Benvenuti nella nuova rubrica bimensile a cura del Center for Italian Modern Art! Questo nuovo spazio, per cui abbiamo scelto il titolo Slow Art, vi porterà in giro per la città di New York, e non solo, tra mostre ed eventi che qui racconteremo attraverso gli occhi dello staff del CIMA e dei suoi borsisti e stagisti, offrendo approfondimenti sul ÔÇïÔÇïmondo dell'arte con un particolare focus sulla produzione italiana del Ventesimo secolo.
Il Center for Italian Modern Art (CIMA) è un'organizzazione non-profit nata nel febbraio del 2014. Dalla nostra sede in un loft di SoHo, promuoviamo l'arte italiana moderna e contemporanea, supportiamo nuove borse di studio nel campo e miriamo a favorire il dialogo culturale tra Italia e Stati Uniti. Ogni anno accademico, presentiamo una grande mostra, finanziamo il lavoro di ricerca di giovani storici dell'arte di ogni nazionalità attraverso il nostro programma di borse di studio e offriamo una vasta gamma di programmi pubblici.
Lo spazio espositivo del CIMA offre un approccio unico ed intimo ad opere d'arte spesso poco note o raramente esposte negli Stati Uniti. Crediamo in un approccio all'arte lento, senza fretta, ravvicinato; in altre parole, siamo sostenitori della slow art. Questa è l'idea chiave dietro le nostre installazioni che restano esposte nei nostri spazi da ottobre a giugno, dando sia ai visitatori che ai nostri ricercatori in-residence l'opportunità di godere di un contatto prolungato con le opere e di prendersi tutto il tempo necessario per soffermarsi nei nostri eleganti spazi pensati con la filosofia di una casa.
Si tratta di un'eredità portata a New York attraverso il CIMA dalla fondatrice, Laura Mattioli, storica dell'arte e collezionista milanese. In qualche modo Laura porta il testimone consegnatole da suo padre, Gianni Mattioli, grande collezionista di artisti italiani, tra cui Giorgio Morandi, Amedeo Modigliani, Giorgio De Chirico e i futuristi. Gianni Mattioli era solito aprire il suo appartamento di Milano ai visitatori, ogni domenica pomeriggio, quando lui stesso offriva visite guidate della sua collezione. Con questo stesso spirito, i borsisti del CIMA accolgono il pubblico ogni venerdì e sabato, offrendo tour in piccoli gruppi, che consentono un'interazione intima con le opere e aprono a interessanti discussioni.
In questo nuovo spazio su La VOCE, ogni due settimane, racconteremo le mostre che più ci hanno colpito, interessanti fatti storici legati al mondo dell'arte, approfondimenti su lavori affascinanti e molto altro ancora. Ci auguriamo che le nostre storie vi piacciano e che vogliate venirci a conoscere al CIMA, per sperimentare di persona quanto l'esperienza della slow art sia in grado di affascinare e arricchire l'anima.