Il protagonista del romanzo di Jeffery Deaver, La bambola che dorme (in edizione originale The Sleeping Doll) è un quarantenne dalla voce calma e uno sguardo di un blu profondo. Daniel Pell, questo il suo nome, è noto come il figlio di Manson (Charles Manson, il famoso santone-killer di massa, n.d.r.), ma potrebbe passare per un soggetto innocuo, colto e affascinante, se non fosse per i quattro capi d'accusa per omicidio di primo grado e omicidio colposo di cui si è dimostrato colpevole.

San Luis Obispo, California
La prima scena del libro ha luogo a 50 chilometri da Salinas in una stanza della massima sicurezza riservata agli interrogatori. Pell ha già scontato otto anni del suo ergastolo e deve essere processato per un altro delitto irrisolto. A metterlo sotto torchio è Kathryn Dance, agente del California Bureau of Investigation ed esperta in cinesica. Kathryn è una maga nel leggere il comportamento non verbale, tanto che i suoi colleghi la chiamano lie detector. Ma questa volta non si tratta di un criminale come gli altri: Pell ha un'intelligenza fuori dal comune e quando la poliziotta si rende conto dell'inganno che ha messo in scena, è troppo tardi. Il pluriomicida è riuscito ad evadere.
Inizia l'inseguimento di quello che i media hanno soprannominato il figlio di Manson a causa delle analogie tra la sua vita e quella dell'assassino di Sharon Tate. Il teatro di questa fuga à bout de souffle è una California dalla bellezza ignara; il lettore di questo thriller così, oltre a restare inesorabilmente intrappolato nell'intreccio narrativo, ha l'occasione di intraprendere un viaggio immaginario attraversato i luoghi reali toccati dalla fuga. Deaver sceglie una California che risulta al tempo stesso familiare ed imprevedibile, quasi inquietante. Vale allora la pena ripercorrere i luoghi raccontati nelle pagine dello scrittore che il regista Dario Argento ha definito “l’autore di thriller più amato nel mondo, lo spettacolare inventore di meccanismi perfetti, lo scrittore che ad ogni pagina ci accompagna nei meandri dei nostri incubi e ogni volta li rischiara alla luce dell’intelligenza dei suoi personaggi”.

Point Lobos, California
La prima tappa per il latitante è Salinas; Deaver la descrive come “l'insalatiera nazionale” e in effetti la cittadina è famosa per i suoi vigneti, la produzione di verdure e di fiori. A 8 miglia dall'Oceano e con un clima mite, Salinas è anche l'ambientazione scelta dal premio nobel John Steinbeck per molti dei suoi romanzi.
La caccia all'uomo e alla sua complice venticinquenne, bionda e completamente soggiogata, continua per Moss Landing, a Nord di Monterey. É in questo scorcio selvaggio, dove è possibile avvistare cetacei e lontre marine, che l'insolita coppia si reca per mangiare dei sand dabs. Questo pesce dal sapore delicato, tipico del Pacifico, è infatti il piatto preferito del criminale. Il ristorante che nel libro si chiama Jack's, potrebbe essere ispirato al celebre e apprezzatissimo Phil's Fish Market di Moss Landing.
Ma il Pifferaio Magico dalla Monterey Bay, che sembra anticipare puntualmente le mosse dell'agente Dance, carismatico all'inverosimile e pieno di risorse, balza in auto alla volta della Highway 1. Il lettore viene proiettato sulla statale che percorre buona parte della West Coast: la State Route 1, famosa per il suo carattere scenografico, attraversa alcune tra le aree più belle del litorale, in particolare nel tratto di Big Sur, tra San Luis Obispo e Carmel.

State Route 1, Bixby Creek Bridge, California
Altra tappa dell'inseguimento è un motel nella pittoresca Pacific Grove. Le scogliere bianche sulle quali si infrange l'Oceano, il colore smeraldo delle acque cristalline e i prati dai fiori violacei creano un quadro perfetto per una sosta dal continuo tallonamento. Nella quiete più totale i complici attraversano il parco di Asilomar, mecca per surfisti incalliti. Qui in primavera le farfalle monarca, con le loro ali arancioni e nere, simili alle vetrate di una cattedrale legate a piombo, volteggiano numerose sul paesaggio silenzioso.
L'agente Dance però non si dà per vinta e parte alla ricerca di una dei membri della Famiglia, il gruppo fondato da Pell, otto anni prima, in perfetto stile mansoniano. “Ci sono due strade per arrivare a San José da Monterey. Si può prendere la Highway 1, che percorre tortuosa la costa passando da Santa Cruz, quindi tagliare per la vertiginosa 17 e attraversare Los Gatos. Oppure si può scegliere la scorciatoia della 156 fino alla 101 e, se si viaggia su un'auto ufficiale, premere l'acceleratore a piacimento e arrivare a destinazione in un'ora”. Kathryn sceglie la seconda, passando per Gilroy, patria dell'aglio, Castroville, terra di carciofi e infine Watsonville, distesa di frutti di bosco e funghi. Come scrive Deaver, si tratta di cittadine ospitali, autentiche e con una ricca tradizione storica.
Il fascino di Pell può arrivare a sedurre anche i suoi lettori, ma la sua efferatezza è inarrestabile; ne sarà testimone inconsapevole la magnifica Carmel. Questa piccola cittadina esclusiva vanta una vivace comunità artistica oltre che le lunghe spiagge bianche lambite dall'Oceano che l'hanno resa rinomata.

Moss landing Harbor, California
Grazie al lavoro della poliziotta, il significato della parola “famiglia” viene sondato in tutte le sue sfaccettature; lo scenario di quest'elaborazione, che si rivelerà cruciale per la risoluzione del caso, avviene in un residence in stile Tudor a Point Lobos. Si tratta di una riserva naturale dai paesaggi che lasciano letteralmente senza fiato; qui le acque smeraldine ospitano un ambiente popolato da delfini, balene, leoni marini e svariate specie volatili.
Nel frattempo un misterioso personaggio guida in direzione Vallejo Springs. Questa località della Napa Valley è celebre per i vigneti che vi si estendono a perdita d'occhio. Le colline dal profilo dolce ricordano quelle della Toscana, ma la ragione per cui l'uomo decide di visitare questo luogo non ha nulla a che fare con la degustazione del Merlot locale, né con le sue attrattive campestri. A Vallejo Springs risiede infatti la bambola che dorme: unica sopravvissuta alla strage perpetrata da Pell, perché al momento degli omicidi stava dormendo al piano superiore di casa Croyton (la famiglia da lui sterminata) confusa in mezzo ad un gruppo di bambole.
La ragazza ormai diciassettenne, con una bellezza innocente come quella del paesaggio californiano, influenzerà l'esito della caccia. Ma su uno sfondo di “rocce massicce, alberi contorti e vastità dell'oceano” il male assumerà forme nuove e inaspettate….
Jeffery Deaver, La bambola che dorme, Rizzoli
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