Messo da parte il bell’abbrivio, con la consegna della Palma d’Oro alla carriera alla bravissima attrice statunitense Meryl Streep, e la proiezione fuori concorso di Le Deuxième Acte di Quentin Dupieux, con Léa Seydoux e Vincent Lindon, si entra ora nel vivo della programmazione cinematografica della 77ma edizione del Festival di Cannes.

Questo il quadro della prima settimana sulla Croisette:
Il più atteso appuntamento di oggi 15 maggio è con un film non in concorso ma molto atteso dai cinefili: Furiosa: A Mad Max Saga, quinto capitolo del franchise di Mad Max ideato nel 1979, e poi sempre diretto, dal regista australiano George Miller. È il prequel di Mad Max: Fury Road presentato sulla Croisette 9 anni fa. Furiosa (Anya Taylor-Joy), rapita da bambina dal Luogo Verde delle Molte Madri in cui viveva, viene accolta sotto l’ala del folle signore della guerra Dementus (Chris Hemsworth), il cui esercito di motociclisti arriverà presto a scontrarsi con Immortan Joe, il potente rivale di quelle terre desertiche. Anna Taylor-Joy potrebbe raccogliere lo stesso consenso di critica e pubblico che ottenne Charlize Theron nello stesso ruolo.
Domani, 16 maggio, passerà in concorso uno dei film più attesi da anni, Megalopolis di Francis Ford Coppola, con un cast stellare: Adam Driver, Giancarlo Esposito, Aubrey Plaza, Shia LaBeouf, Dustin Hoffman, Jon Voight, Laurence Fishburne. Francis Ford Coppola torna a Cannes con un progetto monstre a cui ha lavorato per oltre quarant’anni (immaginato sul set di Apocalypse Now, 1979) e finalmente realizzato soprattutto grazie all’autofinanziamento (vendendo parte del suo impero vitivinicolo). Il film presenta la (ri)nascita di una città, New York, nel sogno (im)possibile di un architetto di nome Cesar Catilina (Adam Driver). I primi che l’hanno visto negli USA si sono già divisi: chi ha gridato al capolavoro e chi ha storto un po’ il naso. Coppola va per la sua strada e, a differenza di Scorsese nel 2023, ha anche accettato di partecipare alla competizione per la Palma d’Oro, mettendosi sullo stesso livello dei cineasti del presente. La sua carriera è costellata da grandi film che al lancio vennero fraintesi, osteggiati, non capiti. Coppola non ha paura di niente e da perdere ancor meno.
Sempre giovedì, si assisterà al proseguimento del momento d’oro dell’attore irlandese Barry Keoghan (nel bel Saltburn, nel 2023, e prima vincitore del premio come Miglior attore ai Bafta – gli Oscar inglesi – del 2022 per The Banshees of Inisherin-Gli spiriti dell’isola): ha il ruolo principale in Bird, diretto da Andrea Arnold (Fish Tank, American Honey), una regista protégée di Cannes e già leggenda del circuito festivaliero europeo pur avendo alle spalle solo cinque film.
Venerdì 17 segna la sfida sul red carpet delle attrici Emma Stone e Uma Thurman e dei registi Yorghos Lanthimos e Paul Schrader. A pochi mesi da Povere creature, il regista greco torna con un altro progetto americano, stavolta low-budget, con al centro del cast, per la quarta volta, la sua “favorita” Emma Stone, fresca di Oscar per il ruolo di Bella Baxter: Kind of Kindness. Il film presenta tre racconti di folle contemporaneità e nei quali gli attori coinvolti interpretano più personaggi. Tornano volti cari a Lanthimos: Willem Dafoe, Joe Alwyn, Margaret Qualley. Un’eventuale vittoria sulla Croisette costituirebbe un tris in successione mai realizzato prima da nessun regista: Leone d’Oro, Oscar e Palma d’Oro in meno di un anno! Pur se il cast comprende diverse star di Povere creature, il film, stando a chi lo ha già visto, si avvicina di più al primo Lanthimos: molto più violento, cinico e spiazzante del film premiato con l’Oscar.
Ma in giornata è previsto anche Oh Canada, di Paul Schrader (sceneggiatore di Taxi Driver e Toro scatenato e autore di filmcult come Affliction, First Reformed e The Card Counter): un disertore della guerra in Vietnam decide di raccontare tutti i suoi segreti per smitizzare la sua vita leggendaria. Uno dei “grandi vecchi” del cinema, Scharader torna al cuore delle contraddizioni americane e ritrova il Richard Gere del suo American gigolò, più Uma Thurman e Jacob Elordi (uno dei nuovi sex symbol di Hollywood).
Venerdì 18 segna il ritorno al cinema, dopo tanta tv e concerti, dell’attrice e cantante Selena Gomez (The Dead Don’t Die, A Rainy Day in New York) in Emilia Perez, del regista Jacques Audiard, un grande vecchio del cinema francese amatissimo a Cannes (Il profeta, Dheepan- Una nuova vita, Palma d’oro nel 2015): è un film su un cartello della droga, ma è soprattutto, e prima di tutto, un musical crime con un’assassina che insegue il leader di un cartello messicano della droga che si è rifatto i connotati per sfuggire alla cattura. Nel cast anche Zoe Saldaña e Edgar Ramirez.
Fuori concorso passa nella stessa giornata sugli schermi della Croisette un film molto atteso: Rumors, diretto da trio Evan Johnson, Galen Johnson e Guy Maddin e con nel cast due stelle di prima grandezza, Cate Blanchette e Alicia Vikander. Cate Blanchett interpreta una sorta di versione ironica e surreale della presidente dell’Unione Europea Ursula von der Leyen, proprio sotto elezioni europee, in una pellicola che racconta di come un gruppo di leader del G7 si perda in una selva oscura.