Se c’è un settore su cui il made in Italy ha ancora tanto bisogno di spinte è quello della produzione letteraria. Libri italiani tradotti all’estero ce ne sono ancora pochi (4.629 nel 2011, un numero in costante crescita negli ultimi 10 anni, ma ancora non sufficiente a dare spazio all’ampia produzione letteraria italiana) e l’America non fa eccezione, stentando a riconoscere i nuovi talenti e concentrando il poco di traduzione su grandi nomi del passato o di un presente spesso troppo commerciale. Eppure se il mercato americano aprisse le porte alla letteratura contemporanea italiana, per l’industria nostrana del libro, e per i piccoli editori in particolare, potrebbero crearsi opportunità che pochi altri mercati offrono. Per questo da anni l’Italia partecipa a fiere internazionali del libro negli USA e per questo da dieci anni a questa parte esiste uno speciale settore dell’Italian Trade Agency dedito alla promozione dei libri italiani sul territorio americano. Soprattutto, per questo nasce un progetto come Voci dal Sud, presentato dall’Italian Trade Agency durante la fiera del libro di New York.
Importante vetrina annuale è il Book Expo America di New York che in questo 2014 si è svolto dal 29 al 31 maggio e cui l’Italia ha partecipato, oltre che con uno nuovo stand, con una serie di iniziative di cui la più importante è un progetto di lungo termine dedicato alla produzione letteraria del Sud.
Con una presenza ridisegnata rispetto agli altri anni, l’Italia del libro si è messa in mostra al Javitz Center di New York per il Book Expo America. A raccontare la realtà letteraria italiana sono state sedici aziende che si sono divise due maxi stand di circa 110 metri quadrati, coordinati dall’Italian Trade Agency-Italbooks, agenzia dedicata al mondo dell’editoria con sede a Chicago, agenzia italiana all’estero specificamente pensata per i libri, creata 10 anni fa con l’intento di promuovere sul mercato americano i prodotti dell’editoria nostrana. Insieme a Italbooks c’era l’Associazione Italiana Editori (AIE) con il presidente Marco Polillo e il direttore Alfieri Lorenzon.
Lo stand collettivo, che ha svolto la funzione di punto espositivo e di spazio informativo sull’editoria italiana, ha ospitato: 24 ORE Cultura, Atlantyca S.p.A., ATS Italia Editrice, Bologna Children’s Book Fair, Carthusia Edizioni, Cartiere del Garda, Corraini Edizioni, Forma Edizioni, Giunti Editore, Gruppo Albatros Il Filo, Guerra Edizioni Edel, Il Gatto e la Luna, La Coccinella – Adriano Salani Editore, OGM – Officine Grafiche Muzzio, Secop Edizioni e White Star / De Agostini.
In un settore in cui le esportazioni presentano una serie di problematiche molto specifiche, gli USA sono un mercato interessante per l’Italia. Secondo il Department of Commerce americano, nel 2013 l’Italia è stato il sesto fornitore straniero di materiale a stampa facendo entrare negli Stati Uniti prodotti per 91 milioni di dollari.

L’esposizione di illustrazioni per ragazzi al Book Expo America
E tra tutti i settori dell’editoria nostrana quello che tira di più sembra essere la narrativa per ragazzi cui era dedicato un ampio spazio all’interno dello stand italiano al BEA con, tra l’altro, una mostra delle illustrazioni realizzate da 19 artisti per la fiera di Bologna di libri per bambini. “L’illustrazione e i libri per bambini sono parte dell’eccellenza italiana – ci ha spiegato Elena Phillips, specialista marketing del settore editoria di Italbooks – L’illustrazione e l’universalità dei temi dei libri per l’infanzia aiutano. Ci sono alcuni temi che sono meno internazionalizzabili di altri, ma molti dei nuovi autori italiani iniziano ad essere più traducibili. È come se finalmente gli autori stessi, prima di iniziare a scrivere, si rendessero conto che il mondo è più vasto della sola Italia. Certamente c’è un’italianità che questi autori portano nei loro libri ma esiste un’italianità più assorbibile di altra dai mercati internazionali”.
Al BEA tra i tanti editori c’era anche una cartiera, Cartiere del Garda, perché un buon libro merita anche una buona carta e l’Italia eccelle sia in materia prima che in qualità della stampa. Tra gli espositori anche Forma, piccolo editore fiorentino che pubblica già in due lingue e che propone libri dal design molto italiano che nella confezione rappresentano una bella espressione della creatività made in Italy.
Ma l’edizione 2014 del BEA è stata soprattutto occasione per presentare una nuova iniziativa di Italbooks: un piano per incoraggiare l’internazionalizzazione di piccoli e medi editori del Sud. Il progetto, dal titolo Voci dal Sud, nasce in cooperazione con il Ministero dello Sviluppo economico e si rivolge a case editrici di Puglia, Campania, Calabria e Sicilia e si sviluppa nel corso di 3 anni: “Gli editori selezionati per partecipare a questo progetto verranno seguiti passo dopo passo nell’ingresso nel mercato americano – ci dice ancora Elena Phillips – Seguiranno dei seminari con degli esperti del settore americani e poi gli editori italiani verranno qui negli USA, supportati da noi, per fare dei test di inserimento di alcuni dei loro libri che verranno selezionati con il nostro aiuto e con quello degli operatori americani. Non tutto quello che viene dal Sud è esportabile. Per esempio le storie di mafia sono difficili da portare all’estero. Ma il Sud ha una grande tradizione letteraria che non viene valorizzata a sufficienza”.
I partecipanti al progetto verranno selezionati, per selezione diretta, sulla base dei libri in catalogo per individuare quelli che hanno reali possibilità di suscitare interesse sul mercato americano. La selezione verrà fatta dall’Associazione Italiana Editori e dalla Federazione Italiana degli Editori Indipendenti (Fidare) che, ci spiega Elena Phillips, “lavorano da anni con i piccoli editori, conoscono le loro raltà e potranno individuare i soggetti più interessanti all’interno del vasto mondo dell’editoria del Sud Italia”.
Non è del Sud ma rappresenta uno dei generi letterari che sta riportando l’Italia all’attenzione dei mercati internazionali, Marco Malvaldi, uno dei fortunati autori italiani che, grazie al sempre più popolare noir alla mediterranea, ce l’hanno fatta e che proprio di recente ha visto un suo libro pubblicato negli USA per l’editore MacLehose con il titolo The Art of Killing Well. Nei giorni del BEA, Malvaldi è stato ospite dello stand italiano dove ha firmato libri e partecipato a presentazioni ed eventi oltre ad essere la star dell’anno dell’International Crime Month organizzato da Europa Editions che, a partire dall’anno scorso, in corrispondenza del BEA porta a New York un autore di noir italiano (l’anno scorso era stato Maurizio de Giovanni).