Laura Mattioli, fondatrice e presidente del CIMA, ha incantato il pubblico con i suoi ricordi su Giorgio Morandi e alcuni personali aneddoti sul rapporto di amicizia tra suo padre, Gianni Mattioli, grande collezionista di opere d’arte, e l’artista. In conversazione con Heather Ewing, direttrice del CIMA, e Vivien Greene, Senior Curator del Solomon R. Guggenheim Museum e membro del comitato scientifico del CIMA, Laura Mattioli ha presentato al pubblico i quadri dell’artista bolognese, presenti in mostra (fino al 25 giugno 2016) al Center for Italian Modern Art, capolavori che hanno segnato e accompagnato tutta la sua vita.
Laura Mattioli ha avuto la fortuna di conoscere personalmente Giorgio Morandi, durante alcune delle visite che periodicamente il padre faceva al grande artista nella sua casa-studio, al numero 36 di Via Fondazza a Bologna. I ricordi dello studio, pieno di bottiglie e oggetti, ricoperti dalla polvere, sono nitidi nella mente della fondatrice. Ancora ricorda lo stupore della bambina bene educata e raffinata in quello spazio così disordinato, sporco e precario. Il rapporto tra Laura Mattioli e Morandi si è rafforzato durante la sua gravidanza, racconta la fondatrice: “Durante la gravidanza ho trascorso molto tempo a letto osservando uno dei quadri di Morandi che ogni giorno appariva diverso e mutevole”. Il rapporto con i quadri di Morandi è quindi da sempre forte e dinamico. Questa idea di vivere e trascorrere giornalmente del tempo con le grandi opere d’arte in modo da imparare e scoprire sempre nuove cose è alla base del programma di Fellowship che il CIMA offre ogni anno a giovani storici dell’arte provenienti da tutte le parti del mondo.
La New York Studio School (NYSS) fu fondata nel 1963 da un gruppo di studenti d’arte e oggi occupa otto edifici storici nel Greenwich Village, un tempo di proprietà di Gertrude Vanderbilt Whitney. La scuola è stata la prima sede del Whitney Museum dal 1929, data di fondazione, fino al 1954.
Questo evento, che fa parte del ciclo di conferenze serali organizzate dalla NYSS, ha rafforzato ancora di più lo stretto legame tra le due istituzioni. Lo scorso novembre infatti è stato dato il via alla serie Drawing Nights, serate durante le quali gli studenti della scuola si sono confrontati con le opere di Morandi (il prossimo appuntamento è in programma al CIMA per il 19 aprile). È importante anche ricordare che lo scorso inverno uno dei fellows del CIMA, Francesco Guzzetti, sempre all’interno della serie di conferenze della NYSS, ha tenuto una interessante relazione sulla connessione tra l’arte povera in Italia e l’arte concettuale negli Stati Uniti.
In questi mesi la NYSS ospita fino al 13 marzo 2016, una fantastica mostra: As I Am: Painting the Figure in Postwar San Francisco, la giusta occasione per vedere diverse opere di artisti del Bay Area Figurative Movement, come Richard Diebenkorn e David Park. Assolutamente da non perdere.
*Laura Cometa, intern at CIMA