Founded by Stefano Vaccara

Subscribe for only $6/Year
  • Login

Editor in Chief: Giampaolo Pioli

VNY La Voce di New York

The First Italian English Digital Daily in the US

English Editor: Grace Russo Bullaro

  • Home
  • New York
  • Onu
  • News
  • People
  • Arts
  • Lifestyles
  • Food & Wine
  • Travel
  • Sport
  • Video
  • English Edition
No Result
View All Result
VNY
  • Home
  • New York
  • Onu
  • News
  • People
  • Arts
  • Lifestyles
  • Food & Wine
  • Travel
  • Sport
  • Video
  • English Edition
No Result
View All Result
VNY La Voce di New York
No Result
View All Result
in
Libri
June 29, 2014
in
Libri
June 29, 2014
0

Dos Passos e la New York dove “succedono le cose”: rileggendo Manhattan Transfer

Marco PontonibyMarco Pontoni
Time: 4 mins read

Questa settimana proponiamo un libro bello tosto, di quelli che si attaccano solo se si ha tempo a disposizione. Non è una nuova uscita e non è particolarmente balneare, la scelta deriva solo dalla volontà dell'umile recensore di tirare fuori dallo scaffale, ogni tanto, qualche classico dimenticato. In particolare, un classico su New York, di quelli che, nonostante il loro valore, vengono citati di rado quando si parla delle opere di narrativa che hanno raccontato la metropoli definitiva del XX secolo. Parliamo di Manhattan Transfer, di John Dos Passos, pubblicato nel 1925 (in Italia per la prima volta negli anni '30 con il titolo Nuova York.  L'ultima edizione, nel catalogo di Dalai, risale al 2011, curata da Stefano Travagli).

edizione italianaQuello di Dos Passos (Chicago, 1896 – Baltimora, 1970) è un romanzo-affresco, ricchissimo di personaggi e di storie, le cui vicende si dipanano lungo un arco di circa 20 anni. Se proprio vogliamo trovargli un difetto, è forse il suo contraddire una delle regole basilari dell'arte del romanzo: costruisci  personaggi magari sgradevoli, ma che consentano al lettore un qualche livello di identificazione. Qui identificarsi con l'uno o l'altro dei caratteri è difficile, e non perché all'autore faccia difetto l'immaginazione: al contrario, ne ha fin troppa. Del resto,  quando queste quasi 400 pagine sono state scritte, si era in piena stagione modernista, gli scrittori cercavano strade nuove per raccontare ciò che doveva essere raccontato. Oggi molte delle definizioni che andavano per la maggiore – collettivismo, generazione perduta e così via – non dicono nulla, ma all'epoca tutto era elettrico e vorticava, e tutto si teneva con tutto, romanzi, poemi, cinema, fotografia… A fare da collante, un'acuta percezione del cambiamento, in ogni campo, artistico, politico, sociale.

Manhattan Transfer ha fatto con la Grande Mela quello che La terra desolata di T.S. Eliot ha fatto, più o meno negli stessi anni, con Londra: ha dipinto una città archetipa, variegata e visionaria, in cui convivono l'ultimo degli immigrati, sbarcato sull'Isola perché lì (in tutta l'America, certo, ma prima di tutto a Manhattan), ci sono le opportunità, e il re dei milionari, arricchitosi con la speculazione immobiliare, che organizza cene sontuose e decadenti per avere sue ospiti le attrici di Broadway (ma le star, si sa, arrivano sempre in ritardo, talmente in ritardo che, a volte, la festa è già terminata). È la New York degli anni '20, dicevamo: uno skyline diverso da quello attuale, un melting pot dove predominano gli europei, tedeschi con in testa il Kaiser, italiani che hanno conosciuto Malatesta e sognano l'anarchia, francesi approdati a Manhattan dopo aver girato mezzo mondo, da una colonia all'altra, ebrei non ancora in fuga dalle persecuzioni naziste. Una metropoli dura e veloce, di mattoni e cemento e rotaie e polveri di carbone, solcata dai treni che trasportano merci e uomini, da carri e carrozze trainate da cavalli, che contendono lo spazio alle automobili. È la città dove "succedono le cose", come ripete uno dei protagonisti, di truffe e adulteri, di negozi e di amori, e di sogni infranti. Dos Passos in gioventù era stato un radicale.  

originale

La copertina dell’edizione originale pubblicata negli USA nel 1925

Arruolatosi volontario per combattere la Prima guerra mondiale, proprio come Hemingway, più tardi avrebbe simpatizzato con la causa di Sacco e Vanzetti, i due anarchici italiani ingiustamente condannati a morte (prima di sperimentare, dal secondo dopoguerra in poi, un'involuzione decisamente conservatrice). In Manhattan Transfer i suoi orientamenti ideologici si intuiscono, e forse è per questo che l'opera piacque a Gide e a Sartre: ma il suo valore sta innanzitutto nello stile, nella costruzione frammentata, che non si ricompone mai, per nulla consolatoria, per nulla "corale". Altri autori avevano esplorato la frammentazione dell'ego; Dos Passos affronta l'impossibilità di dare della metropoli una visione unitaria, ordinata, razionale, intellegibile. Leggendo queste pagine, a volte faticose, si intuisce già quello che verrà dopo: non solo la  trilogia U.S.A., ingiustamente dimenticata, in cui l'autore accentuerà la vena sperimentale, mescolando il linguaggio della narrativa a quello del giornalismo, ma si sentono anche echi di Delmore Schwartz e Dorothy Parker, Jack Kerouac e Bret Easton Ellis, su su fino a Don De Lillo e a Paul Auster.

Tutta la grandezza e la miseria della Grande Mela sono già qui, negli studi degli avvocati squattrinati a caccia di clienti e nelle nursery dove i bambini vengono scambiati, nelle case in affitto dove muratori stanchi piombano in letti sfatti a fine giornata (o dopo una notte di baldoria dissipatrice) e negli attici dove camerieri ambiziosi servono aragoste a magnati del carbone e dell'acciaio. Tutta la New York-Babilonia, la New York-seconda città del mondo (all'epoca, e noi oggi ci chiediamo: qual era la prima? Possibile ci sia stato un tempo in cui New York era solo seconda?), è già nelle pagine di Dos Passos. Vale la pena ritrovarla.

La frase: "Come si arriva a Broadway…? Vorrei andare dove accadono le cose".

John Dos Passos, Manhattan transfer, Dalai editore, 2011 (a cura di
Stefano Travagli).

Eidizione originale: Manhattan Transfer, Harper & Brothers, 1925.
 

Share on FacebookShare on Twitter
Marco Pontoni

Marco Pontoni

Sono nato in Sudtirolo 50 anni fa, terra di confine, un po' italiana e un po' tedesca. Faccio il giornalista e ho sempre avuto un feeling per la narrazione. Ho realizzato video e reportages sulla cooperazione allo sviluppo in varie parti del mondo. Finalista al Premio Calvino, ho pubblicato il romanzo Music Box e, con lo pesudonimo di Henry J. Ginsberg, la raccolta di racconti Vengo via con te, tradotta negli USA dalla Lighthouse di NYC con il titolo Run Away With Me. Ho da sempre una sconfinata passione per gli autori americani, Lou Reed, l'Africa, la fotografia, i viaggi e camminare.

DELLO STESSO AUTORE

Il paradosso Salvini e dei suoi “squadristi patridioti”: un pericolo per la democrazia

Come siamo arrivati al politico Salvini uno di noi, il declino che ben ci rappresenta

byMarco Pontoni
We Shall Not Be Moved. Un libro e 4 CD per raccontare l’America che resiste

We Shall Not Be Moved. Un libro e 4 CD per raccontare l’America che resiste

byMarco Pontoni

A PROPOSITO DI...

Tags: John Dos Passosletteratura americanalibriNew YorkNew York anni '20scrittori americani
Previous Post

Gay Pride: ognuno trovi la propria bandiera

Next Post

Uno sport senza palle? Sostiene Ann Coulter…

DELLO STESSO AUTORE

Ritorno a Fascaray: un libro sull’identità, un affresco scozzese

Ritorno a Fascaray: un libro sull’identità, un affresco scozzese

byMarco Pontoni
Franco Battiato alla Highline Balloroom, New York. Foto: Tomas Fanutza

Quando Franco Battiato annunciò “L’era del Cinghiale Bianco” postmoderno

byMarco Pontoni

Latest News

Johnson, non ci fidiamo di TikTok, aveva 9 mesi per vendere

Donald Trump Pressures House Speaker Mike Johnson on Tax Hikes for the Wealthy

byRalph Savona
Nazioni Unite: Guterres accoglie con entusiasmo l’elezione di Papa Leone XIV

Nazioni Unite: Guterres accoglie con entusiasmo l’elezione di Papa Leone XIV

byStefano Vaccara

New York

Agenti USA / Ansa

Spara a un corriere di Door Dash: arrestato funzionario di New York

byGrazia Abbate
Times Square, aggrediti agenti: sospetti legati alla gang Tren de Aragua

Times Square, aggrediti agenti: sospetti legati alla gang Tren de Aragua

byMaria Nelli

Italiany

Il Prosecco italiano conquista i cuori delle donne USA

Il Prosecco italiano conquista i cuori delle donne USA

byAndrea Zaghi
Da sinistra: Elvira Raviele (Ministero delle Imprese e del Made in Italy), Fabrizio Di Michele (Console Generale d’Italia a New York), Maurizio Marinella, Luigi Liberti (Direttore Patrimonio Italiano TV), Mariangela Zappia (Ambasciatrice italiana a Washington), e Diego Puricelli Guerra (Preside Istituto Bernini De Sanctis di Napoli)

Marinella a New York: l’eleganza del Made in Italy all’Istituto Italiano di Cultura

byMonica Straniero
Next Post

Mare Nostrum? A Pozzallo continuano gli sbarchi di disperati, mentre a Roma si abbaia all'Europa

La Voce di New York

Editor in Chief:  Giampaolo Pioli   |   English Editor: Grace Russo Bullaro   |   Founded by Stefano Vaccara

Editor in Chief:  Giampaolo Pioli
—
English Editor: Grace Russo Bullaro
—
Founded by Stefano Vaccara

  • New York
    • Eventi a New York
  • Onu
  • News
    • Primo Piano
    • Politica
    • Voto Estero
    • Economia
    • First Amendment
  • People
    • Nuovo Mondo
  • Arts
    • Arte e Design
    • Spettacolo
    • Musica
    • Libri
    • Lingua Italiana
  • Lifestyles
    • Fashion
    • Scienza e Salute
    • Sport
    • Religioni
  • Food & Wine
  • Travel
    • Italia
  • Mediterraneo
  • English
  • Search/Archive
  • About us
    • Editorial Staff
    • President
    • Administration
    • Advertising

VNY Media La Voce di New York © 2016 / 2025 — La testata fruisce dei contributi diretti editoria d.lgs. 70/2017
Main Office: 230 Park Avenue, 21floor, New York, NY 10169 | Editorial Office/Redazione: UN Secretariat Building, International Press Corps S-301, New York, NY 10017 | 112 East 71, Street Suite 1A, New York, NY 10021

VNY Media La Voce di New York © 2016 / 2025
La testata fruisce dei contributi diretti editoria d.lgs. 70/2017

Main Office: 230 Park Avenue, 21floor, New York, NY 10169 | Editorial Office/Redazione: UN Secretariat Building, International Press Corps S-301, New York, NY 10017 | 112 East 71, Street Suite 1A, New York, NY 10021

Welcome Back!

Login to your account below

Forgotten Password?

Retrieve your password

Please enter your username or email address to reset your password.

Log In
La Voce di New York
Gestisci Consenso
Per fornire le migliori esperienze, utilizziamo tecnologie come i cookie per memorizzare e/o accedere alle informazioni del dispositivo. Il consenso a queste tecnologie ci permetterà di elaborare dati come il comportamento di navigazione o ID unici su questo sito. Non acconsentire o ritirare il consenso può influire negativamente su alcune caratteristiche e funzioni.
Funzionale Always active
L'archiviazione tecnica o l'accesso sono strettamente necessari al fine legittimo di consentire l'uso di un servizio specifico esplicitamente richiesto dall'abbonato o dall'utente, o al solo scopo di effettuare la trasmissione di una comunicazione su una rete di comunicazione elettronica.
Preferenze
L'archiviazione tecnica o l'accesso sono necessari per lo scopo legittimo di memorizzare le preferenze che non sono richieste dall'abbonato o dall'utente.
Statistiche
L'archiviazione tecnica o l'accesso che viene utilizzato esclusivamente per scopi statistici. L'archiviazione tecnica o l'accesso che viene utilizzato esclusivamente per scopi statistici anonimi. Senza un mandato di comparizione, una conformità volontaria da parte del vostro Fornitore di Servizi Internet, o ulteriori registrazioni da parte di terzi, le informazioni memorizzate o recuperate per questo scopo da sole non possono di solito essere utilizzate per l'identificazione.
Marketing
L'archiviazione tecnica o l'accesso sono necessari per creare profili di utenti per inviare pubblicità, o per tracciare l'utente su un sito web o su diversi siti web per scopi di marketing simili.
Manage options Manage services Manage {vendor_count} vendors Read more about these purposes
Visualizza preferenze
{title} {title} {title}
La Voce di New York
Gestisci Consenso
Per fornire le migliori esperienze, utilizziamo tecnologie come i cookie per memorizzare e/o accedere alle informazioni del dispositivo. Il consenso a queste tecnologie ci permetterà di elaborare dati come il comportamento di navigazione o ID unici su questo sito. Non acconsentire o ritirare il consenso può influire negativamente su alcune caratteristiche e funzioni.
Funzionale Always active
L'archiviazione tecnica o l'accesso sono strettamente necessari al fine legittimo di consentire l'uso di un servizio specifico esplicitamente richiesto dall'abbonato o dall'utente, o al solo scopo di effettuare la trasmissione di una comunicazione su una rete di comunicazione elettronica.
Preferenze
L'archiviazione tecnica o l'accesso sono necessari per lo scopo legittimo di memorizzare le preferenze che non sono richieste dall'abbonato o dall'utente.
Statistiche
L'archiviazione tecnica o l'accesso che viene utilizzato esclusivamente per scopi statistici. L'archiviazione tecnica o l'accesso che viene utilizzato esclusivamente per scopi statistici anonimi. Senza un mandato di comparizione, una conformità volontaria da parte del vostro Fornitore di Servizi Internet, o ulteriori registrazioni da parte di terzi, le informazioni memorizzate o recuperate per questo scopo da sole non possono di solito essere utilizzate per l'identificazione.
Marketing
L'archiviazione tecnica o l'accesso sono necessari per creare profili di utenti per inviare pubblicità, o per tracciare l'utente su un sito web o su diversi siti web per scopi di marketing simili.
Manage options Manage services Manage {vendor_count} vendors Read more about these purposes
Visualizza preferenze
{title} {title} {title}
No Result
View All Result
  • Home
  • New York
  • Onu
  • News
    • Primo Piano
    • Politica
    • Economia
    • First Amendment
  • Arts
    • Arte e Design
    • Spettacolo
    • Musica
    • Libri
  • Lifestyles
    • Fashion
    • Scienza e Salute
    • Sport
    • Religioni
  • Food & Wine
    • Cucina Italiana
  • Travel
    • Italia
  • Video
  • English
    • Arts
    • Business
    • Entertainment
    • Food & Wine
    • Letters
    • Lifestyles
    • Mediterranean
    • New York
    • News
  • Subscribe for only $6/Year

© 2016/2022 VNY Media La Voce di New York

Are you sure want to unlock this post?
Unlock left : 0
Are you sure want to cancel subscription?