Si respirava aria di misteri italiani martedì sera al Mysterious bookshop di Warren street, Manhattan. Maurizio De Giovanni, lo scrittore napoletano che ha creato il personaggio del commissario Ricciardi, ha parlato del suo libro Blood Curse: The Springtime of Commissario Ricciardi, appena tradotto in inglese e pubblicato negli USA da Europa Editions, la sezione americana della Edizioni e/o che da anni esporta oltreoceano narrativa europea di qualità. Insieme a De Giovanni, altri due giallisti che stanno riscuotendo successo nel mercato americano: il polacco Marek Krajewski, autore di The End of the World e Jessica Hagedorn, originaria delle Filippine e autrice di Manila Noir. L’evento si inserisce nel cartellone di iniziative organizzate per l’International Crime Month: quattro editori indipendenti americani (Europa Editions, Grove Atlantic, Akashic Books e Melville House) hanno unito le forze per promuovere il genere noir con una serie di reading, dibattiti e incontri con autori, editori e critici. La stessa formula sarà ripetuta giovedì alle 7.00 quando i tre autori saranno al Bookcourt di Brooklyn.
Martedì, i tre scrittori si sono confrontati sulle ambientazioni delle loro storie e su cosa voglia dire oggi scrivere di crimine in paesi così diversi.
La crime fiction è un genere che sta riscuotendo molto successo, non soltanto negli USA. E così capita addirittura che nel mercato americano, famoso per non essere particolarmente aperto agli scrittori stranieri, compaia un nome italiano. Le storie del commissario Ricciardi sembrano piacere agli americani: questo è il secondo libro che De Giovanni pubblica negli Stati Uniti e ne seguirà a breve un terzo. Una parte importante del fascino delle sue storie, ambientate nella Napoli degli anni ’30, De Giovanni l’attribuisce proprio a quella cornice. “Quando si scrive di epoche passate – spiega lo scrittore a La Voce di New York – l’ambientazione non può rimanere sullo sfondo ma diventa un elemento primario, quasi come fosse il protagonista della storia. Il Meridione degli anni ’30 ha con gli USA un legame particolare perché in quel periodo c’era una grande emigrazione dal nostro Sud verso l’America. Ciò significa anche che molti americani hanno nei ricordi dei loro genitori o nonni quell’epoca e quei luoghi e mi fa particolarmente piacere che possano ritrovare queste cose nei miei libri”.
Ricciardi è un personaggio particolare. Grazie a una sorta di sesto senso, il commissario riesce infatti a sentire le ultime parole dei morti di morte violenta. “Questo potere, spiega De Giovanni, non lo aiuta, ma, anzi, finisce spesso per sviarlo nelle indagini. Si tratta in realtà di una metafora: volevo che il personaggio non potesse fare a meno di sentire il dolore altrui. Cosa che purtroppo non avviene nella quotidianità. Noi riusciamo facilmente a scansare e dimenticare il dolore degli altri. Mentre Ricciardi non può, è costretto a sentire la sofferenza delle altre persone”.
E attraverso l’ironia e la poesia di De Giovanni, quel dolore arriva nelle librerie statunitensi e ci arriva con un linguaggio e delle tematiche che possono parlare a tutti. “Nello stesso modo in cui noi facciamo nostra la fiction americana, penso non sia difficile per loro ritrovarsi in queste storie. I sentimenti che muovono il crimine sono universali. Emozioni come l’amore, che poi si trasforma in gelosia e ossessione e sfocia, per esempio, negli odiosi crimini contro le donne che oggi sono tanto di attualità, sono le stesse in ogni parte del mondo”.
Il prossimo libro di Maurizio De Giovanni, molto atteso in Italia, lascerà l’ambientazione anni ’30 per spostarsi nella Napoli contemporanea dove l’autore seguirà le avventure di un’intera squadra di polizia, dipanando la storia attraverso le vicende di un protagonista collettivo. Nell’attesa di poter leggere le storie di questa squadra di poliziotti, il mese prossimo negli USA uscirà Il Metodo del Coccodrillo, pubblicato in Italia nel 2012.
Il libro si andrà ad aggiungere alla collana World Noir, di recente lanciata da Europa Editions per portare negli Stati Uniti i crimini di altri luoghi del mondo.