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Love IT Detroit: il design si fa amare con l’architettura Made in Italy

Il Consolato d'Italia nella metropoli del Michigan organizza un'esposizione multisensoriale e innovativa

Stefano VaccarabyStefano Vaccara
Love IT Detroit: il design si fa amare con l’architettura Made in Italy

L'Italia a Detroit (Immagine ripresa da loveitdetroit.com)

Time: 5 mins read

C’è un’Italia tutta d’ammirare e amare anche a Detroit. Mercoledì si è inaugurata “LoveITDetroit”, l’iniziativa culturale organizzata dal Consolato d’Italia nel Michigan  nella storica capitale dell’industria automobilistica e che per tutto il mese si distinguerà per un’istallazione di architettura altamente esperienziale, collaborativa e multisensoriale, incentrata sull’innovazione e il design.

Organizzata dalla missione diplomatica guidata dal Console Allegra Baistrocchi in collaborazione con la Società Dante Alighieri del Michigan, grazie al supporto di diversi partner e sponsor locali e italiani, è la prima volta che il Consolato partecipa al “Detroit Month of Design”, che si tiene ogni settembre. Love IT Detroit è un “Festival dedicato alla creatività italiana”, un’iniziativa che si sviluppa attraverso una serie di eventi lungo tutto il mese di settembre, con un’installazione permanente di prodotti Made in Italy, una presenza parallela nel metaverso, e una serie di eventi (nel mondo fisico e nell’etere) che trasformeranno l’evento locale in una piattaforma globale a cui connettersi da qualsiasi parte del mondo.

Il Consolato mira a raccontare la creatività italiana, declinata nelle tre dimensioni (economica, culturale e scientifica), sia di persona che attraverso la connettività nel metaverso.

Il Console Allegra Baistrocchi

Il Console Baistrocchi, diplomatica di quarta generazione arrivata solo pochi mesi fa nella sede della Farnesina nel Michigan – grande circoscrizione consolare che comprende anche altri quattro Stati: Ohio, Indiana, Kentucky e Tennessee link: https://consdetroit.ester.it/ – spiega così l’evento e com’è nato. “Non c’è dubbio che il nostro paese è tra i più amati al mondo per i suoi celebri aspetti tradizionali: arte e architettura; Made in Italy e design; le nostre eccellenze culinarie e i nostri vini; la musica; natura e paesaggi. […] ma dobbiamo anche ricordare che l’Italia è l’ottava potenza economica al mondo e il quinto paese al mondo per la manifattura; il primo paese in Europa per investimenti aziendali in Ricerca e Sviluppo, uno dei maggiori player mondiali nelle energie rinnovabili, la prima economia circolare in Europa, uno dei principali attori dell’industria mondiale del lusso…”. Poi la Console Baistrocchi ha aggiunto. “L’ambizione è quella di diffondere la consapevolezza di un’Italia contemporanea, tecnologicamente avanzata ed innovativa”.

Ma perché proprio a Detroit? Il Console Baistrocchi ha spiegato che Love IT Detroit è nata dall’idea non solo di promuovere un’Italia contemporanea ma anche con l’ambizione di far conoscere al mondo la splendida città di Detroit. “Detroit è l’unica città del design UNESCO negli Stati Uniti, e quindi era logico usare il design come un modo per connettersi e far accadere l’evento proprio qui. Siamo in una città incredibilmente vibrante in cui si può trovare qualsiasi cosa culturale in qualsiasi momento: dai grandi graffiti di strada al Detroit Institute of Art (uno dei migliori musei del Paese); puoi trovare fantastici caffè jazz e sotterranee battaglie rap oppure andare alla Detroit Opera House o ad ascoltare la Detroit Symphony Orchestra.”

È con queste premesse che il Consolato ha deciso di partecipare per la prima volta all’evento Detroit Design Month con trenta giorni di esplorazione libera, mettendo in scena le opere di alcuni dei più influenti marchi italiani, insieme a temi di innovazione – che uniscono i leader dell’industria italiana e di Detroit – come mai prima d’ora in un ambiente mozzafiato progettato dall’architetto e designer italiano di fama internazionale, Roberto Palomba, il cui segno distintivo emerge dalla sua capacità di coniugare una visione contemporanea della società e delle esigenze degli utenti con una profonda comprensione delle radici storiche e culturali del design, producendo risultati che fondono passato e futuro.

Un’installazione dell’iniziativa LoveITDetroit

“Sono onorato per aver ricevuto dalla Console l’invito a essere l’Ambasciatore italiano del Design lo scorso marzo poiché ho avvertito da subito una connessione empatica con la città di Detroit. Da quell’esperienza è nato questo incredibile progetto con il quale intendiamo portare più italianità nella Rinascita di Detroit” ha dichiarato  l’architetto Palomba.

Dov’è LoveITDetroit? L’allestimento prenderà forma in una delle sedi più prestigiose del centro della città: 1001 Woodward, 500 metri quadrati di spazio a bordo strada nella piazza principale di Detroit, grazie alla collaborazione del Consolato con la società Bedrock.

Lo studio Palomba Serafini Associati ha progettato la mostra che si terrà per tutto il mese di settembre 2022 e coinvolgerà i migliori marchi nel panorama italiano, prevedendo il coinvolgimento dei settori che tradizionalmente più caratterizzano la creatività italiana nel mondo come la moda, il food & beverage, l’automotive e l’arredamento e molto altro ancora.

LoveITDetroit

Love IT Detroit si svolgerà anche nel Metaverso, in parallelo con l’evento che si terrà a Detroit. Ci sarà una mostra virtuale dove il mondo virtuale e quello reale interagiranno. Il Metaverso Love IT Detroit, creato da Wedoo (società di innovazione internazionale con sedi a Torino e Roma, ma anche qui in Michigan), sarà un gemello digitale dell’ambiente fisico ed è costruito utilizzando una piattaforma sviluppata in Unreal Engine (la stessa tecnologia utilizzata per famosi videogiochi come Fortnite) in collaborazione con Amazon Web Services, che permetterà agli ospiti di “vivere” un’esperienza interattiva, esplorando i temi chiave sottostanti.

Con accesso 24 ore su 24, 7 giorni su 7, i visitatori potranno visitare lo spazio virtuale, interagendo con la mostra e i marchi secondo i propri tempi: sarà un evento davvero globale e accessibile a tutti. Il Metaverso è già raggiungibile dal 1 ° settembre su www.loveitdetroit.com ed è la prima volta che un ente governativo ospita un evento in tale modalità.

Oltre alla possibilità di poter visionare l’installazione per tutta la durata del Detroit Design Month (nella sua sede fisica, dove sarà possibile accedere guidati dal programma DDM che conta già circa 60 installazioni e un ricco programma di eventi, oltre che nel Metaverso) è prevista anche l’organizzazione di eventi “Pop Up” con un focus sulle varie declinazioni del Design Made in Italy: aerospazio, mobilità, moda, food & beverage, arredamento, grafica e digital arts e non ultimo l’istruzione (prevedendo così anche un invito a scuole e università).

LoveITDetroit

Gli eventi sono tutti a ingresso gratuito e aperti al pubblico, ma è necessaria una prenotazione poiché i posti sono limitati. Per prenotare la propria partecipazione agli eventi, si invita a visitare il sito https://ww.dantemichigan.org/

“Sto avviando un movimento. Sì, si tratta dell’Italia a Detroit, ma è realizzato anche per far conoscere al mondo Detroit, una città non sempre presente nelle mappe turistiche che ha molto da offrire” ha commentato la Console Baistrocchi. “Il design diventerà il mezzo del Consolato per tessere una rete tra Italia e America con modalità altamente esperienziali, collaborative, multidimensionali, multisensoriali e alimentate dalla passione. Per l’amore dell’Italia, per l’amore di Detroit e per l’amore del design.”

Maggiori informazioni sui social, per il Consolato: @ItalyinDetroit (Instagram, Facebook e Twitter) and per LoveITDetroit: Instagram @LoveITDetroit @palombaserafini

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Stefano Vaccara

Stefano Vaccara

Sono nato e cresciuto in Sicilia, la chiave di tutto secondo un romantico tedesco. Infanzia rincorrendo un pallone dai Salesiani e liceo a Palermo, laurea a Siena, master a Boston. L'incontro col giornalismo avviene in America, per Il Giornale di Montanelli, poi tanti anni ad America Oggi e il mio weekly USItalia. Vivo a New York con la mia famiglia americana e dal Palazzo di Vetro ho raccontato l’ONU per Radio Radicale. Amo insegnare: prima downtown, alla New School, ora nel Bronx, al Lehman College della CUNY. Alle verità comode non ci credo e così ho scritto Carlos Marcello: The Man Behind the JFK Assassination (Enigma Books 2013 e 2015). Ho fondato e dirigo La VOCE di New York, convinto che la chiave di tutto sia l’incontro fra "liberty & beauty" e con cui ho vinto il Premio Amerigo 2018. I’m Sicilian, born in Mazara del Vallo and raised in Palermo. I studied history in Siena and went to graduate school at Boston University. While in school, I started to write for Il Giornale di Montanelli. I then got a full-time job for America Oggi and moved to New York City. My dream was to create a totally independent Italian paper in New York to be read all over the world: I finally founded La VOCE di New York. In 2018 I won the "Amerigo Award". I’m a journalist, but I’m also a teacher. I love both. I cover the United Nations, and I correspond from the UN for Radio Radicale in Rome. I teach Media Studies and also a course on the Mafia, not Hollywood style but the real one, at Lehman College, CUNY. I don't believe in "comfortable truth" and so I wrote the book "Carlos Marcello: The Man Behind the JFK Assassination" (Enigma Books 2013 e 2015). I love cooking for my family. My favorite dish: spaghetti con le vongole.

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