La seconda, e ultima, settimana della 77.ma edizione del Festival di Cannes si apre con un ritorno agli Anni 80: i protagonisti di oggi, domenica 19, sono infatti tre star di quel decennio. La sessantunenne attrice Demi Moore (Striptease, Ghost, Indecent Proposal, e tanti altri) torna in concorso col film The Substance di Coralie Fargeat. Ventisette anni dopo aver sfilato sulla Croisette al fianco dell’allora marito, l’attore Bruce Willis star del film in concorso The Fifth Element, Demi Moore ha, oltre al lancio del film, un fitto programma a Cannes: sarà infatti anche la madrina della cerimonia di gala del Trophée Chopard (nel corso del quale la celebre maison di gioielleria di lusso premia due attori esordienti: premiati di quest’anno sono la star di Challengers Mike Faist e la nuova protagonista di Talk to Me Sophie Wilde); successivamente, il 23 maggio, sarà la presentatrice del consueto amfAR Gala (finalizzato alla raccolta di fondi da destinare alla ricerca sul’AIDS e la prevenzione dell’HIV), con ospite musicale Cher.

Altra star di questa domenica è Kevin Costner, con il tanto atteso lavoro (non in concorso), da lui diretto, interpretato e sceneggiato (assieme a Jon Baird) Horizon: An American Saga (verrà presentata però solo la prima delle sue quattro parti). Dopo Dances with Wolfes- Balla coi lupi (1990) e Open Range-Terra di confine (2003), Costner torna a raccontare l’America del Far West, partendo dagli anni della Guerra Civile: si tratta di un progetto a cui l’attore e regista pensava dal 1988, inizialmente concepito come un unico film. Il primo capitolo della saga, girata nello Utah, sarà sugli schermi americani in giugno; il secondo in agosto. Costner ha ammesso di non avere soldi per Horizon 3 e Horizon 4 proprio perché uno dei maggiori finanziatori del progetto è stato lui stesso ma ora deve assolutamente trovare un produttore se vuole veder finito il suo sogno trentennale. Nel cast Sienna Miller, Sam Worthington, Luke Wilson, Jena Malone, Isabelle Fuhrman, Thomas Haden Church, Jamie Campbell Bower, Michael Rooker e Hayes Costner, figlio di Kevin.

Terza stella degli Anni 80 è l’attrice Sandrine Bonnaire (Blanche et Marie, Senza tetto né legge, La puritana, Les Innocents), coprotagonista con Ben Whishaw del film, in concorso, Limonov: The Ballad of Eddie di Kirill Serebrennikov: Eduard Limonov, un militante rivoluzionario, un delinquente, uno scrittore underground, il maggiordomo di un miliardario a Manhattan, ma anche un poeta, un amante delle belle donne, un guerrafondaio, un attivista politico e un romanziere che ha scritto della propria grandezza. Il film è un viaggio attraverso la Russia, l’America e l’Europa durante la seconda metà del XX secolo.
Lunedì 20 maggio avrà al suo centro… Donald Trump! Il suo “fantasma” è evocato dal film The Apprentice di Ali Abbasi (regista e sceneggiatore iraniano naturalizzato danese amato dai cinefili grazie a film come Border-Creature di confine e il thriller Holy Spider), nel quale Sebastian Stan interpreta l’ex presidente americano nell’omonimo reality show sul canale NBC (di cui era il conduttore e da lui finanziato assieme ad Arnold Schwarzenegger) nel quale venivano giudicate le capacità imprenditoriali di un gruppo di concorrenti. Sebastian Stan interpreta un giovane Donald Trump, rampollo della alta società finanziaria statunitense degli anni ‘80, che si fa strada come un novello Faust capitalista, con come cattivo maestro un Jeremy Strong “luciferino” che dopo Succession continua a interpretare il cuore nero dell’élite finanziaria statunitense.
Altro film in concorso lunedì 20 è The Shrouds, di David Cronenberg (film horror con Vincent Cassel, Guy Pearce e Diane Kruger).

E veniamo al giorno dell’Italia! Martedì 21 maggio, a vent’anni dalla sua prima volta in concorso a Cannes con Le conseguenze dell’amore e a undici da La grande bellezza, che gli ha dato l’Oscar, Paolo Sorrentino torna sulla Croisette con un nuovo affresco homemade, Parthenope, unico film italiano in concorso. Parla della nascita e del destino di Napoli nel mito della sirena Partenope che ha dato il nome alla città. Nel (super) cast Gary Oldman, Isabella Ferrari, Silvio Orlando, Luisa Ranieri, Stefania Sandrelli, Biagio Izzo e Peppe Lanzetta e i giovani Celeste Dalla Porta, Dario Aita e Daniele Rienzo.
Oltre a profumo di Capri e dintorni, c’è anche l’impressione che nel nuovo Sorrentino ci sia sostanza e materiale di cui sono fatte le corse all’Oscar. Si vedrà.

Chiara Mastroianni e sua madre Catherine Deneuve (con Fabrice Luchini e Benjamin Biolaj) riportano a Cannes Marcello Mastroianni grazie al film Marcello mio (in concorso) del francese Christophe Honoré, che di Chiara ha fatto la sua musa e il suo feticcio (ben otto i film di Honoré con la figlia del grande e indimenticabile attore italiano). Il film è una lettera d’amore, sul cinema e sulla famiglia che si prospetta come originale, irriverente e godibile. Durante un’estate particolarmente tormentata, l’attrice Chiara decide di far rivivere suo padre attraverso se stessa: si veste come lui, parla come lui, respira come lui, con una tale forza che chi le sta intorno comincia a crederci e a chiamarla “Marcello”.
Altro pezzo d’Italia in arrivo mercoledì 22. Valeria Golino presenta la prima parte della serie L’Arte della Gioia, nella quale dirige Valeria Bruni Tedeschi, Jasmine Trinca e Tecla Insolia. La serie, liberamente adattata dall’omonimo romanzo postumo di Goliarda Sapienza (edito da Einaudi), arriverà nei cinema italiani suddivisa in due parti: la prima il 30 maggio e la seconda il 13 giugno.
La serie, scritta da Valeria Golino, Luca Infascelli, Francesca Marciano, Valia Santella e Stefano Sardo, racconta la drammatica e avventurosa vita di Modesta (Tecla Insolia), una ragazza spregiudicata, sensuale e coraggiosa, nata in Sicilia il primo gennaio del 1900 da una famiglia povera, in una terra ancora più povera. Fin dall’infanzia, animata da un insaziabile desiderio di conoscenza, di amore e di libertà, Modesta è disposta a tutto pur di perseguire la sua felicità, senza piegarsi mai alle regole della società patriarcale in cui vive.
Chiuderà la giornata di mercoledì 22 la proiezione del restaurato film di Marco Bellocchio Sbatti il mostro in prima pagina.
Per finire, nella rassegna degli appuntamenti cinematografici in concorso più attesi in questa 77.ma edizione del festival di Cannes non può non essere incluso il film Anora, di Sean Baker, una delle punte di diamante della new wave americana The Florida Project nel 2017 alla Quinzaine des Réalisateurs, seguito da Red Rocket nel 2021). Il regista newyorkese torna a raccontare un’America sempre più a misura di ricco, dove il sesso è una delle poche carte da giocarsi per sperare in una scalata sociale. Una sex worker si sposa con un miliardario russo, ma dovrà vedersela con i di lui genitori, decisi a ottenere l’annullamento del legame.
Sabato 25, giorno di chiusura del Festival è prevista la proiezione dell’ultimo film in concorso, La Plus Prècieuse des merchandises di Michel Hazanavicius che sarà poi seguito dalla cerimonia di chiusura,occasione della consegna della Palma d’Oro ma anche della standing ovation che saluterà la consegna della Palma d’Oro alla carriera al grande George Lucas.