuoco un altro pezzo di storia italiana dimenticata, quella dell’Alto Adige/Südtirol, e Più alto del mare, ambientato in un carcere di massima sicurezza. I temi sono tutti presenti fin dall’inizio. Il colonialismo fascista in Etiopia, in primo luogo, quel colonialismo che per tanto tempo la paciosa, accomodante “Italia profonda” ha messo da parte, ha accantonato in un angolo della memoria, perché strideva con il mito degli “italiani brava gente”, fascisti sì, ma non razzisti, e poi in fondo, abbiamo pur costruito in Africa strade e ponti, no? Ma questo non è un romanzo storico. Nelle sue 521 pagine ritroviamo l’Italia di oggi, quella dei governi Berlusconi, delle tangenti e degli immigrati, delle angherie burocratico-amministrative e dei quartieri romani che cambiano volto e vocazioni, a partire appunto dall’Esquilino.

Un romanzo importante,  insomma, Sangue giusto, uno dei migliori usciti in Italia in questo 2017. Ma anche un romanzo accessibile, tutto centrato sulla trama, su una vicenda raccontata con la perizia di chi di mestiere fa da trent’anni anche la sceneggiatrice, e dunque sa come dosare gli ingredienti giusti per tenere il lettore incollato alle pagine.

La storia attraversa le vite dei suoi personaggi, ma non vi è un determinismo implicito in questo incontro. L’autrice sembra essere più interessata a chi porta più di un nome sui suoi documenti, a chi è su una soglia, sospeso fra mondi diversi. Già in Eva dorme aveva già scritto di quelli che un grande altoatesino, Alexander Langer, ha definito “traditori che hanno conservato un’appartenenza”: penso, ad esempio, alla figura di un sudtirolese che, pur avendo subito al pari degli altri le angherie dell’occupazione italiana e del fascismo (fino alla negazione della propria lingua madre, all’italianizzazione forzata di nomi e cognomi) intravvede una possibilità diversa rispetto a quella prospettatagli dai suoi connazionali irredentisti. E, in maniera assolutamente pionieristica, apre il primo, rudimentale, impianto sciistico, per un turismo ancora tutto da inventare.

La presentazione del libro “Sangue giusto” a Borgo Valgusana: a sinistra Pino Loperfido, a destra Francesca Melandri (Foto VNY / M.P)

Qualcosa del genere avviene anche qui: nel prosieguo della vicenda innescata dall’arrivo a Roma del ragazzo africano, tutti sono costretti a cambiare, a rimettersi in discussione, a ripensare se stessi e gli altri (o in ragione degli altri). I personaggi di Melandri hanno spesso anche qualcosa da nascondere, pur sforzandosi di non pensarci troppo: può essere un figlio avuto in circostanze particolari, ma può essere anche un amante, come nel caso di Ilaria, o persino qualcosa su di sé, sul proprio vissuto, un’esagerazione, un’iperbole a cui si è dovuti ricorrere per avere una nuova chance, quella chance che altrimenti il sistema giuridico italiano potrebbe decidere di negare, ai vari Shimeta Attilaprofeti in attesa del riconoscimento dello status di rifugiato. A rendere la trama interessante sono le deformazioni prodotte da questo gioco di specchi, ad un livello immediatamente sottostante rispetto a quello di scrittura di per sé limpida, cristallina.

Muammar Gheddafi, colonnello a capo della Libia fino al 20 ottobre 2011, quando fu catturato e ucciso

Però ha scritto un romanzo, non un libro di storia (quelli definitivi li ha già pubblicati da tempo Angelo del Boca, che si è battuto per anni affinché l’Italia ammettesse ad esempio l’uso dei gas asfissianti durante la campagna d’Etiopia). Ed un romanzo ha un dovere, sopra ogni altro: quello di illuminare l’animo umano, che raramente è solo nero o solo bianco. Da questo punto di vista il personaggio di Attilio Profeti è emblematico: figlio di un ferroviere, già fascista, autore persino di un libello che condanna la mescolanza del sangue italiano con quello etiope, proprio mentre in Africa mette al mondo un figlio con una ragazza locale, in seguito si fa passare per partigiano, e scalando un gradino via l’altro, approda ad una comoda, redditizia posizione nel sottobosco della politica romana. Energico, spregiudicato, refrattario all’introspezione, Profeti nella sua lunga vita ha sposato due donne e ha messo al mondo diversi figli “ufficiali”, regalando ad ognuno di essi un domicilio all’Esquilino. Viceversa, non ha mai riconosciuto quello avuto in Etiopia. Ma, molti anni dopo, è riuscito con notevole sangue freddo a tirarlo fuori dalle prigioni di Mengistu; ed è riuscito parimenti a “comprare” da un ministro etiope i documenti necessari ad un ex-commilitone insabbiato nel paese africano, affinché possa tornare in Italia con il resto della famiglia, cosa tutt’altro che scontata in epoca di dittatura.

“Attilio Profeti  – ha detto Melandri in una delle tante presentazioni del suo libro che si tengono in queste settimane in Italia (io ho assistito a quella di Borgo Valsugana, introdotta da Pino Loperfido) – non è un personaggio estremo. Non è un combattente per la libertà ma non è neanche un mostro. Non è un partigiano e non è neanche un  torturatore repubblichino. E’ ciò che è stata la maggioranza degli italiani, prima grigiamente fascisti, e poi di colpo non più. Attillo Profeti non viene mai messo alla prova dal destino e quindi di non deve mai interrogarsi sul serio. Ciò lo rende al tempo stesso irresistibile e insopportabile. Nell’85, a molti anni dalla sua giovanile avventura coloniale, ritorna anche in Africa, all’epoca della legge Craxi sulla cooperazione allo sviluppo, che ha consentito ruberie di ogni sorta, sempre con questa baldanza superficiale che caratterizza gli italiani”.

Baldanza superficiale è una definizione perfetta degli italiani. Anche di  quelli che in queste stesse settimane stanno tergiversando sullo ius soli, cioè sul diritto di chi è nato e cresciuto in Italia ad essere riconosciuto pienamente come italiano, a prescindere dal suo sangue.

“Quando ho iniziato a scrivere il libro, nel 2012, non avrei mai pensato che 5 anni dopo la legge non sarebbe ancora stata approvata. Mentre la Bossi-Fini rimane ancora lì, rendendo di fatto impossibile migrare in maniera legale. Una cosa stupidissima perché ha impedito finora anche di esercitare un controllo su chi arrivava nel nostro Paese”. Parole sacrosante.

Francesca Melandri, Sangue giusto, Rizzoli, 2017.

Share on FacebookShare on Twitter
Marco Pontoni

Marco Pontoni

Sono nato in Sudtirolo 50 anni fa, terra di confine, un po' italiana e un po' tedesca. Faccio il giornalista e ho sempre avuto un feeling per la narrazione. Ho realizzato video e reportages sulla cooperazione allo sviluppo in varie parti del mondo. Finalista al Premio Calvino, ho pubblicato il romanzo Music Box e, con lo pesudonimo di Henry J. Ginsberg, la raccolta di racconti Vengo via con te, tradotta negli USA dalla Lighthouse di NYC con il titolo Run Away With Me. Ho da sempre una sconfinata passione per gli autori americani, Lou Reed, l'Africa, la fotografia, i viaggi e camminare.

DELLO STESSO AUTORE

Il paradosso Salvini e dei suoi “squadristi patridioti”: un pericolo per la democrazia

Come siamo arrivati al politico Salvini uno di noi, il declino che ben ci rappresenta

byMarco Pontoni
We Shall Not Be Moved. Un libro e 4 CD per raccontare l’America che resiste

We Shall Not Be Moved. Un libro e 4 CD per raccontare l’America che resiste

byMarco Pontoni

A PROPOSITO DI...

Tags: francesca melandriGheddafiimmigrazioneItalialibrilibri italianisangue giusto
Previous Post

Savinio al CIMA di New York: l’angelo dell’arte “caduto” da un cielo a sé

Next Post

Finazzer Flory con l’universalità di Verdi sulla Quinta Avenue di New York

DELLO STESSO AUTORE

Ritorno a Fascaray: un libro sull’identità, un affresco scozzese

Ritorno a Fascaray: un libro sull’identità, un affresco scozzese

byMarco Pontoni
Franco Battiato alla Highline Balloroom, New York. Foto: Tomas Fanutza

Quando Franco Battiato annunciò “L’era del Cinghiale Bianco” postmoderno

byMarco Pontoni

Latest News

Il premier Schoof si dimette, al via la crisi in Olanda

Il premier Schoof si dimette, al via la crisi in Olanda

byAnsa
More U.S. Teens Are Turning to Weight-Loss Drugs

More U.S. Teens Are Turning to Weight-Loss Drugs

byAmelia Tricante

New York

© Roger Ballen, One Arm Goose, 2004. Courtesy the artist. In mostra: Animalism, Mattatoio di Roma, Padiglione 9A

Roger Ballen al Mattatoio: l’inconscio arriva da New York

byMonica Straniero
Ritorna il Covid? La curva sale: serve un ultimo sforzo per uscire dal tunnel

New COVID Variant Detected in NYC Amid Concerns Over Vaccine Access

byAmelia Tricante

Italiany

Italy on Madison, la facciata della sede dell’Italian Trade Agency trasformata per tre giorni in una casa italiana.

Erica Di Giovancarlo (ITA): “Italian lifestyle è un modo di vivere”

byMonica Straniero
Il Prosecco italiano conquista i cuori delle donne USA

Il Prosecco italiano conquista i cuori delle donne USA

byAndrea Zaghi
Next Post
Finazzer Flory con l’universalità di Verdi sulla Quinta Avenue di New York

Finazzer Flory con l'universalità di Verdi sulla Quinta Avenue di New York

La Voce di New York

Editor in Chief:  Giampaolo Pioli   |   English Editor: Grace Russo Bullaro   |   Founded by Stefano Vaccara

Editor in Chief:  Giampaolo Pioli
—
English Editor: Grace Russo Bullaro
—
Founded by Stefano Vaccara

  • New York
    • Eventi a New York
  • Onu
  • News
    • Primo Piano
    • Politica
    • Voto Estero
    • Economia
    • First Amendment
  • People
    • Nuovo Mondo
  • Arts
    • Arte e Design
    • Spettacolo
    • Musica
    • Libri
    • Lingua Italiana
  • Lifestyles
    • Fashion
    • Scienza e Salute
    • Sport
    • Religioni
  • Food & Wine
  • Travel
    • Italia
  • Mediterraneo
  • English
  • Search/Archive
  • About us
    • Editorial Staff
    • President
    • Administration
    • Advertising

VNY Media La Voce di New York © 2016 / 2025 — La testata fruisce dei contributi diretti editoria d.lgs. 70/2017
Main Office: 230 Park Avenue, 21floor, New York, NY 10169 | Editorial Office/Redazione: UN Secretariat Building, International Press Corps S-301, New York, NY 10017 | 112 East 71, Street Suite 1A, New York, NY 10021

VNY Media La Voce di New York © 2016 / 2025
La testata fruisce dei contributi diretti editoria d.lgs. 70/2017

Main Office: 230 Park Avenue, 21floor, New York, NY 10169 | Editorial Office/Redazione: UN Secretariat Building, International Press Corps S-301, New York, NY 10017 | 112 East 71, Street Suite 1A, New York, NY 10021

Welcome Back!

Login to your account below

Forgotten Password?

Retrieve your password

Please enter your username or email address to reset your password.

Log In
La Voce di New York
Gestisci Consenso
Per fornire le migliori esperienze, utilizziamo tecnologie come i cookie per memorizzare e/o accedere alle informazioni del dispositivo. Il consenso a queste tecnologie ci permetterà di elaborare dati come il comportamento di navigazione o ID unici su questo sito. Non acconsentire o ritirare il consenso può influire negativamente su alcune caratteristiche e funzioni.
Funzionale Always active
L'archiviazione tecnica o l'accesso sono strettamente necessari al fine legittimo di consentire l'uso di un servizio specifico esplicitamente richiesto dall'abbonato o dall'utente, o al solo scopo di effettuare la trasmissione di una comunicazione su una rete di comunicazione elettronica.
Preferenze
L'archiviazione tecnica o l'accesso sono necessari per lo scopo legittimo di memorizzare le preferenze che non sono richieste dall'abbonato o dall'utente.
Statistiche
L'archiviazione tecnica o l'accesso che viene utilizzato esclusivamente per scopi statistici. L'archiviazione tecnica o l'accesso che viene utilizzato esclusivamente per scopi statistici anonimi. Senza un mandato di comparizione, una conformità volontaria da parte del vostro Fornitore di Servizi Internet, o ulteriori registrazioni da parte di terzi, le informazioni memorizzate o recuperate per questo scopo da sole non possono di solito essere utilizzate per l'identificazione.
Marketing
L'archiviazione tecnica o l'accesso sono necessari per creare profili di utenti per inviare pubblicità, o per tracciare l'utente su un sito web o su diversi siti web per scopi di marketing simili.
Manage options Manage services Manage {vendor_count} vendors Read more about these purposes
Visualizza preferenze
{title} {title} {title}
La Voce di New York
Gestisci Consenso
Per fornire le migliori esperienze, utilizziamo tecnologie come i cookie per memorizzare e/o accedere alle informazioni del dispositivo. Il consenso a queste tecnologie ci permetterà di elaborare dati come il comportamento di navigazione o ID unici su questo sito. Non acconsentire o ritirare il consenso può influire negativamente su alcune caratteristiche e funzioni.
Funzionale Always active
L'archiviazione tecnica o l'accesso sono strettamente necessari al fine legittimo di consentire l'uso di un servizio specifico esplicitamente richiesto dall'abbonato o dall'utente, o al solo scopo di effettuare la trasmissione di una comunicazione su una rete di comunicazione elettronica.
Preferenze
L'archiviazione tecnica o l'accesso sono necessari per lo scopo legittimo di memorizzare le preferenze che non sono richieste dall'abbonato o dall'utente.
Statistiche
L'archiviazione tecnica o l'accesso che viene utilizzato esclusivamente per scopi statistici. L'archiviazione tecnica o l'accesso che viene utilizzato esclusivamente per scopi statistici anonimi. Senza un mandato di comparizione, una conformità volontaria da parte del vostro Fornitore di Servizi Internet, o ulteriori registrazioni da parte di terzi, le informazioni memorizzate o recuperate per questo scopo da sole non possono di solito essere utilizzate per l'identificazione.
Marketing
L'archiviazione tecnica o l'accesso sono necessari per creare profili di utenti per inviare pubblicità, o per tracciare l'utente su un sito web o su diversi siti web per scopi di marketing simili.
Manage options Manage services Manage {vendor_count} vendors Read more about these purposes
Visualizza preferenze
{title} {title} {title}
No Result
View All Result
  • Home
  • New York
  • Onu
  • News
    • Primo Piano
    • Politica
    • Economia
    • First Amendment
  • Arts
    • Arte e Design
    • Spettacolo
    • Musica
    • Libri
  • Lifestyles
    • Fashion
    • Scienza e Salute
    • Sport
    • Religioni
  • Food & Wine
    • Cucina Italiana
  • Travel
    • Italia
  • Video
  • English
    • Arts
    • Business
    • Entertainment
    • Food & Wine
    • Letters
    • Lifestyles
    • Mediterranean
    • New York
    • News
  • Subscribe for only $6/Year

© 2016/2022 VNY Media La Voce di New York

Are you sure want to unlock this post?
Unlock left : 0
Are you sure want to cancel subscription?