La perfezione è irraggiungibile ma la bellezza è stimabile, così si può descrivere l’arte del signor Dalì e la Villa Reale di Monza ne ospita la parte più intima e meno conosciuta. La mostra visitabile per due anni (mar. – dom. 10 – 19, chiusi lun. Ingresso a 10€) è caratterizzata da 270 opere tra volumi, litografie, serigrafie, incisioni e pergamene pronunciate da un surrealismo più meditativo che onirico. Le tematiche affrontate sono tra le più disparate come la religione, la letteratura, la poesia e l’amore.
Il viaggio nei meandri dell’inconscio inizia con le Tavole della Biblia Sacra, un ritorno alla fede mistico e profondo con una tecnica serigrafica tipica degli anni sessanta arricchita dall’innovativa applicazione d’inchiostri e vernici metallizzate unite a colori sgargianti. Un connubio tra sacro e profano di forte impatto emotivo percepibile anche nella sezione dedicata alla Divina Commedia dove demoni, peccatori e anime popolano la scena accompagnando Dante, Virgilio e Beatrice nel viaggio dei mondi ultraterreni. Le figure sono fluttuanti e coinvolgenti enfatizzate da simbolismi tipici dello stile surrealista come soggetti molli e indefiniti, dragoni, ossa volanti e prospettiva accentuata. Dieci incisioni poi illustrano una selezione di poesie “Amori Gialli” di Tristan Corbière costituite da tratti duri e immagini cupe.
L’unica fonte di luce è permessa dall’applicazione di scaglie oro che donano preziosità, maestosità e gloria. Il messaggio qui è complesso perché descrive una situazione in bilico tra angoscia ed inquietudine contrapposta a sentimenti veri ma malati ed un erotismo enfatizzato. Non si ha equilibrio, si sta in silenzio attoniti a comprendere il groviglio di speranze e rimpianti. Così è anche l’amore che descrive l’artista attraverso la storia di Romeo e Giulietta con sentimenti esasperati e travagliati. Tuttavia, Dalì non dimentica di presentare l’amor carnale con le memorie di Giacomo Casanova in tredici litografie che assecondano le fantasie del veneziano. La fisicità accompagna la furba cortesia in stanze ben adornate, cene stimolanti, voyeurs, reggicalze e giochi pericolosi. Royal Dalì è una mostra introspettiva dedicata ad uno dei più grandi maestri del Novecento, che si rivela, nei suoi aspetti più personali e nascosti facendo riflettere l’osservatore.
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